Brescia vs Forza Nuova: cos’è accaduto venerdì 7 settembre in via Milano
La verità sullo scontro davanti alla sede di forzanuova in via Milano a Brescia di venerdì 7 settembre 2018, denunciato via..social dagli stessi neofascisti e che ha portato la Questura cittadina, poche ore dopo, a perquisire e denunciare (danneggiamento aggravato e lesioni) quattro compagni antifascisti (clicca qui per il post relativo).
Raccogliendo i racconti di alcuni residenti/negozianti della zona e testimoni oculari, Radio Onda d’Urto ha ricostruito i fatti accaduti venerdì sera davanti alla sede di forzanuova in via Milano, svoltisi in modo molto diverso da quanto riferito dai rappresentanti dell’organizzazione neofascista.
Nella serata di venerdì 7 settembre, verso le ore 22, alcuni residenti di via Milano avvertivano gli antifascisti che si stava formando un folto gruppo di militanti di forzanuova (ne sono stati contati almeno 13) davanti alla loro sede; tutti indossavano la stessa maglietta nera con la scritta “Trincea urbana”.
Ritenendo che si stessero preparando per una delle loro cosiddette “passeggiate per la sicurezza”, quindi una ronda razzista in un quartiere che vede una forte presenza di abitanti di origine migrante, una dozzina di giovani antifascisti e antifasciste si portava in loco per verificare la situazione.
Arrivati nei pressi della sede di forzanuova in via Milano, alle ore 23 circa, scoppiava una breve discussione verbale con i militanti schierati all’esterno che rapidamente si trasformava in una colluttazione fisica nella quale i neofascisti avevano la peggio.
A questo punto i forzanovisti cominciavano dalla loro sede un fitto lancio di bottiglie vuote (i residenti hanno segnalato l’esistenza un piccolo deposito di vuoti di birra nel cortiletto interno, risultato, sempre secondo gli abitanti, delle uniche attività svolte durante questi primi mesi di apertura: le bevute di birra nel piccolo spazio all’aperto) e tre di loro uscivano con in mano dei bastoni.
A uno dei neofascisti veniva quindi sottratta l’arma contundente e nel contestuale parapiglia la vetrata della sede finiva in frantumi.
Da questa ricostruzione, ottenuta incrociando diverse testimonianze, si evince quindi che:
-non c’ era preponderanza numerica da parte degli antifascisti, anzi è vero il contrario.
-lo scontro fisico si è svolto inizialmente a mani nude
-sono stati i neofascisti a cominciare il fitto lancio di bottiglie una volta riparatisi nella loro sede, colpendo tra l’altro un negoziante del quartiere ed una automobile di passaggio.
-sono stati alcuni militanti di forzanuova a tentare una sortita, pure questa finita male per loro, impugnando dei bastoni e delle spranghe di ferro.
Ascolta o scarica qui la ricostruzione audio, affidata alla Redazione di Radio Onda d’Urto.
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Di seguito, invece, il comunicato del CSA Magazzino 47 di Brescia di sabato 8 settembre:
Nella giornata di oggi alcuni compagni sono stati raggiunti nelle proprie abitazioni dalla Digos di Brescia, la quale ha effettuato delle perquisizioni portando successivamente i compagni in Questura. L’accusa sarebbe quella di aver “assaltato”, ieri sera, la sede dei fascisti di Forza Nuova in via Milano… La cosiddetta “ambasciata” in territorio straniero, la trincea dalla quale questi fomentatori di odio han dichiarato di voler ripulire la città dai migranti a partire da quello che per loro è il quartiere più degradato della città, perchè quartiere popolare con tutto ciò che questo significa.
Lo scorso mese di giugno i razzisti di Forza Nuova hanno aperto la sede tra i fischi e le proteste di un’intera zona della città, quella che si sviluppa intorno a via Milano, composta da diversi quartieri popolari e da sempre vissuti da nativi e migranti giunti in città per lavorare nelle fabbriche, nella logistica, in varie attività commerciali o nelle campagne della provincia. La popolazione interculturale di questa zona – che è quella dove si trovano anche il CSA Magazzino47, Radio Onda d’Urto, i Cobas, la Palestra Popolare Antirazzista – aveva messo subito in chiaro, con tra l’altro un corteo di oltre un migliaio di persone, che la presenza di questi spregevoli promotori del razzismo e della guerra tra poveri non è affatto gradita a queste latitudini.
Noi, insieme agli abitanti del quartiere e a molte altre organizzazioni antifasciste e antirazziste, avevamo sottolineato fin da subito come la presenza di questa sede in questa parte della città avrebbe alzato la tensione, sia perchè lo scopo di questi personaggi è quello di speculare sul disagio sociale causato dalle politiche di impoverimento dei più poveri promosse dai vari governi che si sono susseguiti negli ultimi anni, sia perchè Brescia è una città dalla forte identità antifascista e dalla tradizione accogliente e interculturale. Le istituzioni politiche, la Prefettura e la Questura, invece, hanno ritenuto – nonostante la natura dichiaratamente neofascista di Forza Nuova e nonostante il loro dichiarato intento di fare “pulizia etnica” – che questa presenza fosse tollerabile. Ecco che dunque, semplicemente, quello che “doveva succedere” è successo. Ma mentre i forzanovisti possono permettersi di aggredire con ronde, spedizioni punitive e aperte dichiarazioni d’odio gli abitanti della zona, chi decide di rispondere alle loro continue provocazioni e difendere il quartiere da questa presenza indesiderata viene subito colpito da misure repressive.
P.S.: Tutto questo ci porta a un’ulteriore riflessione: siamo convinti e consapevoli che nello stato di cose presenti l’antifascismo non sia “cosa dello Stato” e delle Istituzioni, non siamo ingenui. Nè auguriamo denunce o galera a nessuno. Ma stiamo ancora aspettando di sapere se la Libreria 47, lo scorso mese di febbraio, si sia data fuoco da sola…
SOLIDALI E COMPLICI CON TUTTE E TUTTI GLI ANTIFASCISTI E LE ANTIFASCISTE.
CONTRO RAZZISMO, FASCISMO E REPRESSIONE, NON UN PASSO INDIETRO!
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