Cosenza liberata saluta Macerata
Il camerata Fiore gioca a nascondino, scrivono i compagni e le compagne di Cosenza che ieri hanno per tre ore assediato i fascisti di Forza Nuova impegnati in campagna elettorale sul territorio calabrese. Pubblichiamo un breve testo sulla giornata di ieri.
Ieri mattina un insignificante manipolo di fascistelli, al soldo dello stragista Roberto Fiore, sedicente leader della formazione neofascista Forza Nuova, ha provato ad affacciarsi nella nostra città con le sue malsane idee figlie dell’odio, della divisione sociale, del più becero razzismo.
Un tentativo patetico, appunto, nulla di più. Annunciata con pochissime ore di anticipo, senza uno straccio di indicazione sul luogo, la conferenza stampa lanciata da Forza Nuova, dapprima prevista in un hotel a pochissimi metri dall’uscita autostradale di Cosenza Nord, si è, poi, spostata presso l’Hotel San Francesco, sito all’interno del limitrofo comune di Rende.
La Cosenza antifascista, già dall’altro ieri, aveva lanciato la mobilitazione. Ieri, in tantissimi, hanno raggiunto, prima, lo svincolo autostradale di Cosenza Nord e, poi, l’hotel dove gli sparuti forzanovisti si erano asserragliati. Questo repentino cambiamento di location non ci stupisce, rientrando a pieno titolo nel codardo modus operandi di chi, abituato a sopravvivere nelle cloache, è tradizionalmente abituato a nascondersi. Strano, durante una campagna elettorale pubblica.
Per oltre 3 ore i camerati sono stati letteralmente assediati, limitandosi a lanciare qualche timida invettiva o qualche sporco saluto romano, opportunamente celati dietro il cordone delle forze dell’ordine. Saranno stati 10, a voler essere generosi, e, sinceramente, oltre al tipico disgusto, ci hanno suscitato un sentimento di grande pena.
Noi l’antifascismo siamo abituati a praticarlo, ogni giorno, all’interno dei nostri territori, nelle case occupate, negli spazi sociali autogestiti, nei quartieri, nelle scuole e nelle università, sempre a testa alta. Queste sporadiche sortite delle formazioni neofasciste, votate a raccogliere un improbabile consenso nel nostro territorio, sono le note a pie’ di pagina di un capitolo di un libro che, qui, nell’Area Urbana di Cosenza, non sarà mai scritto.
Ci rendiamo conto, tuttavia, che deliranti formazioni politiche del genere stanno provando a seminare odio in tutto il nostro Paese, partorendo attentati come quello di Macerata. Ed è per questo che ieri, infatti, con i corpi siamo stati qui a Cosenza ma, con il pensiero, assieme ai moltissimi compagni scesi in piazza a Macerata.
Ieri avete giocato a nascondino: l’ennesima dimostrazione che Cosenza non accetterà mai qualsiasi tipo di iniziativa organizzata da formazioni neofasciste.
Cosenza Antifascista
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