Fuori i fascisti dalle scuole! Lettera di un professore
Questa mattina (lunedì 3 Marzo 2014) è accaduta una cosa molto grave. Per la due giorni “a tema” dell’Itsos Marie Curie di Cernusco sul Naviglio, un gruppetto di studenti di destra ha ottenuto dal preside di invitare due rappresentanti delle associazioni “Libero Comune di Fiume” e “Libero Comune di Pola”, rispettivamente i signori Guido Brazzaduro, “esperto di foibe”, e Tito Lucilio Sidari (quest’ultimo più revisionista del primo, si qualifica ingegnere chimico e il suo nome non appariva neppure nella circolare dell’evento), a “tenere lezione” sul tema delle foibe perché, hanno detto quei ragazzi, i libri di storia non ne parlerebbero.
Una lezione (5 ore per due gruppi di classi) tutta di parte, senza contradditorio e senza dibattito, salvo le interruzioni/gli interventi del sottoscritto (e poi di un paio di colleghi).
Ma la cosa piu grave è che ad intervenire per zittirmi è stato, oltre a uno degli organizzatori, studente, anche un gruppetto di fascisti (cinque uomini e una donna, sui 20-30 anni) estranei alla scuola, entrati senza autorizzazione ma “a conoscenza” del preside dell’istituto, in qualità di autisti/accompagnatori dei loro ospiti, chiaramente senza bandiere, striscioni e look aggressivi ma riconoscibili, almeno un paio, per tatuaggi e abbigliamento.
Successivamente, rimasto senza il supporto dei due colleghi, a un mio ulteriore intervento lo stesso studente ha minacciato la mia cacciata dall’aula – “se non la smette la sbatto fuori, ho l’autorizzazione del preside!”, e vabbé… – con l’”autorizzazione del preside” appunto, preside che, interpellato poco prima dai colleghi, aveva lasciato che i sei restassero nell’istituto, a patto che non intervenissero, come fatto almeno un paio di volte prima del mio arrivo, su loro stessa ammissione. L’evento non era stato annunciato come pubblico né tanto meno era aperto agli esterni.
I sei in questione più tardi hanno lasciato la loro firma nel cortiletto interno della scuola, incollando alcuni adesivi di Casa Pound che prima non c’erano e su cui potrebbero testimoniare anche una collega e una studentessa, che me li hanno fatti notare prima che li strappassi.
Una precedente richiesta per queste “giornate a tema” era stata fatta direttamente da Casa Pound ma, grazie alla segnalazione di un collega, il preside l’aveva annullata. Per domani non si sa se ci sarà la replica, con altri gruppi di classi. Insomma, cacciati, in extremis, dalla porta, i fascisti e/o simpatizzanti di Casa Pound sono rientrati dalla finestra.
Nella scuola (1700 studenti) non è presente alcun collettivo studentesco e dei circa 200 colleghi solo in una quindicina abbiamo firmato una petizione rivolta al preside per chiedere, su temi come questo, maggiore pluralismo. Ora si sta cercando di organizzare un controevento per il 25 aprile – sempre ammesso che il preside ce lo conceda – e stiamo cercando qualche storico non revisionista per riparare alle scorrettezze e falsità che sono state raccontati a questi ragazzi. Prego tutti i compagni e le compagne, i democratici e gli antifascisti, di diffondere!
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