Piazza della Loggia: la strage è fascista. Anche la cassazione conferma
Dopo 43 anni arriva la condanna definitiva all’ergastolo per i neofascisti Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, colpevoli per la strage che 28 maggio 1974 uccise 8 persone e ne ferì 102, in piazza della Loggia a Brescia nel corso di una manifestazione contro la violenza fascista. La sentenza riconosce la “matrice politica” della strage riconducendola agli ambienti della “destra eversiva” della quale sono confermati i legami con pezzi di apparati statali deviati e complici delle formazioni neofasciste come Ordine Nuovo, di cui Maggi era militante. Tramonte compare come la fonte “Tritone” negli archivi dei servizi segreti. Altri complici dei due stragisti, i fascisti Delfo Zorzi, Pino Rauti e Francesco Delfino vennero assolti in un primo filone processuale. Ci sono voluti 43 anni per far luce su una vicenda le cui responsabilità erano chiare e scritte nella storia della connivenza tra pezzi di stato democratico e stragismo fascista. Intanto il fascista Tramonte, da giorni irraggiungibile, è stato arrestato questa mattina in Portogallo dove aveva provato a far perdere le proprie tracce.
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