Torino. Fuan all’università: la polizia carica gli antifascisti. Una compagna arrestata
Aggiornamento h.19.00
Gli avvocati confermano l’arresto per Cecilia.
Cecilia libera subito!
Aggiornamento h.17.30
Carlos è stato denunciato e in seguito rilasciato.
Dai giornali si apprende dell’arresto di Cecilia. Aspettiamo la conferma degli avvocati.
Ennesima provocazione da parte dei neofascisti del Fuan questa mattina all’università di Torino, presenti all’interno dell’atrio di Palazzo Nuovo che volantinavano su fantomatiche future mobilitazioni che vorrebbero mettere in piedi. Subito un gruppo di studenti antifascisti e antifasciste, attirati da questi loschi figuri, hanno iniziato a invitarli ad uscire, spiegandogli chiaramente e per l’ennesima volta che non erano graditi all’interno dell’università.
Interessante il fatto come già a partire dalle 9.30 di stamattina davanti alla RAI ci fossero due blindati con gli agenti a bordo, i quali hanno fatto irruzione nell’atrio dell’università non appena gli studenti e le studentesse hanno invitato l’organizzazione di estrema destra ad andarsene. Si sono verificate due violente cariche ai danni delle centinaia di studenti e studentesse antifasciste che poco a poco sono accorse per contrastare la presenza puzzolente dei fascisti che ancora cercano spazi di agibilità all’interno dell’università. Cariche che si sono tramutate in vera e propria caccia agli studenti, rincorsi fin dentro le aule. Diversi sono stati i feriti, due di loro in ospedale per le gravi ferite riportate in seguito alle cariche che ancora una volta hanno mostrato il loro lato più brutale e meschino, come testimoniano le immagini di una giovane studentessa, presa per i capelli e trascinata per alcuni metri. In seguito alle due cariche, anche una studentessa e uno studente fermati.
Ad autorizzare l’entrata della celere dentro l’università, e quindi il comportamento criminale attuato al suo interno, il Rettore dell’Università di Torino. Per questo motivo, gli studenti e le studentesse si sono recati, direttamente da lui per chiedere spiegazioni di fronte a questa scelta ignobile e scandalosa di fare entrare ancora una volta la celere in tenuta antisommossa all’interno di Palazzo Nuovo. Ma le risposte, ancora una volta non sono state date e il rettore, assente nel suo ufficio, ha delegato la pro-rettrice a difendere le sue azioni.
Ascolta studentesse e studenti all’interno del rettorato:
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Quello che occorre sottolineare, è però il marasma di tutti questi personaggi che ancora si arrogano la legittimità di portare discorsi di un certo tipo all’interno delle nostre università. Gli stessi personaggi, e non è un caso che tra gli altri c’era anche il conosciuto “portaborse” della Montaruli, che ora siedono tra le file del consiglio regionale e che fanno carriera politica per garantirsi una poltrona al caldo, per poi incappare in uno dei tanti scandali del momento, come quello degli ultimi mesi relativo ai rimborsi, dove la stessa Augusta Montaruli, con alle spalle un passato attivo tra le file del Fuan, è stata indagata di aver rubato dalle casse della regione, oltre 41 mila euro attraverso il sistema dei rimborsi. Pertanto è piuttosto disgustoso che elementi di questo tipo, continuino ancora oggi ad essere protetti dalla polizia all’interno dei luoghi pubblici, non solo contestati per i soliti discorsi neofascisti che portano avanti, ma perché, insieme a molti altri, saccheggiano e depredano in un quadro di perenne magna magna.
Per oggi pomeriggio è intanto prevista un’assemblea a Palazzo Nuovo, alle ore 16. Cecilia e Carlos, liberi subito!
Comunicati sulla giornata
Comunicato degli studenti universitari
Comunicato del Gioberti occupato
Il video delle cariche di questa mattina:
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