Vienna: ultimo valzer per nazi e polizia!
L’annuale cerimonia, indetta dal partito xenofobo FPOE nel fastoso palazzo imperiale di Hofburg, godeva del beneplacito delle autorità e della protezione di una zona rossa che si estendeva per mezza città; a cui solo un numero limitato di giornalisti sotto scorta poteva avere accesso (provocando la dura reazione di numerose associazioni per la libertà di stampa); e per presidiare la quale erano stati mobilitati più agenti che in occasione della visita di George Bush del 2006.
Dispositivo che non è bastato a fermare gli attivisti dei collettivi No Wiener KorporationsRing ed Offensive Gegen Rechts che hanno affrontato gli agenti in molteplici varchi davanti alla zona rossa. Dopo lo sfondamento di un’entrata da parte del servizio d’ordine la polizia ha reagito caricando, solo per ritrovarsi davanti alle barricate erette dai manifestanti – che hanno poi assaltato un commissariato.
L’incapacità della polizia di tenere la situazione sotto controllo ha lasciato il posto alla cieca rabbia, con l’impiego di cani, cannoni ad acqua, lacrimogeni e spray urticanti, tattiche di kettling. 30 persone sono state fermate ed altre decine di presenti nella vicina Università di Vienna – in realtà semplici studenti e studentesse – sono stati sequestrati per ore e vanamente perquisiti dai gendarmi. Alcuni ragazzi condotti all’aperto sono stati lasciati deliberatamente al freddo.
Ma la repressione non ha evitato che l’agibilità della cerimonia finisse compromessa e, si stima, disertata da oltre la metà degli invitati. Mentre la polemica politica infuria, ed i video e le testimonianze raccolte dagli antifascisti sono pronte ad inchiodare le forze dell’ordine alle loro responsabilità.
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