Cremona, vergognosa sentenza in primo grado sul tentato omicidio di Emilio
Arriva, a più di quattro anni dai fatti, la sentenza di primo grado del Tribunale di Cremona sull’aggressione fascista ai danni di Emilio e di altri compagni del CSA Dordoni. La sentenza è una vergognosa equiparazione tra aggrediti e aggressori, uno sputo in faccia a chi come Emilio ha rischiato di perdere la vita per colpa di una squadraccia di fasci e ora viene condannato a più di 3 anni. Oltre al danno la beffa, con l’aggiunta di dure condanne anche a tanti altri compagni. Cremona reagì a quell’infame aggressione con una grande giornata di lotta antifascista la settimana seguente, per la quale altri compagni sono stati negli scorsi mesi accusati e condannati per devastazione e saccheggio. Di seguito il comunicato del CSA Dordoni. Solidarietà ai compagni condannati per antifascismo!
Oggi è arrivata la sentenza in primo grado per l’aggressione fascista avvenuta il 18 gennaio 2015 fuori dal CSA Dordoni.
Dovremo aspettare 90 giorni per leggere le ragioni della sentenza, ma le condanne comminate mostrano come il tribunale di Cremona abbia voluto equipare aggressori e aggrediti, alimentando la retorica che a partire dalle indagini e dagli arresti era stata diffusa per mezzo stampa.
Cade l’accusa per tentato omicidio a carico di due esponenti di Casapound, soltanto per uno di loro viene riconosciuta l’aggravante di lesioni gravissime. La maggior parte dei fascisti è stata condannata a pene irrisorie.
Per controbilanciare la condanna a 7 anni a carico dello squadrista che mandò in come Emilio, il coleggio giudicante ha inflitto pene sproporzionate per gli antifascisti: Emilio stesso è stato condannato a 3 anni e 2 mesi, Are a 4 anni e 4 mesi.
Due compagni ad un anno a testa, altrettanti ad 1 anno e 4 mesi ed un quinto a 2 anni e 2 mesi.
Libertà per gli antifa! Difendersi dalle aggressioni fasciste è giusto e doveroso.
CSA Dordoni
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