InfoAut
Immagine di copertina per il post

A Palermo si spara per strada, a Roma ci pensa Renzi

La questione, però, resta la seguente: può un primo ministro dichiarare alla riunione nazionale del suo partito che “in Europa si pensa che a Palermo si spari per strada”? La risposta è, ovviamente, “si, può!”: ma perché farlo? Che significato assume una simile vicenda?

Come nelle più classiche storie con oggetto una qualche malattia imbarazzante Renzi si è, dunque, presentato in sede Pd a parlare dei problemi del Mezzogiorno come si va dal dottore o dallo psichiatra a rivelare un qualche scomodo malessere: “un mio amico ha questo problema con la Sicilia, dottore….pensa che la giù si spari per strada”. E questo è un gran peccato:”avremmo potuto organizzare a Palermo un vertice bilaterale: sai che slancio per l’economia siciliana?!” Immaginate che dopo simili dichiarazioni a Palermo, nei quartieri, tutti si stiano mangiando le mani: che occasione persa!!! Qualche auto blu, un pò di carabinieri per strada e magari un ristorante di lusso ci avrebbe guadagnato una cena a tre zeri: tutto quello di cui i palermitani hanno, insomma, un gran bisogno! Ironia a parte, vogliamo provare a dare per buono l’assunto renziano per cui portare a Palermo un capo di stato avrebbe rilanciato l’immagine della città e alimentato il turismo? Potremmo allora chiedere, per esempio, ai romani quanto i vertici internazionali riescono a rilanciare l’immagine della città stessa? Beh, a giudicare dal tenore dei resoconti della stampa internazionale sulle condizioni di salute dell’amministrazione di Roma pare che le due cose non siano esattamente collegate. Così come non ci pare che le visite internazionali ad Expo stiano arricchendo i milanesi. Magari è solo una nostra impressione….

Resta però in campo quella frase: “mi disse che a Palermo si spara per strada”. Perchè, dopo settimane di polemiche, false e stupide retoriche e tristissimi dibattiti sulle attuali condizioni economiche e sociali del Meridione, sul bilancio siciliano, su Crocetta, spostare l’attenzione sull’aspetto più arcaico e terrorizzante dell’immaginario nazionale riguardante i meridionali e i siciliani in particolare?

C’è un dato politico innanzitutto: quello rappresentato dall’ultimo rapporto Svimez (di cui Infoaut ha già ampiamente discusso in un editoriale) in termini di responsabilità ma anche di opportunità capitalistiche. In ordine: per la classe dirigente nazionale, dopo la pubblicazione di questo, serviva  in primis de-responsabilizzarsi accusando qualcun altro (o qualcos’ altro) dell’annichilimento generale imposto al cosiddetto Mezzogiorno; successivamente, garantire il successo economico-politico della strategia (sotto)sviluppista attraverso cui i nostri territori andranno governati (ed alienati). I pregiudizi antimeridionali sono funzionali nell’una e nell’altra fase.

Le cause. Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad un dibattito finto-meridionalista in cui a ricette e retoriche trite e ritrite figlie di un anacronista progressismo si affianca la disonestà intellettuale di una classe dirigente che non è quella (controproducente ma forse sincera) dello storico meridionalismo politico italiano. Il riferimento quotidiano alla “corruzione” del sistema politico meridionale ad uso e consumo degli stessi partiti nazionali, che stanno governando al Sud come nel resto d’Italia , diventa paradigma dell’ipocrisia congenita nell’intero assetto istituzionale; non conta, insomma, che sia il Pd a governare in Sicilia come in Italia: denunci la corruzione al Sud e hai già così deresponsabilizzato governi locali e nazionali. Il Sud è quindi, secondo la lettura che ci offrono, così ridotto a causa della corruzione  patologica del suo panorama istituzionale.

Assist perfetto, almeno discorsivamente parlando, tra una e l’altra fase: cosa dimostra questo presunto quadro clinico? Semplice (e non siamo i primi a scriverlo) : che i siciliani, i meridionali in generale non sanno governarsi; non sanno valorizzare le loro ricchezze, il loro territorio…serve qualcuno che lo faccia per loro! E chi meglio delle imprenditorie che Renzi rappresenta e difende potrebbe rivitalizzare questo moribondo territorio?! Ma serve tempo – questi sono i tenori dei discorsi di questi giorni – perché siciliani e meridionali hanno fatto di tutto per alimentare i pregiudizi – “non lo penso io” dice Renzi: “sono gli altri a pensarlo” – europei nei loro confronti. Questo tempo andrà riempito di ammodernamenti: liberalizzazioni, privatizzazioni, nuove clientele, sfruttamento territoriale e ambientale. Non è un caso che sempre nell’ultimi periodo i paragoni tra Sicilia e Grecia si siano moltiplicati: la Sicilia è la Grecia d’Italia – dicono i giornali. Peccato che in Italia esistano regioni più indebitate di quella siciliana – ma questa, per i media, è un’altra storia. Non è un caso che quindi anche le retoriche razziste siano simili a quelle viste e lette sulla Grecia: li aiuteremo, ma a modo nostro! L’impianto per nuove forme di commissariamento economico-politico in salsa emergenziale è così pronto.

Concedendo alle istituzioni locali la replica alla sortita renziana su una Palermo che è invece  – questa la nota del sindaco Orlando – città di legalità e accoglienza, ambasciatrice di pace e patrimonio Unesco, a noi basta ricordare che a Palermo non si spara per strada: non più che altrove o comunque non diversamente da altre città. Sono le cronache a dirlo, non ideologiche posizioni difensive. L’attuale fase capitalista e la contraddizione di classe è diversa da quella di qualche decennio fa: lì, è vero, si sparava ma non perché i palermitani si sentissero tutti attori di un film western di Sergio Leone; Palermo e la Sicilia pagano ancora la storia di una costruzione capitalistica armata degli attuali assetti economici e sociali. Ed il conto non è fatto di presunti capi di stato timorosi nel venire dalle nostre parti. Il prezzo è stato molto più alto e riguarda la lacerazione sociale prodotta da una stagione con cui tutti, nel bene e nel male, sono costretti a fare i conti.

Intanto Renzi fa dire al suo amico immaginario impaurito da Palermo che le colpe dell’attuale miseria sono dei palermitani, dei loro governi territoriali e dei pregiudizi internazionali. Sparisce dalla scena il governo centrale, le sue scelte passate e presenti in tema di lavoro, fiscalità, modelli di sviluppo, finanziamenti. Un bel tentativo, insomma, da parte di Renzi di ribaltare la questione dei pregiudizi antimeridionali auto-assolvendosi: “siamo giustificati nella politica di dismissione dei finanziamenti per il Mezzogiorno – sembra dire Renzi – e nella privatizzazione delle sue risorse perché i ricchi europei hanno paura di voi! ”.

E i siciliani di cosa hanno paura? Di pallottole vaganti nelle tante sparatorie? Di essere coinvolti in sanguinosi conflitti a fuoco? Di non poter vedere l’auto di stato del presidente di qualche “grande democrazia europea” in giro per le strade del centro storico di Palermo?

Non crediamo. Di non vedere completata prima di anni la principale autostrada siciliana crollata ormai da mesi con conseguenti e impagabili danni e costi sociali? Di non arrivare a fine mese perché il lavoro proprio non c’è? Di dovere lasciare controvoglia la propria terra perché deportati da un concorso truffa voluta dalo stesso governo che “ci vuole aiutare”? Di vedere le petroliere deturpare e inquinare una delle coste più belle del mondo? O di morire nei campi per le condizioni disumane di lavoro?

Forse, le paure dei siciliani sono altre. Se Renzi e il suo amichetto immaginario ne vedono di diverse ce ne faremo una ragione. Forse è il caso però che vadano dal dottore e dicano in maniera un po’ imbarazzata: “non c’era nessuno amico, dottore….sono io che vedo pistole ovunque” .

Chissà non si riveli poi un presagio…

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

palermorenzisicilia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Festival Altri Mondi / Altri Modi: i video della terza edizione

Si è conclusa la terza edizione del festival Altri Mondi / Altri Modi. Anche quest’anno centinaia di persone hanno condiviso quattro intense giornate di confronto, dibattito, socialità ed arte all’interno del giardino di Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sulla guerra in OpenAI e sull’intelligenza artificiale che promuove le diseguaglianze

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Stefano Borroni Barale sull’intelligenza artificiale. Stefano parteciperà al dibattito di giovedi 10 aprile alle 18 dal titolo “Transizione energetico-tecnologica: intelligenza artificiale, sfruttamento e […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Estrattivismo e scambio ineguale

L’estrattivismo è un concetto proveniente dal Sud globale. Deriva dal termine portoghese “extrativismo”, che originariamente si riferiva alle attività commerciali che coinvolgevano i prodotti forestali esportati nelle metropoli capitaliste.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale, lo Studio Ghibli e la natura del capitalismo

Sta generando molte polemiche il nuovo aggiornamento di ChatGpt che permette di creare immagini nello stile dello Studio Ghibli. A gettare benzina sul fuoco l’utilizzo spregiudicato che l’amministrazione Trump sta facendo di questo generatore di immagini per propagandare la sua campagna di deportazione degli immigrati. Sono molti i temi che apre questo aggiornamento: dal dibattito […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Conflitto sociale, repressione, media: ancora il caso Askatasuna

Richieste di risarcimenti stratosferici, interventi a gamba tesa di vertici giudiziari, aggressioni mediatiche a catena: la criminalizzazione del conflitto sociale si arricchisce di nuove pagine.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Marx nell’Antropocene

Un convegno a Venezia dall’approccio interdisciplinare invita a ripensare le possibili traiettorie di convergenza tra marxismo ed ecologia.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Islam politico e religione: reazione o possibilità emancipatrice? 

A gennaio 2025 a Torino è stata organizzata una auto-formazione con Said Bouamama, storico militante algerino che abita in Francia e con cui avevamo già avuto modo di confrontarci in passato. Le pagine che seguono sono la trascrizione (e traduzione) di una parte di quel momento e quindi restituiscono il flusso del discorso direttamente dalle sue parole.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Tecnotrumpismo. Dalla Groenlandia al caso DeepSeek

Trump è diventato il referente politico delle Big Tech e non è una congiuntura.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere di Palermo: 400 detenuti in sciopero della fame

400 detenuti in sciopero della fame. L’associazione Yairahia Onlus, attiva per i diritti dei reclusi, spiega i motivi della protesta nel carcere di Palermo : “In una situazione carceraria disastrosa che l’anno scorso ha registrato il record di suicidi, ed in cui il sovraffollamento è una costante, appare assurdo gravare in maniera ancora maggiore sulla […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: in piazza a Roma e a Palermo con la parola d’ordine “disarmiamo il patriarcato”

Un anno dopo le imponenti manifestazioni di Roma e Messina, ieri le manifestazioni nazionali organizzate contro la violenza patriarcale da Non una di meno! erano a Roma e a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Deriva militarista nelle scuole: spari della polizia locale in una materna a Palermo

Vigili simulano arresto in una scuola materna con spari a salve e cane aizzato: bimbi in lacrime a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Il Ponte sullo Stretto è uno specchietto per allodole”. Calabria e Sicilia si preparano alla manifestazione popolare

Il ponte sullo Stretto” tra la Calabria e la Sicilia è uno “specchietto per le allodole.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Luigi scrive dal carcere speciale di Alessandria

Luigi ci scrive dal carcere di Alessandria. Pubblichiamo di seguito il testo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Misure cautelari per tre militanti di Antudo per un sanzionamento alla Leonardo SPA. Repressione su chi fa luce sulle fabbriche di morte e le guerre in atto

Ieri mattina la Questura di Palermo ha eseguito tre misure cautelari, due obblighi di firma e una custodia cautelare in carcere per tre militanti di Antudo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

2.8 Radura || Rivoltare la terra. Le mobilitazioni degli agricoltori

In tutta Europa stiamo assistendo alla crescita delle mobilitazioni di agricoltori ed allevatori. L’elemento scatenante è quasi ovunque l’aumento dei prezzi del gasolio agricolo e la nuova PAC, politica della comunità europea sull’agricoltura.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Agricoltori siciliani in protesta: primo corteo sulla Palermo-Sciacca

La protesta degli agricoltori e allevatori sbarca in Sicilia. Questa mattina (20 gennaio) si è svolto il primo corteo con i mezzi agricoli: partendo dall’area artigianale di Poggioreale, i trattori hanno sfilato lungo la Palermo-Sciacca per 3 km. Code infinite e traffico in tilt per diverse ore.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La base siciliana di Sigonella spicca il volo.

La base siciliana di Sigonella spicca il volo verso le guerre stellari. L’ufficio stampa di U.S. Space Force, la divisione delle forze armate degli Stati Uniti d’America responsabile di tutte le operazioni spaziali, ha reso nota l’attivazione nella stazione aeronavale siciliana del 5th Space Warning Squadron Detachment 1 (5SWS/Det-1), distaccamento del 5° Squadrone di “pronto allarme” delle unità preposte alle Star Wars. La cerimonia di inaugurazione del centro di comando si è tenuta a Sigonella il 30 ottobre 2023.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Tra premierato e autonomia differenziata: la Sicilia stretta nella morsa delle politiche di Roma

Il 3 novembre il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge costituzionale per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio.