InfoAut
Immagine di copertina per il post

C’era una volta… dalla cultura popolare alla cultura di massa

||||

Gianfranco Manfredi, C’era una volta il popolo. Storia della cultura popolare, DeriveApprodi, Roma 2021

Da Carmilla

Gianfranco Manfredi ha percorso in lungo e in largo il mondo della cultura popolare, non soltanto per portare a termine l’interessante ed ampia ricerca pubblicata da DeriveApprodi ma anche, e forse soprattutto, nel corso di una vita in cui ha vestito i panni del cantautore, dello scrittore e dello sceneggiatore di fumetti. Con romanzi e raccolte di racconti quali Magia rossa e Gli ultimi vampiri oppure, ancora, Ho freddo, ha ampliato straordinariamente i confini della letteratura horror , mentre nel campo dei comics ha scritto storie per Dylan Dog, Tex, Nick Raider e sceneggiato le saghe di Magico Vento, Volto Nascosto e Shangai Devil.

E’ proprio da questa posizione, diciamo di “forza”, che l’autore si lancia in una vasta e documentatissima disamina storica dello sviluppo della cultura popolare, senza mai però cadere nelle trappole della rigida divisione tra cultura bassa e cultura alta o dotta che troppo spesso ha accompagnato questo tipo di analisi. Anzi disvela, e questo costituisce per molti versi uno dei motivi di maggior fascino del suo testo, come la cosiddetta cultura di massa attuale derivi senza dubbio alcuno tra la costante iterazione tra due culture (bassa e alta, popolare e dotta) che soltanto un diffuso pregiudizio di classe vorrebbe mantenere separate a vantaggio della maggior importanza della seconda.

E’, come si è già detto un percorso lungo quello che Manfredi propone al lettore che va dagli spettacoli religiosi medievali al teatro di corte, passa per l’invenzione della stampa e lo sviluppo di un’egemonia culturale borghese (soprattutto a danno di quella ecclesiastica e aristocratica) e analizza i diversi contesti urbani e rurali in cui la cultura popolare si sviluppò nel corso dei secoli.
La lingua del popolo, i miti della modernità, donne, artisti, musicisti e criminalizzazione dei comportamenti e delle narrazioni popolari costituiscono gli altri motivi della ricerca per giungere infine a quelle linee di separazione tra letteratura mainstream e letteratura infantile e di avventura e tra cultura operaia e borghese che determineranno poi, ulteriormente, l’evoluzione della culrura popolare verso la cultura di massa per il tramite dell’intrattenimento di massa, della “nuova” civiltà delle immagini e la nascita dell’industria culturale che, giustamente, l’autore definisce come “fabbrica del divertimento e del consumo”.

Nel fare tutto questo l’autore ha travalicato quei limiti temporali delle precedenti ricerche storiche sulla cultura popolare che, troppo spesso, si fermavano all’Età moderna1 oppure rimanevano relegate a specifici ambiti antropologici o rurali. Per sottolineare dunque gli intenti, l’interesse e la novità del libro si è scelto di riportarne qui, nella sua interezza la Premessa dello stesso Gianfranco Manfredi.

Di cosa parliamo oggi, parlando di Cultura popolare? Semplificazioni populiste e caos semantico convivono. D’altro canto, il caos viene da lontano, perché la definizione di popolo è cambiata nella stessa misura in cui si è trasformata storicamente la composizione di classe. Riferirsi alle classi sociali è indispensabile per riscattare il concetto di popolo dalla vaghezza, ma non semplifica affatto la questione, anzi la rende più complessa, in quanto si tratta di analizzare soggetti sociali in trasformazione, in patteggiamento o conflitto tra loro (lotta di classe), ma anche scossi da contraddizioni interne. E se si parla di cultura, non si può prescindere dal considerare le relazioni, non riducibili puramente ad antagonismo, tra i soggetti sociali, ad esempio l’influenza della cultura cosiddetta alta su quella cosiddetta bassa, e viceversa. Inoltre, rispetto alla tradizionale concezione della cultura popolare come essenzialmente contadina o proletaria, in raffronto o in contrapposizione a quella aristocratica o borghese, è da tempo diventato ineludibile, nella ricerca, allargare il campo ad altri soggetti socialmente sfavoriti, anzitutto le donne. Altrettanta attenzione ho ritenuto di dover dedicare a ciò che si è scritto sul popolo, nelle sue diverse componenti e nel suo insieme, e a come ci si è rivolti, nella comunicazione, al cosiddetto popolo. A tale ampliamento del campo d’indagine, dovevano inevitabilmente corrispondere dei limiti, dunque mi sono concentrato sulla storia dello spettacolo e del racconto nelle sue varie forme, e relativamente all’Europa occidentale e agli Stati Uniti. Infine, ho ritenuto necessario rimarcare un percorso oggettivo di progressiva trasformazione strutturale in direzione della cultura di massa, processo che si delinea con tratti decisivi alla fine del secolo lungo, e che conduce a conseguenze sistemiche caratteristiche della nostra epoca. Tali conclusioni sono state tratte non sulla base di ipotesi precostituite, tanto meno di assunti, ma in stretta connessione a uno sviluppo delle ricerche di cui mi sono sforzato di rendere conto in sintesi. I Lineamenti che qui propongo, vanno intesi sia nel senso di linee fondamentali che di fisionomia complessiva2.

1 Si pensi alla vasta ricerca di Peter Burke, Cultura popolare nell’Europa moderna, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1980

2 G. Manfredi, Premessa a C’era una volta il popolo. Storia della cultura popolare, DeriveApprodi, Roma 2021, p.5

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

cultura

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’enigma Wagenknecht

Dopo le elezioni regionali del Brandeburgo, il partito di Sahra Wagenknecht (BSW) ha confermato di essere una presenza consolidata nel panorama politico tedesco. di Giovanni Iozzoli, da Carmilla Il profilo stesso di questa aggregazione non autorizza la sua collocazione nel campo delle performance elettorali effimere o occasionali: le radici sociali sono solide e si collocano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Militarizzazione, guerra contro il popolo e imprese criminali in Messico

Nessuno con un minimo di sensibilità umana può rimanere indifferente alla violenza esorbitante che viviamo in Messico, sono circa 30.000 le persone uccise solamente nel 2023, mentre nel maggio di questo 2024 ne sono state assassinate 2.657.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Abbecedario dei Soulèvements de la Terre – Composizione

Pubblichiamo di seguito un estratto del libro “Abbecedario dei Soulèvements de la Terre. Comporre la resistenza per un mondo comune” in uscita per Orthotes Editrice, curato nella versione italiana da Claudia Terra e Giovanni Fava.

Immagine di copertina per il post
Culture

Immaginari di crisi. Da Mad Max a Furiosa

Per quanto diversi siano i film della saga, ad accomunarli è certamente la messa in scena di un “immaginario di crisi” variato nei diversi episodi in base al cambiare dei tempi, dei motivi, delle modalità e degli sguardi con cui si guarda con inquietudine al presente ed al futuro più prossimo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Occupazione temporanea del MAXXI: dal mondo dell’arte pro Palestina

Occupazione temporanea del MAXXI – mobilitazioni dal mondo dell’arte
in sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – Conclusa la seconda edizione. Video e Podcast degli incontri

La seconda edizione del Festival Altri Mondi/Altri Modi si è chiusa. E’ stata un’edizione intensa e ricca di spunti: sei giorni di dibattiti, musica, spettacoli, socialità ed arte all’insegna di un interrogativo comune, come trovare nuove strade per uscire dal sistema di oppressione, guerra e violenza che condiziona quotidianamente le nostre vite?

Immagine di copertina per il post
Culture

Il reale delle/nelle immagini. La magia neoarcaica delle immagini tecniche

Il doppio offerto da queste “nuove immagini” a partire dalla fotografia finisce per dare vita ad atteggiamenti “neoarcaici” – come li definisce Edgar Morin (L’Esprit du temps) –, attivando reazioni irrazionali, primitive, infantili proprie dell’Homo demens che, da sempre, contraddistinguono il rapporto tra l’essere umano e le differenti forme di rappresentazione.

Immagine di copertina per il post
Culture

Breve storia del cinema militante

«La storia del cinema militante è legata alla storia dei movimenti di opposizione. Dalla sua rinascita lenta (dagli inizi degli anni Sessanta alla sua fioritura nel 1968), ha riguardato, in Italia come altrove, la nuova sinistra e non la sinistra tradizionale».

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Una «macchinetta» per la critica della formazione

Cultura, formazione e ricerca (DeriveApprodi, 2023) è sicuramente il testo migliore per famigliarizzare con il pensiero di Romano Alquati perché, a differenza degli altri è estremamente chiaro.

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi: i video degli incontri del secondo weekend di Festival

Il festival Altri Mondi / Altri Modi si è concluso, di seguito condividiamo i video degli incontri del secondo weekend di Festival. Abbiamo parlato di guerra, pandemia, periferie, crisi ecologica, e cementificazione, ma abbiamo anche discusso del ruolo dell’arte, di cosa vuol dire oggi in ogni ambito sognare Altri Mondi e costruire Altri Modi. Qui […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Festival Altri Mondi / Altri Modi, in migliaia per pensare un futuro diverso

Il festival culturale Altri Mondi / Altri Modi si è concluso (per adesso), ed è il momento di bilanci.

Immagine di copertina per il post
Culture

Dante e il ministro della propaganda

Sangiuliano cita come prima fonte un saggio di Enrico Ghidetti sul Dante di Croce e Gentile, in cui si esamina la costruzione del mito dell’Alighieri come «epicentro ideologico della trattazione del principio di nazionalità».