InfoAut
Immagine di copertina per il post

Chi decide a Roma?

Al centro dell’operazione c’è Massimo Carminati che dalle ricostruzioni dell’inchiesta fornite dai media viene indicato come il capo di questa organizzazione mafiosa. Personaggio che ormai da quarant’anni si trova sempre coinvolto nelle vicende più buie di questa città. Ex Nar e grande amico di Fioravanti e Alibrandi, Carminati ha giocato e continua a giocare il ruolo chiave di connessione fra organizzazioni politiche di estrema destra e criminalità organizzata. Proprio perchè anello di congiunzione fra questi due mondi gode da anni di rispetto e ammirazione indiscussi all’interno di questi ambienti.

Il cerchio, partendo da Carminati, si allarga comprendendo quelli che vengono considerati suoi “uomini” e sono stati quindi coinvolti nell’operazione anche personaggi come Riccardo Brugia, considerato il suo braccio destro, che sono riconducibili al gruppo dei vecchi fascisti legati ai Nar da cui parte l’inizio di questi intrecci e conoscenze.

Questa volta però non si parla solamente di criminalità ed eversione poichè coinvolto nella vicenda è anche l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che si trascina dietro una rosa di nomi che hanno avuto ruoli importanti all’interno della sua amministrazioni. Si tenta di dimostrare una sostanziale collusione fra pezzi di amministrazione e criminalità organizzata e quindi entrano nell’inchiesta Franco Panzironi che è stato alla guida dell’Ama e Riccardo Mancini dirigente dell’Ente Eur che è stato il referente di Alemanno per le questioni legate alla mobilità.

Ma non ci si ferma neanche qui, poichè figurano fra i nomi degli arrestati anche politici ed amministratori legati all’ambiente del Pd quali Luca Odevaine, che è stato capo gabinetto dell’ex sindaco Veltroni, e Mario Schina responsabile del Decoro urbano del Comune di Roma sempre durante la giunta Veltroni. Fino ad arrivare a Daniele Ozzimo, attuale assessore alla Casa e Mirko Coratti, presidente dell’Assemblea capitolina, entrambi indagati ma non sottoposti a misure cautelari, che pur dichiarando la loro estraneità ai fatti hanno sentito l’esigenza di dimettersi.

Ritorna inoltre ancora una volta il nome di Gennaro Mokbel, noto per la vicenda Telecom-Fastweb, ed anche lui fra gli indagati all’interno dell’operazione. Il caso Mokbel si è sempre sviluppato all’insegna del legame fra questi settori dell’estrema destra criminale, non a caso anche lui è considerato grande amico di Fioravanti e Mambro. Ed è proprio nell’ultimo fatto di cronaca che lo vede coinvolto che si riafferma tutto questo: l’omicidio Fanella, considerato il suo tesoriere, avvenuto a seguito di un tentato sequestro ad opera di un commando formato da Ceniti militante di Casa Pound, Egidio Giuliani ex dei Nar e altri.

Quella che viene presentata è dunque un’organizzazione criminale che tra le sue fila vede vecchi e nuovi fascisti, imprenditori, criminali, ma anche qualche politicante “sinistro” del Pd che evidentemente, ritenendo che i soldi siano in ultima istanza il più grande ideale da perseguire, non disdegna di fare qualsiasi tipo di affare e con chiunque.

Si tratta dunque di una fitta rete di interessi convergenti e di relazioni che sia opera su un piano più tipicamente extralegale, ma che raccoglie anche una grande fetta dei suoi introiti dalla gestione degli appalti pubblici. Tema più volte chiacchierato ed al centro di scandali durante il governo Alemanno ma che adesso sembra inserito in un assetto più ampio, proprio perchè si ritrovano in quest’operazione gli appalti per la gestione dei rifiuti a Roma, per la metro C e la mobilità, per la gestione dei campi rom e dei centri di accoglienza.

La mala gestione di queste tematiche ha portato al fatto che la situazione in alcuni quartieri di Roma diventasse insostenibile. In una fase in cui sulla pelle delle periferie alcuni di questi personaggi stanno costruendo un’ipotesi politica basata sul populismo e la guerra fra poveri, l’operazione di oggi mette in luce a chi vive questi territori di chi è realmente la colpa. Il “degrado” di Roma non è casuale, ma determinato da una gestione clientelare della città che individua in ogni contraddizione sociale un mezzo per fare affari facili.

Affari gestiti da settori criminali contigui alle vecchie e nuove destre, sostenuti e coaudivati da pezzi di amministrazione comunale e regionale che lavorano all’interno di questo circuito ormai da anni. Tutto questo non rappresenta però una novità, proprio perchè non c’è mai stata una grande attenzione da parte degli attori di queste vicende a far si che non emergessero fatti, relazioni o episodi. Intrecci che sono spesso avvenuti alla luce del sole perchè tutti questi soggetti si sono sempre sentiti sicuri che non ci fosse la volontà di persegurli penalmente.

Ciò che resta da capire, dunque, è il motivo per cui la procura di Roma abbia deciso di far esplodere questa bomba e di farla esplodere proprio ora. Evidente è il fatto che una decisione di questa portata non può essere stata presa dietro una scrivania dai soli pm Tescaroli e Cascini, e neanche dal procuratore capo Pignatone, ma che ha avuto luogo e spazi di discussione in ambienti altri e ben più in alto. Infatti l’unico risultato finora ottenuto da questa operazione è quello di aver avuto un grande eco mediatico. Non possiamo ancora sapere se questo impianto reggerà in sede processuale, ma sicuramente ha creato una crepa nell’assetto di poteri esistenti.

Ed è questo probabilmente il principale scopo di questa operazione: destituire una classe dirigente, licenziare una rete di interessi. Risulta difficile però credere che l’amministrazione inaugurerà adesso una stagione di buona politica per cui inizierà ad interrogarsi su quali siano le esigenze sociali della città e smetterà di perseguire solo interessi particolari. Più semplice invece risulta credere che qualcuno sia già pronto a inserirsi in questa crepa, a sedersi sulle poltrone che da questa operazione rimarranno vaganti.

Perchè se secondo Massimo Carminati “ci stanno i vivi sopra e i morti sotto e noi stiamo nel mezzo.. E allora vuol dire che ci sta un mondo in mezzo in cui tutti si incontrano” non basta eliminare qualche testa per distruggere questo mondo. Ed un mondo ha bisogno di governanti, regole, organizzazione. Chi sfrutterà questa situazione per redefinire il proprio ruolo non ci è dato saperlo, ma non stupirebbe scoprire che abbia avuto un ruolo attivo nella decostruzione dell’assetto dei poteri esistenti. Chi dedice a Roma rimane, dunque, una domanda ancora aperta.

dal blog Baktun

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

alemannofascistiroma

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

TRUMP II: La guerra commerciale si fa globale. 

Riprendiamo e traduciamo il contribuito che i compagni di Chuang hanno dato al neonato progetto editoriale “Heatwave”.  Buona lettura. In questo primo contributo al nuovo progetto Heatwave, rispondiamo alle domande di questo collettivo sull’impatto globale delle ultime ondate di dazi americani. La panoramica completa di questa inchiesta può essere letta sul loro sito web, insieme […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“I padroni del mondo:come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia”

Venerdì 6 giugno presso il CSOA Askatasuna alle ore 19.30 si terrà insieme all’autore Alessandro Volpi la presentazione del libro “I padroni del mondo: come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia” (Laterza, 2024).  D’accordo con l’autore pubblichiamo l’introduzione del libro. Mappe. Esiste un legame evidente fra l’idea che serva una continua […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il posto di Hamas (e di chi chi seguirà o precede) in Palestina

Qualche precisazione sul ruolo del movimento, all’interno di una più ampia cornice di lotta anticoloniale di Lorenzo Forlani, da lorenzoforlani.substack.com Mi sembra sia arrivato il momento, o forse non ha mai smesso di esserlo. Vogliamo parlare di Hamas? E parliamo di Hamas, una volta per tutte, tentando di scrollarci di dosso paranoie, tensioni mai sopite, […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Note preliminari sul «sistema degli Stati»

È generalmente noto che Karl Marx, nel piano del Capitale, prevedesse una sezione dedicata allo Stato – sezione di cui non scrisse nemmeno una bozza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’uso dei reati associativi per contrastare il conflitto sociale: il processo contro il CSOA Askatasuna (1° parte)

Il processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, conclusosi il 31 marzo scorso, costituisce il tassello principale di un’articolata strategia volta a contrastare il conflitto sociale a Torino e in Val di Susa

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Russia: i segreti della resilienza economica

Abbiamo tradotto il testo di Mylène Gaulard, docente di economia presso Università Pierre Mendes France – Grenoble 2, apparso originariamente su Hors-serie in quanto intende mettere a nudo l’enorme distanza tra la narrazione dominante occidentale (e principalmente europea) sul conflitto in Ucraina e la realtà materiale dei rapporti di forza economici e geopolitici che si stanno ridefinendo su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump 2.0: una svolta epocale?

Un confronto sulla percezione che sulle due sponde dell’Atlantico si ha della crisi in corso è importante, ma deve scontare uno choc cognitivo dovuto alla difficoltà di mettere a fuoco una svolta forse epocale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Blackout: è il liberismo bellezza!

Riprendiamo dal sito SinistrainRete questo contributo che ci sembra interessante per arricchire il dibattito a riguardo del recente blackout iberico. I nodi sollevati dall’articolo ci interessano e rimandando a ragionamenti complessivi sulla fase e la crisi energetica, che animano il nostro sito in questi ultimi tempi. Sembra interessante e da approfondire, il ruolo dei mercati finanziari nella gestione delle reti energetiche nazionali e come questo si intersechi con l’utilizzo di fonti rinnovabili, fossili e nucleari.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

György Lukács, Emilio Quadrelli e Lenin: tre eretici dell’ortodossia marxista

György Lukács, Lenin, con un saggio introduttivo di Emilio Quadrelli e una lezione di Mario Tronti, DeriveApprodi, Bologna 2025 di Sandro Moiso, da Carmilla La recente ripubblicazione da parte di DeriveApprodi del testo su Lenin di György Lukács (1885-1971), accompagnato da una corposa introduzione di Emilio Quadrelli (1956-2024) oltre che da un’appendice contenente una lezione di […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Roma: Manifestazione nazionale no dl sicurezza. “Alziamo la testa contro lo stato di paura”.

Sabato 31 maggio migliaia di persone si sono radunate a Roma per manifestare contro il nuovo DDL sicurezza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Manifestazione nazionale contro il riarmo, la guerra e il genocidio in Palestina: 21 giugno a Roma

La data per la manifestazione nazionale a Roma contro il riarmo e la guerra è stata individuata nel 21 giugno, poco prima che si tenga il summit NATO all’Aja dal 25 al 25 giugno sulla Difesa e la spesa militare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Roma: il DL Sicurezza approda alla Camera. Cariche contro il corteo dei movimenti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 26 MAGGIO POMERIGGIO – Alla Camera il governo ha aubito posto la fiducia sul Dl Sicurezza. Sempre a Roma la rete “A Pieno Regime – no Dl Sicurezza” oggi pomeriggio si è ritrovata in Piazza Barberini per raggiungere il Parlamento, trovandosi però davanti uno sbarramento poliziesco su via del Tritone, che ha impedito […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al CSOA La Strada

Ennesimo attacco sionista al CSOA La Strada. Questa volta più pesante degli altri perchè non essendo riusciti ad entrare nel centro sociale hanno messo un ordigno all’entrata cercando di sfondare il portone. Un quandrante di città quello di Roma  su che vede già ormai da tempo agire i sionisti della Brigata T (cosi si sono […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato degli studenti e studentesse romane a seguito del corteo per Ramy

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato degli studenti e delle studentesse che a Roma sono scese in piazza per Ramy, originariamente pubblicato dal collettivo Zaum in risposta alle dichiarazioni di media e politici.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Difendiamo Quarticciolo, Caivano non è un modello

Fermiamo lo sgombero dell’ex questura. da Quarticciolo Ribelle Assemblea pubblica sabato 18 gennaio ore 18, piazza del Quarticciolo. Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario […]