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Difendere Bologna: speciale RadioInfoAut verso l’8 Novembre

 

Per quel giorno è ufficiale il compattamento sul palco di piazza Maggiore di tutto il mondo della destra italiana, a partire da Berlusconi (che ha confermato la sua partecipazione) fino a Meloni e Storace, con Salvini che chiuderà il comizio. Altissimi i numeri nelle aspettative del leader leghista, secondo il quale sarebbero centinaia i pullman in arrivo a Bologna da tutta Italia.

 

In città intanto prosegue la preparazione della contestazione all’invasione leghista da parte dei mondi della lotta per il diritto all’abitare, della formazione, della logistica e del lavoro in generale; contestualmente la Questura sembra prepararsi alla messa in atto di una sorta di “zona rossa”, costruita al fine di evitare ogni possibile contestazione nelle vicinanze dello show elettorale salviniano.

 

In questo speciale di Radio Infoaut diamo voce a quelle realtà che ci illustrano le motivazioni di partecipare alla piazza di lotta “Difendere Bologna”, che avrà il suo luogo di ritrovo sul ponte Stalingrado – uno dei punti strategici della viabilità cittadina – alle ore 10 di domenica.

 

Nicolò nel suo intervento fa il quadro politico della situazione, sia sul versante che riguarda la Lega e le declinazioni cangianti assunte dalla giornata di domenica rispetto a quando era stata lanciata originariamente da Salvini; sia sul piano dei movimenti impegnati nella costruzione politica di Difendere Bologna, una giornata di antagonismo capace di potenziare le lotte sociali in città a partire dal rifiuto forte dell’invasione leghista.

 

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Karim del SI Cobas interviene specificando il ruolo di appoggio della Lega nei confronti dello sfruttamento dei lavoratori all’interno dei magazzini della logistica, facendo anche alcuni esempi di lotte (come ad esempio la Mirror di Feerara) dove amministrazione leghista e gestione poliziesca dei conflitti sollevati dai facchini andavano di pari passo, configurando una gestione e un modello di territorio a cui è necessario opporsi

 

 

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Morgan del C.U.A. riassume invece le varie iniziative che hanno contraddistinto il percorso politico dell’ultimo mese degli studenti e delle studentesse dell’Università di Bologna, percorso che ha portato nella giornata di ieri all’occupazione della Facoltà di Lettere proprio in vista della manifestazione di domenica

 

 

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Sergio Spina, insegnante elementare dell’IC11 del Pilastro (quartiere periferico di Bologna), insiste sul nesso tra la cultura razzista e xenofoba della Lega Nord e le riforme bipartisan attuate negli ultimi anni nei confronti del mondo dell’istruzione, finalizzate alla costruzione di una scuola classista e capace di produrre unicamente nuovi profili adatti all’espropriazione e allo sfruttamento da parte di chi detiene le leve dell’economia del nostro paese

 

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Luca di Social Log afferma le ragioni della discesa in piazza domenica da parte del movimento per il diritto all’abitare bolognese, contro la guerra tra poveri e le politiche di esclusione fomentate dalla Lega nei confronti delle nuove povertà. L’esperienza dell’Ex-Telecom, la resistenza agli sfratti portasta avanti quotidianamente costruiscono un argine meticcio all’avanzare delle parole d’ordine leghiste e della destra reazionaria tutta.

 

 

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Monica dei Partigiani della Scuola Pubblica, infine, lancia la manifestazione dell’8 Novembre a partire sempre dal mondo della scuola, con l’intenzione di costruire un fronte comune che unisca le figure sempre piu’ sotto attacco a Bologna da parte delle istituzioni negli scorsi mesi

 

 

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Pubblichiamo inoltre anche il comunicato di Ross@ sulla manifestazione di domenica:

Contro la Lega Nord e la destra eUrofascista lottare contro il sistema PD, rompere la UE e la NATO

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