InfoAut
Immagine di copertina per il post

Durante un esperimento di Facebook due AI hanno inventato un proprio linguaggio: è la rivolta dei robot?

||||

La prima cosa da fare è chiarire cosa sia effettivamente successo durante questo esperimento. La maggior parte dei mezzi d’informazione ha inizialmente trattato la notizia in termini sensazionalistici alludendo ad una ribellione delle Intelligenze Artificiali e alla necessità da parte dei ricercatori di spegnerle prima che ne perdessero il controllo. La realtà è un po’ diversa.

Infatti proprio uno dei ricercatori coinvolti è intervenuto con un post su Facebook per riportare il discorso alla realtà. Prima di tutto è utile capire meglio di che tipo di esperimento si trattasse. Il team di Facebook sta lavorando allo sviluppo di chatbots, ovvero software in grado di interagire con gli esseri umani tramite chat. L’esperimento in questione prevedeva l’interazione tra due intelligenze artificiali in lingua inglese. Qua si trova il report “Deal or no Deal? Training AI bots to negotiate”.

I due agenti AI devono contrattare come dividersi alcuni oggetti (cappelli, palle, libri), ad ogni oggetto è assegnato un punteggio e ognuno dei due deve cercare di massimizzare la somma dei punteggi degli oggetti in proprio possesso. I ricercatori li hanno programmati in modo che simulassero i possibili sviluppi della conversazione e scegliessero, di volta in volta, le risposte associate ad una maggiore probabilità di ottenere un punteggio alto nella divisione degli oggetti.

Inizialmente entrambi gli agenti sono stati “allenati” ad imitare il comportamento umano usando migliaia di dialoghi tra esseri umani durante contrattazioni simili. Questo passaggio serve a mappare linguaggio e significato; in questo modo, durante il dialogo, la macchina cerca di indovinare quello che avrebbe detto un essere umano nella stessa situazione. Un secondo passaggio è stato utilizzato per raffinare la capacità di negoziazione, ovvero che cosa dire. È stata usata una tecnica chiamata “reinforcement learning” nella quale si allena ulteriormente il modello per favorire le espressioni che portano ad un risultato migliore.

Quando i due bot sono stati fatti interagire, entrambi sottoposti al reinforcement learning, la conversazione è diventata incomprensibile per gli esseri umani. Ma, come ha dichiarato Dhruv Batra: «Sebbene l’idea di agenti AI che inventano un loro linguaggio possa sembrare allarmante/inaspettata alle persone fuori dal campo, è un ben noto sotto-campo dell’intelligenza artificiale, con pubblicazioni risalenti a decenni fa». Infatti i due agenti AI costruiscono espressioni basandosi su parametri, funzioni e distribuzioni di probabilità, ovvero gli oggetti matematici che codificano le informazioni apprese dai dati umani e dal reinforcement learning. Nell’insieme di tutti i dialoghi possibili, scomposti in valori di funzioni matematiche, possono trovare quelli che portano all’obbiettivo nella maniera più efficiente. Per dirla ancora con le parole di Dhruv Batra: « degli agenti in un ambiente che cercano di portare a termine un compito troveranno spesso modi controintuitivi per massimizzare la ricompensa».

In conclusione, i ricercatori si sono semplicemente resi conto di non aver imposto che i bot si limitassero a produrre dialoghi in lingua inglese. Nessuna spina staccata nel panico (anche se ci sarebbe piaciuto…).

Le macchine non si ribellano

Lo abbiamo descritto in maniera molto stringata, ma questo esempio mostra che, sebbene in grado di apprendere e di modificare il proprio comportamento, anche l’intelligenza artificiale (quantomeno sul medio periodo) non è altro che una macchina che viene progettata e programmata dagli esseri umani per scopi precisi. Come in questo caso, le macchine possono trovare la soluzione più efficiente a dei problemi all’interno di un range di possibilità determinate dai sistemi logici e matematici con cui sono programmate. È possibile che svolgano le loro funzioni in modi incomprensibili agli umani o anche dannosi per l’uomo stesso, ma non si tratta di ribellione.

Abbiamo spesso argomentato come le capacità umane vengano incorporate nelle macchine (anche immateriali, come i software), tra cui la capacità di negoziare degli scambi. In questa forma diventano risorse fredde cristallizzate negli ingranaggi o nelle righe di codice, separate dal corpo caldo dell’essere umano dove effettivamente possono essere riprodotte, potenziate, arricchite e trasformate.

Le macchine non si ribellano perché al giorno d’oggi, e per le prossime decadi, non esistono macchine coscienti in grado di ragionare sulla propria esistenza, sul suo senso e i fini della propria attività. Per dirla in altri termini. Incorporando le capacità umane, le macchine possono sostituire l’essere umano nella sua veste di attore di ruoli sociali, ma mancano completamente di quelle caratteristiche di autonomia (almeno potenziale) peculiari dell’essere umano, che permettono di ragionare sul proprio ruolo nella società capitalistica e farsi soggetto, ribellandosi. Le macchine non possono negarsi nel proprio ruolo sociale. La ribellione non è separata dall’essere umano, dalla sua soggettività, dal residuo irrisolto che il capitale non riesce a piegare completamente al suo dominio e alla sua macchinizzazione.

Ci dispace deludere chi aspetta l’arrivo messianico di una rivolta da parte delle macchine: quella continua ad essere affare nostro.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

facebooktecnologia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’enigma Wagenknecht

Dopo le elezioni regionali del Brandeburgo, il partito di Sahra Wagenknecht (BSW) ha confermato di essere una presenza consolidata nel panorama politico tedesco. di Giovanni Iozzoli, da Carmilla Il profilo stesso di questa aggregazione non autorizza la sua collocazione nel campo delle performance elettorali effimere o occasionali: le radici sociali sono solide e si collocano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Militarizzazione, guerra contro il popolo e imprese criminali in Messico

Nessuno con un minimo di sensibilità umana può rimanere indifferente alla violenza esorbitante che viviamo in Messico, sono circa 30.000 le persone uccise solamente nel 2023, mentre nel maggio di questo 2024 ne sono state assassinate 2.657.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Abbecedario dei Soulèvements de la Terre – Composizione

Pubblichiamo di seguito un estratto del libro “Abbecedario dei Soulèvements de la Terre. Comporre la resistenza per un mondo comune” in uscita per Orthotes Editrice, curato nella versione italiana da Claudia Terra e Giovanni Fava.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Smascherata la politica di Meta sul sionismo: Ciberwell si scatena dopo la rivelazione di legami con Israele

Il 10 luglio è stato annunciato che il gigante dei social media Meta avrebbe ampliato la portata della sua censura e della soppressione dei contenuti relativi al Genocidio di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il reale delle/nelle immagini. La magia neoarcaica delle immagini tecniche

Il doppio offerto da queste “nuove immagini” a partire dalla fotografia finisce per dare vita ad atteggiamenti “neoarcaici” – come li definisce Edgar Morin (L’Esprit du temps) –, attivando reazioni irrazionali, primitive, infantili proprie dell’Homo demens che, da sempre, contraddistinguono il rapporto tra l’essere umano e le differenti forme di rappresentazione.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Intelligenza artificiale, Ai Act e panopticon globale

Lo scorso sabato parlamento, consiglio e Unione Europea si sono accordati sul testo finale per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Un accordo selettivo, che consente l’utilizzo di strumenti di controllo, vietati per i cittadini europei, ai migranti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intelligenza artificiale e guerra: ieri Iraq oggi Ucraina

La discussione italiana sull’invio delle armi in Ucraina è tanto più surreale nel momento in cui, nel dibattito politico ufficiale e non, si parla di una guerra che non esiste più mimando una teatralità di discussione da primo novecento.

Immagine di copertina per il post
Culture

StakkaStakka 18 Aprile 2023 – Diritto alla Riparazione

Il diritto alla riparazione è un disegno di legge che stabilisce l’obbligo dei produttori di apparecchi elettronici di rispettare criteri di progettazione e montaggio che siano facili da riparare anche dall’utente stesso e di distribuire parti di ricambio e istruzione per la riparazione. Le implicazioni ecologiche e sociali di questa riforma sono evidenti, ma qual’è il dibattito in corso a riguardo?

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Silicon Valley Bank: la bolla delle Big Tech alla resa dei conti?

Il fallimento della Silicon Valley Bank è considerato il più grande dal 2008. Non è detto che si trasformi nell’innesco di una nuova nova crisi finanziaria globale, ma è uno sconvolgimento tutt’altro che secondario in uno dei settori di punta del capitalismo USA.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“Circuiti di guerra” di Marco D’Eramo

L’articolo affronta il recente ed esteso blocco tecnologico imposto dagli Stati Uniti alla Cina soprattutto nel settore fondamentale dei semiconduttori/microchip.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CHE COS’E’ IL METAVERSO? DI DISTOPIA, AVATAR E ALTRI INCUBI VIRTUALI

Metaverso (in inglese Meta-verse) è un termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash, un libro di fantascienza cyberpunk del 1992, descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar. Nel 2021, però, il termine assume una nuova forma, quando Facebook decide di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

FACEBOOK: AUDIZIONE AL SENATO DELL’EX DIPENDENTE HAUGEN. “IL SOCIAL NETWORK FAVORISCE ODIO PER GENERARE PROFITTO”

Bufera su Facebook con l’audizione al Senato dell’ex dipendente Frances Haugen, che ha denunciato i danni sociali prodotti dalla creatura di Zuckerberg. Il social network, tramite i suoi algoritmi, favorirebbe discorsi di odio e discriminazione, per aumentare le interazioni e incrementare i profitti. Secondo Haugen “la leadership della compagnia sa come rendere Facebook e Instagram […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Il problema della frontiera

Ad oggi sembra emergere come il principale problema della dimensione capitalista sia di fatto l’assenza di nuove possibilità esplorative ed estrattive, almeno per quanto riguarda il pianeta terra e le sue risorse. O meglio, ogni esplorazione, ogni nuova risorsa estratta ha delle conseguenze fuori proporzione sull’equilibrio ecologico del pianeta e sulla sopravvivenza nel suo complesso […]