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Enrico Letta presidente del Consiglio: il “nuovo” che avanza

Nipote di Zio Gianni, uomo “presentabile” del Pdl e maestro nella difficle arte del leccapiedi, l’esponente della corrente moderata e liberal-centrista del Pd si candida ad essere il perfetto esempio di uomo dell’inciucio istituzionale che ha partorito il governo più indesidarato dagli italiani e dalle italiane.

Membro del Gruppo Bildelberg, della Commissione Trilaterale e consulente della Goldman Sachs (come tanti suoi compari e predecessoti: vedi Prodi) incarna alla perfezione il ruolo di attraversatore delle ‘sliding doors’ (le porte scorrevoli) che nel capitalismo contemporaneo finanziarizzato vedono gli uomini della Politica e quelli della Finanza muovere tranquillamente dall’una all’altra, facendo gli interessi di quell’1 % che ci governa su scala globale.

Si era fatto il nome di Amato, e sarebbe stata la stessa cosa… quindi, tanto vale optare per i giovani (in Italia a 47 anni si è “giovani” per questa classe politica!!) e metter al posto giusto il giovane-vecchio Enrico che non mancherà di fare il suo dovere, con l’approvazione di Alfano e Maroni.

Che dire, non ci aspettavamo né chiedevamo di meglio… del resto, con Letta junior abbiamo già un precedente e un conto in sospeso… almeno lui mette in chiaro che “con loro non centriamo nulla!”

csoa Askatasuna

 

Ce lo ricordiamo così

(durante la cacciata di Bonanni da Torino –  vedi min. 1.06):

 

http://www.infoaut.org/index.php/blog/no-tavabenicomuni/item/7598-no-muos-liberati-turi-e-nicola

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