InfoAut
Immagine di copertina per il post

I mercenari della G4S e la privatizzazione delle carceri

I loro clienti più importanti sono corporation e governi. Uno dei tanti servizi che svolgono per questi ultimi è gestire carceri: in un’era in cui tutto viene privatizzato, dai servizi sanitari all’educazione, dalla guerra (ricordate i contractor in Iraq?) all’acqua, non stupisce (anche se dovrebbe, vista la criticità di tale “servizio” in tema di diritti fondamentali) che anche le prigioni divengano teatro di processi di outsourcing, in ossequio alla volontà di tagliare sempre e comunque la spesa pubblica.

Finora questa pratica era stata perlopiù appannaggio di Paesi come l’Inghilterra e gli Stati Uniti, da sempre all’avanguardia sul fronte della svendita dei servizi statali alle imprese private, ma, a quanto pare, si sta diffondendo anche nei Paesi in via di sviluppo. È il caso del Sud Africa, come apprendiamo da un articolo del “Guardian” in cui si dà notizia della scandalosa gestione della prigione di Bloemfontein, affidata appunto alle “cure” della G4S.

Da un rapporto del governo Sud Africano risulterebbe che 62 detenuti sono stati mantenuti in isolamento per periodi anche lunghissimi (dalle due settimane ai tre anni!), e che a due di loro, ammalati di tubercolosi e HIV, sono state negate le medicine. In un Paese in cui la memoria del disumano trattamento dei prigionieri politici sotto il regime dell’apartheid è ancora vivo, è facile immaginare lo sconcerto e la rabbia suscitati dalla notizia.

Già il solo fatto di affidare a una multinazionale occidentale la gestione di detenuti africani rappresenta un doloroso passo indietro sulla via della decolonizzazione; se a questo aggiungiamo poi la recente memoria delle decine di minatori massacrati dai poliziotti (neri!) per proteggere gli interessi delle società minerarie occidentali, abbiamo un quadro deprimente del pessimo uso che la neoborghesia sudafricana sta facendo dell’eredità di Mandela.

Ciò detto, non è che la privatizzazione delle carceri appaia meno odiosa e intollerabile in Inghilterra e negli Stati Uniti. In Inghilterra ci sono già state vivaci polemiche sul fatto che nelle carceri private i detenuti vengono messi gratuitamente al lavoro – il che fa risuonare un’eco sinistra del lavoro coatto nelle carceri-fabbriche di settecentesca memoria.

Quanto agli Stati Uniti il problema del rispetto dei diritti umani dei detenuti è una vecchia piaga (basti pensare ai tanti film dedicati al tema), che ha toccato il punto più alto di oscenità con lo scandalo di Guantanamo, e che la privatizzazione non promette certo di sanare.

Ma Obama non sembra preoccuparsene troppo, visto che: 1) continua a versare lacrime di coccodrillo sulla incostituzionalità di Guantanamo ma non si decide a chiuderla; 2) ha pubblicamente ringraziato la società G4S per avere contribuito a risolvere il problema della disoccupazione dei reduci delle “guerre contro il terrorismo”, inserendone un congruo numero fra le fila dei propri mercenari. Del resto (do you remember Abu Ghraib?), è gente che in fatto di torture ha una bella pratica.

Carlo Formenti per blog.micromega

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

carlo formentimultinazionaliobamaprivatizzazione carcere

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Tecnotrumpismo. Dalla Groenlandia al caso DeepSeek

Trump è diventato il referente politico delle Big Tech e non è una congiuntura.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Contro le guerre, per una lotta comune -Incontro con Said Bouamama

Il 18 gennaio 2025 si è tenuto un incontro pubblico al Cecchi Point – organizzato dal collettivo Ujamaa, lo Spazio Popolare Neruda e Infoaut – con Said Bouamama, sociologo e storico militante antirazzista franco-algerino.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump tra guerra e pace

Quali prospettive apre il ritorno del Tycoon alla Casa Bianca? La pace in Ucraina è più vicina oppure il 2025 sarà un nuovo anno di guerra?

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La politica al tramonto (d’Occidente)

Anton Jager; Iperpolitica. Politicizzazione senza politica; Nero Edizioni; Roma 2024; 15€ 158 pp. di Jack Orlando, da Carmilla Tre proiettili alle spalle e Brian Thompson, il CEO della United Healthcare, cade freddato a terra.Non si fa in tempo a avere l’identità dell’attentatore che già inizia il vociare di internet.Sui social si brinda alla morte del capo […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Non c’è una via diversa dallo sperimentare

Intervista a Franco Piperno tratta da Gli operaisti (DeriveApprodi, 2005) da Machina Continuamo con la pubblicazione dei materiali per ricordare Franco Piperno. Qui una sua lunga e dettagliata intervista uscita nel volume Gli operaisti (DeriveApprodi, 2005), curato da Guido Borio, Francesca Pozzi e Gigi Roggero, in cui si parla, tra le altre cose, della sua […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Palantir comincia la guerra civile nella difesa americana

Nei racconti di Tolkien i Palantir sono le pietre veggenti e vedenti presenti nel Signore degli Anelli il cui nome significa “coloro che vedono lontano”. di Nlp da Codice Rosso In linea con il testo “Magical Capitalism”, di Moeran e De Waal Malefyt, che vede il magico delle narrazioni come un potente strumento di valorizzazione del brand […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Alle radici dell’”offerta di jihadismo” – intervista a Saïd Bouamama

Ripubblichiamo questa intervista di qualche anno fa, realizzata qualche mese dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, per fornire un elemento di approfondimento in vista dell’incontro che si terrà a Torino con il militante e sociologo Saïd Bouamama, il quale ha partecipato ai movimenti antirazzisti in Francia e alle lotte legate all’immigrazione. In particolare, il tema qui affrontato risulta molto attuale nell’ottica di affrontare la questione del razzismo e del neocolonialismo a partire dalla materialità delle condizioni dei quartieri popolari nella crisi sociale della nostra epoca.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Autonomia differenziata: rompere la solidarietà per liberare ancora la ferocia del mercato

Quando si parla di Autonomia Differenziata il rischio è quello di credere che dietro questa formulazione si nasconda nient’altro che il secessionismo leghista della prima ora agghindato in chiave “riformista”. In realtà quanto abbiamo di fronte è ben più complesso ed attuale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Contadini espellono la multinazionale Anglo Gold dal loro territorio

A Jericó, Antioquia, più di 100 contadini del Sudovest antioquegno hanno smontato una piattaforma mineraria installata illegalmente dall’Anglo Gold Ashanti in una zona umida. Negli ultimi giorni, le comunità di questo territorio guidano una lotta a favore dell’acqua e contro l’attività mineraria.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le multinazionali sono al top

Il report annuale sulle principali multinazionali curato dal CNMS (Centro Nuovo Modello di Sviluppo)

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Trarre profitto dalla fame. La resistenza popolare contro il sistema alimentare delle multinazionali

In apparenza, in cima alle preoccupazioni collettive vi è l’agitarsi dello spettro della fame nei paesi più poveri del mondo. Peccato che tutti abbiano glissato sul fatto che – dall’entrata in vigore dell’accordo – solo una minima parte del grano sia stata effettivamente destinata ai poveri suddetti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Delocalizzare i penitenziari e deportarvi i detenuti

La soluzione in salsa danese al sovraffollamento carcerario di Ignazio Juan Patrone membro del Comitato scientifico della Associazione Antigone 1 . L’accordo firmato dalla Danimarca e dal Kosovo   «Delocalizzazione. Processo per cui l’industria tende a decentrarsi dalle originarie localizzazioni. Tra i motivi che ne sono alla base vi sono i minori costi della manodopera […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

G7, le tasse che piacciono alle multinazionali

Sabato 5 giugno a Londra si è tenuto il primo G7 “in presenza” dallo lo scoppio della pandemia. In attesa del prossimo weekend (11-13 giugno, Carbis Bay, UK), quando si incontreranno i capi di stato e degli esecutivi, la giornata del 5 è stata caratterizzata da un meeting dei ministri delle finanze dei sette paesi occidentali […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Migliaia di manifestanti respingono la presenza di Obama a Buenos Aires

Di fronte alla molto inopportuna presenza del Presidente Barack Obama in Argentina, alcune ore prima che si compissero i 40 anni dell’ultima dittatura civico-militare, organizzazioni sociali e partiti politici di sinistra si sono mobilitati per respingere la continua aggressione statunitense ai popoli del mondo. Riuniti nell’Incontro Memoria, Verità e Giustizia, migliaia di manifestanti hanno voluto […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Ancora contestazioni per Donald Trump

Centinaia i manifestanti che si erano riuniti all’esterno dell’edificio dove era atteso Trump, al grido di “Dump Trump” (getta via Trump ndr) e “Mr Hate out of our State” (Signor odio, fuori dal nostro Stato ndr) e più volte sono entrati in contatto con i suoi sostenitori. Successivamente i manifestanti hanno messo in difficolta gli […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Obama contro tutti: ‘Libia nel caos per colpa di europei e Clinton’

«Quando guardo indietro e mi chiedo cosa è andato storto, mi critico perché ho creduto che gli europei, per la vicinanza alla Libia, si occupassero del follow-up». In particolare, Obama punta il dito sul premier britannico Cameron e sul presidente francese Sarkozy che hanno permesso che la Libia si trasformasse da entità statale a problema […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Libia casus belli. La guerra di Renzi produce i primi morti

Il casus belli tanto attesto è forse arrivato? A questo punto, quanto ancora si farà attendere l’inizio dell’intervento della Coalizione coordinato dal governo Renzi? Nei giorni scorsi il segretario alla Difesa americano ha detto che Washington «appoggerà con forza l’Italia che si è offerta di assumere la guida in Libia». Era proprio quello che il […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Quando la narrazione su Obama e l’America specchia il modo unilaterale di raccontare la società

Per lui questa amministrazione ha di fatto rilanciato l’economia interna stelle e strisce, prodotto passi in avanti per quanto riguarda sanità e istruzione, per giungere al mirabile proposito con le riforme passate negli ultimi giorni di introdurre uno stile di vita meno inquinante e maggiormente consapevole nelle famiglie americane a partire dall’utilizzo mirato di auto […]