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La rabbia di Genova contro il Comune e l’emergenzialità: lancio di uova e monetine contro il Palazzo

Le misure emergenziali e di sgravo fiscale approntate in fretta e furia dall’ Esecutivo non hanno fatto da deterrente alla manifestazione di rabbia dei genovesi scesi in piazza consapevoli che la misura – dopo anni di promesse e ripetizioni di tragedie annunciate – è fin troppo colma.
La manifestazione del pomeriggio, a cui hanno partecipato oltre un migliaio di persone, ha esplicitato le responsabilità politiche che hanno portato all’incuria e alla devastazione del territorio, in un capoluogo ligure segnato già nel recente passato dal mix letale tra politiche scellerate e fenomeni naturali.
Come per la piazza del 18, quando i simboli del potere sono stati presi di mira al grido di “criminali”, “assassini”, anche questa volta lo sdegno e il rifiuto verso l’ amministrazione locale e il governatore Burlando si sono palesati, non solo richiedendone le dimissioni, ma andando a sanzionare lo stesso Palazzo Comunale.
Lanci di monetine e uova al grido di “vergogna, vergogna” si sono susseguiti e un manifestante è riuscito ad arrampicarsi issando una bandiera di Genova: un segnale di inimicizia forte a cui ha partecipato tutta la piazza senza esitare, e che rivela chiaramente lo stato d’animo della città che non è disposta a subire ulteriori smacchi da parte del sistema politico. Una rabbia consapevole dunque, a cui fa da sfondo non solo la contingenza dell’alluvione, ma pure una situazione sociale di malcontento diffuso per le condizioni economiche che si sono aggravate in questi anni di mal – Governo su più livelli, dal locale al nazionale.
Al corteo erano presenti anche due personaggi di spicco quali Baccini e De André,che hanno promesso di impegnarsi con dei concerti volti a finanziare la ricostruzione.
Una reazione, quella di Genova,che indica che la città è viva e non intende stare a guardare ulteriori passaggi di speculazione sulle vite di chi quei territori li vive ogni giorno, e mettere a nudo i responsabili di tali scelte.

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