InfoAut
Immagine di copertina per il post

La socializzazione dei saperi nella lotta per il diritto alla città

||||

Riprendiamo la recensione di Francesco Festa uscita su Il Manifesto al libro “Il campo di battaglia urbano. Trasformazioni e conflitti dentro, contro e oltre la metropoli” del Laboratorio Crash edito da Red Star Press

A qualunque livello lo si consideri, il capitalismo è un sistema di produzione dello spazio: modella i luoghi e ne trasforma le relazioni spazio-temporali. Non comportando affatto un’uniformazione, esso prolifera di differenze da mettere a valore. Questo dinamismo fa del capitalismo un «insieme instabile in preda a crisi croniche – scrive Harvey – costretto a inventare soluzioni spaziali» alle contraddizioni che lo minano, producendo continuamente spazi esterni da colonizzare, seppur interni agli Stati e alle città, quali necessari sbocchi della «riproduzione allargata», «fonti di approvvigionamento dei mezzi di produzione e riserve di forze-lavoro».
Tale riflessione di Rosa Luxemburg ci introduce al volume del Laboratorio Crash, Il campo di battaglia urbano. Trasformazioni e conflitti dentro, contro e oltre la metropoli (RedStar Press, pp. 297, euro 20) che analizza da diverse angolazioni il terreno della nuova accumulazione, la metropoli. «Un fenomeno sempre più globalizzato leggibile alla stregua di una piattaforma per l’estrazione di valore e per la sua privatizzazione a beneficio di un numero esiguo di individui che si riproduce simultaneamente a molteplici latitudini».

IL VOLUME RACCOGLIE una selezione di testi frutto di seminari che risponde a quel monito definito da Primo Moroni «socializzazione dei saperi».
La città è metafora del capitalismo coevo: convivenza se non scontro fra centro e periferie, un dentro e tanti fuori. È un piano ambivalente il cui soggetto produttivo, in passato inscritto nella categoria onnicomprensiva dell’«operaio sociale», è raffigurabile da una molteplicità di figure che condividono contraddittoriamente lo spazio urbano nelle più disparate posizioni sociali e produttive. Si badi che nel patchwork sociale è all’interno delle periferie che pulsa il cuore della bestia: alti livelli di accumulazione così come violente forme di sfruttamento; invece, nel centro della metropoli e della finanza internazionale convivono pratiche di precarietà e di povertà.

Il libro è composto di quattro sezioni: alcune più teoriche, altre raccolgono esempi di conflitti nell’urbanità e talaltre sono «analisi militanti» del network Infoaut. Da annoverare tra le prime sono l’inedito di Lefebvre e una preziosa intervista a Harvey, a dimostrazione della prensile analisi dell’urbe, situata fra pre e post-modernità, quale «diritto alla città».
Una rivendicazione che non riassume solamente i bisogni essenziali ma esprime la qualità dell’urbano: da una parte, spazio minato di dispositivi di cattura di risorse, dall’altra, terreno in cui sperimentare forme di vita alternativa e avanzare pratiche di resistenza. Nel volume, fra le righe, appare un fil rouge metodologico, cioè il metodo della tendenza, per cui – come insegna Alquati – le tendenze ancor più se contraddittorie vanno «anticipate per deviarle altrove».

LA METROPOLI diviene il panopticon del capitale, il terreno minato del suo divenire merce e profitto. Dove sono il fenomeno delle home sharing come Airbnb e la corsa al rialzo dei prezzi delle case, lì sorgono le resistenze alla turistificazione; mentre la crescita della rendita anziché depotenziare offre linfa ai movimenti per il diritto all’abitare. E per altri versi, riportando Pasolini nelle periferie e accantonando il giustificazionismo funzionalista per cui esse sono celebrazione del marginale, si nota invece che l’intelligenza vive spesso nelle periferie, laddove «le competenze e le capacità di un informatico precarizzato» non stridono contro «un Ceo di successo che vive in un centro gentrificato».
La presunta meritocrazia dei curricula giustificherà la lotteria sociale da cui conseguono le loro differenze salariali, ma lo spazio urbano livellerà e sarà vieppiù conflittuale nella convivenza di tali condizioni. Qui si possono intravedere semi di trasformazione sociale: in quel conflitto urbano che, venuto alla luce, convogli l’odio di classe. Quell’odio di cui Sanguineti auspicava la «restaurazione», come necessità storica e motore di ogni progresso umano. Così faremmo nostra la verità storica che «la lotta di classe esiste». Ma «l’abbiamo vinta noi», ricorda l’immobiliarista Warren Buffett, il terzo più ricco al mondo. Almeno per ora.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

BolognaCrashmetropoli

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le capacità diagnostiche dell’IA ed il capitalismo dei big data

Il cammino dell’innovazione tecnologica è sempre più tumultuoso e rapido. Lo sviluppo in ambito di intelligenza artificiale è così veloce che nessun legislatore riesce a imbrigliarlo negli argini delle norme. Stai ancora ragionando sull’impatto di ChatGPT sulla società che è già pronto il successivo salto quantico tecnologico. da Malanova.info In un recente studio del 28 […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’enigma Wagenknecht

Dopo le elezioni regionali del Brandeburgo, il partito di Sahra Wagenknecht (BSW) ha confermato di essere una presenza consolidata nel panorama politico tedesco. di Giovanni Iozzoli, da Carmilla Il profilo stesso di questa aggregazione non autorizza la sua collocazione nel campo delle performance elettorali effimere o occasionali: le radici sociali sono solide e si collocano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Militarizzazione, guerra contro il popolo e imprese criminali in Messico

Nessuno con un minimo di sensibilità umana può rimanere indifferente alla violenza esorbitante che viviamo in Messico, sono circa 30.000 le persone uccise solamente nel 2023, mentre nel maggio di questo 2024 ne sono state assassinate 2.657.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: ancora cariche, polizia e sradicamento delle piante al Parco don Bosco.

Ancora tensione a Bologna al parco Don Bosco, dove abitanti e manifestanti protestano da mesi per evitare il taglio e l’abbattimento di oltre 70 alberi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “UNIBO complice del genocidio. Stop accordi con Israele”. La polizia carica il corteo per la Palestina

Centinaia di studentesse e studenti in corteo per le strade di Bologna mentre si svolge l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università felsinea alla presenza della ministra Bernini.