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Piovono bombe sioniste su Gaza!

L’attacco è stato effettuato, a quanto asserisce lo stato sionista, in risposta ai colpi di mortaio lanciati da una formazione vicina ad Hamas; ma in realtà sono stati gli scontri esplosi in diverse zone del paese (in seguito alla notizia della morte in carcere del prigioniero politico Abu Hamdiya) il vero motivo della rappresaglia. Pare non ci siano stati fortunatamente né morti né feriti tra i gazawi.

Vale sempre ripeterlo in questi casi: è’ evidente che l’obiettivo politico sionista sia non quello di far cessare il lancio di razzi, quindi di natura militare/strategica, bensì quello di continuare ad indurre nei palestinesi comportamenti da popolazione sconfitta, da subordinati alla potenza militare dell’IDF, un obiettivo politico da perseguire con l’assedio alla Striscia.

Una tattica che si è infranta però negli ultimi anni contro la determinazione degli abitanti di Gaza che resistono alla morte che arriva dal cielo. Non da ultimo il fallimento dell’operazione Pillar of Defense nello scorso novembre è stato manifesto a tutti: tranne che ai media compiacenti che parteggiano in maniera acritica da sempre per “l’unica democrazia del Medio Oriente”.

Mentre giungono notizie di movimenti di mezzi blindati israeliani in prossimita’ della fascia est del territorio di Gaza, ancora una volta c’è da stringersi al fianco della popolazione di Gaza e di ricordare che oggi lo stato sionista non ha rotto il cessate il fuoco: bensì ha intensificato una guerra permanente che nessuna pagliacciata buona per il mainstream potrà offuscare quando prende le fattezze dei suoi aerei e dei suoi tanks, ma che purtroppo è dimenticata nelle violenze giornaliere dei checkpoint e dell’occupazione in generale..

 

seguiranno aggiornamenti..

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