InfoAut
Immagine di copertina per il post

Terremoto: dopo un mese nulla è cambiato

La lotta a cui fare fronte nei prossimi giorni, settimane e mesi è proprio contro le futili promesse che la politica, supportata dai media, sventola verso le persone terremotate, perché a un mese esatto dalla prima scossa le cose nelle terre della bassa non sono cambiate, aumentano le esigenze e la rabbia verso chi dovrebbe con i fatti concreti e non con parole trovare soluzioni.

Girando per le terre della bassa ci si può accorgere come “lo stato” sotto forma di protezione civile, sia incapace di arrivare a tutti i paesi creando zone di serie A e zone di serie B, facendosi vedere solamente per onore di cronaca per poi sparire; si cominciano ad emettere le prime ordinanze per lo sgombero delle tendopoli autogestite, tendopoli che sono una naturale presa di coscienza delle popolazioni colpite dal sisma che memori dei fatti dell’Aquila, non abbandonano le proprie case avendo una fiducia pari allo zero verso la stessa Protezione Civile e le istituzioni in generale.

Tendopoli autogestite e ampiamente auto sufficienti grazie agli aiuti che da tutta Italia arrivano e continuano ad arrivare; aiuti che preferiscono questo tipo soluzione piuttosto che quelle istituzionali, aiuti che stanno danno risposte serie alle persone sia dal punto di vista del materiale che di primi progetti finanziati da raccolte fondi.

Un esempio è la tendopoli autogestita di Mirandola all’interno della campagna “ dal basso alla bassa” partita da un iniziativa di due centri sociali: il Guernica e il Laboratorio Crash. Partita con una semplice raccolta di materiale per aiutare le popolazioni colpite dal sisma, giorno dopo giorno ha avuto una risposta nazionale che nessuno si aspettava tanto che all’interno della tendopoli, è stato aperto il tendone polivalente, inaugurato una settimana fa completamente autogestito dalle persone del campo, riuscendo se pur tra mille difficoltà a dare prime risposte alle esigenze minime alle persone costrette dormire fuori di casa. Risposte che non vanno solo a esaudire quelle della popolazione di Mirandola, ma dell’ intera bassa, persone da tutti i paesi vengono a ritirare e lasciare materiale, raccontando la loro situazione e ringraziando, spargendo la voce del lavoro e del ruolo che questo punto ha all’interno dei territori della bassa: un punto di riferimento.

Il sisma che ha colpito la bassa non ha creato solo problemi alle persone, ma ha cominciato a sollevare una serie di problematiche ambientali e politiche che col passare dei giorni stanno prendendo sempre più importanza. Una su tutte è la tematica del progetto del deposito del gas di Rivara, passando alle più fresche come lo smaltimento delle macerie, le minacce ai lavoratori di tornare al lavoro nonostante gli edifici danneggiati per arrivare alla diatriba del decreto che rende libero lo stato da ogni possibile responsabilità economica per gli eventi sismici.

Il progetto del gas è subito saltato alla ribalta, dopo che da anni il comitato che lotta contro questo progetto, i “NO GAS”, denunciano come queste terre siano sismiche ( come volevasi dimostrare) e che nonostante si siano prese posizioni post terremoto, le voci che girano sempre più frequentemente è che la ditta, la Ers, voglia tornare alla carica.

Il mondo del lavoro ha contato la maggior parte dei morti sotto i capannoni caduti come castelli di sabbia dopo le due grosse scosse e ora si trova ad affrontare il problema delle aziende che cominciano a pensare di spostarsi in altri siti produttivi, rischiando di fatto di peggiorare la situazione delle genti della bassa.Una situazione che comincia ad essere affrontata dai lavoratori colpiti da sisma con picchetti e proteste, come alla L’Oece plastic solo per citarne una. Un azienda come tante, dichiarata inagibile dal comune di cavezzo e che vede in questi giorni lo smantellamento dei macchinari per il loro spostamento e cambio di sito produttivo; tutto questo però sta venendo contrastato dai un centinaio di lavoratori, incerti per il loro presente e per il loro futuro, che fuori dai cancelli stanno impedendo lo smantellamento del posto di lavoro, denunciando la propria situazione, e come nonostante il posto sia inagibile, al suo interno vengono portati avanti i lavori di smantellamento dei macchinari da parte di lavoratori esterni.

Il cerchio poi si chiude con le prime contestazioni alle istituzioni che hanno fatto visita alle terre della bassa, istituzioni sempre meno credibili dopo le tante promesse e i pochi fatti.

Tutto questo dopo un mese, un mese che a leggere i giornali locali e nazionali sembra che tutto stia ripartendo e che tutto vada bene. La realtà è ben diversa e sono le narrazioni che arrivano dalla gente della bassa a darcene conferma, confermando che ancora una volta è “dal BASSO che si riparte verso la BASSA”.

Pubblichiamo la lista aggiornata degli aiuti che servono maggiormente:
– latte in polvere
– latte a lunga conservazione
– tonno
– carne in scatola
– zucchero
– caffè
– fagioli, piselli, mais
– shampoo e docciaschiuma
– rasoi usa e getta
– spazzolini da denti
– schiuma da barba
– asciugamani
– salviette multiuso

 

Infoaut_Modena

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

dalbassoallabassaModenaterremoto

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’enigma Wagenknecht

Dopo le elezioni regionali del Brandeburgo, il partito di Sahra Wagenknecht (BSW) ha confermato di essere una presenza consolidata nel panorama politico tedesco. di Giovanni Iozzoli, da Carmilla Il profilo stesso di questa aggregazione non autorizza la sua collocazione nel campo delle performance elettorali effimere o occasionali: le radici sociali sono solide e si collocano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Militarizzazione, guerra contro il popolo e imprese criminali in Messico

Nessuno con un minimo di sensibilità umana può rimanere indifferente alla violenza esorbitante che viviamo in Messico, sono circa 30.000 le persone uccise solamente nel 2023, mentre nel maggio di questo 2024 ne sono state assassinate 2.657.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Abbecedario dei Soulèvements de la Terre – Composizione

Pubblichiamo di seguito un estratto del libro “Abbecedario dei Soulèvements de la Terre. Comporre la resistenza per un mondo comune” in uscita per Orthotes Editrice, curato nella versione italiana da Claudia Terra e Giovanni Fava.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: i guerriglieri rispondono agli attacchi turchi

Mentre l’esercito turco continuava i suoi attacchi contro le aree di guerriglia, i guerriglieri esercitarono il loro diritto all’autodifesa cinque volte, distruggendo un lanciagranate turco.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sorvegliare e punire, anche a sprezzo del ridicolo. Succede a Modena

Perché la digos spia due pensionati modenesi? La denuncia del Comitato Verità e Giustizia per i Morti di Sant’Anna

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: a meno di un mese dal sisma, nuovi attacchi turchi in Nord-Iraq e Siria

Meno di un mese dopo il violento terremoto che ha provocato oltre 51mila vittime accertate, più di 122mila feriti  e milioni di sfollati, l’esercito turco continua ad attaccare il movimento di liberazione curdo in nord-Iraq e nel nordest della Siria. Nonostante nella Turchia sud-orientale interi villaggi e quartieri siano stati cancellati dal sisma del 6 […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Liberə Tuttə – Corteo anticarcerario a Modena 12/03

Domenica 12 Marzo – ore 14.00 | Piazzale Primo Maggio – MODENA

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Modena: sciopero provinciale Si Cobas per il maxi-processo Italpizza. In 66 alla sbarra

Il sindacato di base Si Cobas ha promosso per la giornata di ieri, lunedì 20 febbraio, a Modena, uno sciopero provinciale in occasione di una nuova udienza del maxi-processo Italpizza, che vede alla sbarra decine di operai, sindacalisti e solidali: 66 imputati per gli scioperi, vittoriosi, del 2018 e 2019 che costrinsero l’azienda a rinunciare […]