InfoAut
Immagine di copertina per il post

16 giugno: sciopero generale logistica e trasporti!

||||

Allo sciopero e al picchetto in tutta Italia.

Il 16 giugno sarà un’altra importante giornata di lotta in tutta Italia che vedrà incrociare le braccia e andare al picchetto le categorie di lavoratori che negli ultimi anni hanno dimostrato di voler lottare non solo per la difesa del posto di lavoro – mantra troppo spesso ripetuto dai sindacati confederali succubi delle minacce di delocalizzazione da parte dei padroni – ma soprattutto per la conquista di nuovi diritti in settori in espansione dove quando non c’era un vuoto legislativo erano i contratti nazionali a non essere rispettati.

Stiamo parlando dei lavoratori della logistica, organizzati principalmente nel SI Cobas e nell’ADL Cobas, protagonisti di tante battaglie e di importanti vittorie contro il sistema delle cooperative (vera manna dal cielo per padroni senza scrupoli desiderosi di risparmiare sul costo del lavoro) e le politiche neoliberiste di precarizzazione dei vari governi degli ultimi anni, come la lotta senza quartiere contro l’applicazione del jobs act nel settore. In questa data ci sarà una convergenza importante con i lavoratori del settore trasporti pubblico e privato e tra varie sigle del sindacalismo di base e conflittuale (CUB,SGB,SLAI COBAS,USI), in particolare con la coraggiosa lotta dei dipendenti di Alitalia che, dopo aver votato NO al referendum che doveva sanzionare il pessimo accordo firmato dai sindacati confederali, sono ancora in lotta.

Rilevanza nazionale e pilota per i conflitti nel mondo del lavoro ha ormai assunto la lotta all’Alcar Uno di Castelnuovo Rangone in provincia di Modena, dove 55 licenziati del settore carni stanno ormai da mesi portando avanti una battaglia durissima intorno alla quale si sono coalizzati tutti gli interessi dei poteri forti che intendono far pagare la crisi ai lavoratori: dai sindacati confederali collaborazionisti, alla politica democratica del modello emiliano, alla celere che non esita a caricare coi gas lacrimogeni fino ad arrivare ad una giustizia ad orologeria che tramite le infamanti accuse di corruzione al coordinatore nazionale del S.I. Cobas Aldo Milani (tuttora in maniera farsesca indagato) stanno tutti provando a disarticolare l’autorganizzazione dei lavoratori e a limitarla all’ambito della logistica. Per questo il 16 giugno sarà una giornata importante di lotta per questi lavoratori che con tenacia, rompendo i divieti a manifestare, assediando il carcere dove Aldo era rinchiuso, occupando la stazione ferroviaria, sfidando la polizia e i continui attacchi repressivi a base di fogli di via e fascicoli aperti in procura, continuano a lottare per ottenere giustizia e il riconoscimento del sindacato da parte di uno dei padroni più scellerati del settore, i fratelli Levoni.

Il 16 giugno sarà un’altra data importante per dare un’ulteriore spallata al sistema delle cooperative sempre più traballante dal momento che si sta cominciando nei cambi appalti ad ottenere l’assunzione diretta dei lavoratori da parte di multinazionali (vedi PalletWays e Tnt-Fedex) che iniziano a non avere più convenienza ad appaltare il lavoro di facchinaggio a consorzi e cooperative non più in grado di garantire una mandodopera mansueta, sfruttata e sottocosto ma decisa a prendersi i propri diritti.

Qui di seguito il comunicato di indizione dello sciopero di S.I. Cobas e ADL Cobas:

16 Giugno: sciopero di tutto il settore della logistica e del trasporto pubblico e privato!

Per la prima volta nel nostro paese si viene a creare una importante convergenza di lotta tra lavoratori che operano nella logistica, nel settore del trasporto privato e pubblico. Tale convergenza è frutto di percorsi di lotta distinti, ma che oggi vogliono costruire muoversi di comune accordo dando vita ad una iniziativa che sfocerà nella giornata di uno sciopero nazionale per il 16 giugno. E’ recente la schiacciante vittoria dei NO al referendum sull’accordo siglato in Alitalia dai sindacati confederali che avrebbe comportato un attacco pesantissimo all’occupazione ed alle condizioni di lavoro. In molte città i lavoratori del trasporto pubblico si stanno battendo per un potenziamento dello stesso e per impedire anche in questo caso il peggioramento delle condizioni contrattuali e retributive.

Nel trasporto privato e nella logistica da anni è in corso una battaglia quotidiana durissima che attraversa l’intera penisola volta a scardinare un sistema di sfruttamento bestiale che non risparmia alcun tipo di strumento, lecito ed illecito, nel tentativo di frammentare e scompaginare gli imponenti processi di autoorganizzazione che si sono radicati all’interno dell’intera filiera. Dall’uso costante della polizia contro i picchetti, alle denunce, alle provocazioni più bieche contro dirigenti di questo  movimento, alle intimidazioni quotidiane contro i delegati e i lavoratori che si espongono in prima persona, all’uso dei sindacati complici, tutto questo apparato repressivo messo in campo non è riuscito comunque a sconfiggere un movimento di lotta che continua ad espandersi nel paese costruendo anche nuovi ed interessanti processi ricompositivi con altri  settori di classe e sociali.

Ma, per quanto riguarda il settore della logistica, oggi, esiste un motivo in più per il quale lo sciopero del 16 giugno diventa particolarmente importante.  Il CCNL è scaduto dal dicembre del 2015 ed è in corso una trattativa nazionale tra le sigle sindacali (CGIL Cisl e Uil)  e le parti padronali per il rinnovo, trattativa cha a tutt’oggi non ha ancora sortito alcun effetto. Come Si Cobas e Adl Cobas abbiamo da tempo inviato una nostra piattaforma, frutto del dibattito che ha attraversato centinaia di assemblee, rispetto alla quale non abbiamo ricevuto ad oggi alcuna risposta avendola richiesta entro la data del 15 maggio.  E’ quindi evidente la volontà da parte di tutte le sigle del padronato  di voler insistere nella logica di escludere dalla trattativa nazionale chi oggi rappresenta una parte importante dei lavoratori. Nonostante il fatto che con una di queste sigle, (Fedit che rappresenta buona parte dei corrieri) si siano già firmati importanti accordi di valenza nazionale,  assistiamo ad una precisa volontà di snobbare la nostra presenza e di procedere come hanno sempre fatto, nella speranza che la firma del CCNL con le solite sigle possa servire a depotenziare la presenza del sindacalismo conflittuale.

In virtù di queste considerazioni, pensiamo che la giornata del 16 giugno assuma un significato ancora più importante proprio per far capire che sul CCNL non possiamo accettare che si firmiil rinnovo in assenza di una parte importante della rappresentanza dei lavoratori e,  di conseguenza, pretendiamo che si apra un tavolo per affrontare tutte le rivendicazioni contenute nella nostra piattaforma. Per tutti questi motivi proclamiamo assieme alle altre sigle del sindacalismo conflittuale uno sciopero nazionale di 24 ore di tutto il settore del trasporto privato e della logistica  per il giorno 16 giugno associando le rivendicazioni contenute nella piattaforma di lotta per il rinnovo del CCNL  a tutte le altre rivendicazioni  che riguardano il settore del trasporto pubblico, per costruire una giornata di vera ricomposizione di classe  e di unità di lotta di tutto il comparto del trasporto pubblico e privato.

Per Si Cobas Aldo Milani                                                  

Per Adl Cobas Gianni Boetto

 

Di seguito il lancio della giornata di sciopero in un contributo video:

[iframe src=”https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Finfoautvideo%2Fvideos%2F1913251265623598%2F&show_text=0&width=560″ width=”560″ height=”308″ style=”border:none;overflow:hidden” scrolling=”no” frameborder=”0″ allowTransparency=”true” allowFullScreen=”true” ]

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

logistica

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: bloccato per ore a Tortona un intero polo della logistica. Alle 20 si replica

Sciopero nazionale della logistica promosso da Si Cobas, Adl Cobas, Cobas Lavoro Privato, Sgb e Cub, esclusi dal tavolo di rinnovo del Ccnl, nonostante la forte rappresentatività tra facchini, driver e operai.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Mondo Convenienza: la lotta paga. Applicato il CCNL della logistica a tutti gli appalti

È ufficiale. Dal 1 marzo in tutti gli appalti Mondo Convenienza verrà applicato il CCNL della Logistica. All’inizio dicevano che era “impossibile”. Ora sarà realtà.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Logistica di guerra: l’idea di difesa degli USA

I bombardamenti guidati da USA e Gran Bretagna in Yemen contro gli Huthi vengono spacciati dalla Nato come “difensivi”. Ma cosa difendono e per chi?

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA e Gran Bretagna attaccano lo Yemen. Navi, sottomarini e aerei colpiscono la capitale e le città portuali

Le forze Houthi hanno fatto sapere che i bombardamenti di Stati Uniti e Gran Bretagna hanno ucciso 5 persone e ferito altre 6. I raid sono stati 73 e hanno colpito 5 regioni dello Yemen controllate dagli Houthi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Logistica di guerra: dopo gli Houti nel Mar Rosso anche la Malesia blocca le navi israeliane

Il primo ministro malese Anwar Ibrahim ha dichiarato che il paese ha deciso di non accettare più navi battenti bandiera israeliana per attraccare nel paese. La dichiarazione afferma che Israele sta commettendo “massacri e brutalità” contro i palestinesi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

USA: rotte le trattative. Entra in sciopero il colosso della logistica

Se entro la fine di luglio non verrà trovato un accordo sul rinnovo del contratto, i 340.000 lavoratori del gigante della logistica statunitense rhood of TeamUPS – organizzati dall’International Brothesters (IBT) – entreranno in sciopero.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cosa c’è dietro il sistema degli appalti al ribasso nella logistica?

Due note aziende della logistica sono state recentemente poste sotto inchiesta giudiziaria  per le condizioni di sfruttamento in cui versano i propri dipendenti. Cosa ci racconta questa vicenda?

Immagine di copertina per il post
Culture

Presentazione di “Il Magazzino” con l’autore Alessandro Delfanti al Centro Sociale Askatasuna

La brutale realtà lavorativa dei magazzini di Amazon, fatta di ritmi insostenibili, tattiche antisindacali aggressive e sorveglianza digitale, non è più un mistero, come testimoniato da numerose inchieste giornalistiche.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Dall’altra parte della via Emilia

Le lacrime versate sul disastro che ha colpito la Romagna ci stanno insegnando a cambiare approccio verso il governo del territorio, a fermare nuove impermeabilizzazioni, puntando solo sulla manutenzione del territorio?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Radura 2.1: Tra logistica e devastazione ambientale

Con questa puntata inizia la seconda stagione di Radura, un progetto atto ad indagare sotto una luce diversa la provincia del nostro paese, partendo dai conflitti sociali, dalle lotte e dalle contraddizioni che molto spesso non trovano spazio nelle narrazioni ufficiali.