#19O: ad assediare i palazzi c’eravamo tutti/e!
Ciò di cui non si sono accorti i media, assorti nel criminalizzare e decostruire, con scarso successo, una giornata di lotta senza precedenti, è che il corteo era unito, e per quanto essi provino a incantare con lo spauracchio dei balck block, ieri in piazza c’era una composizione sociale molto variegata: i movimenti No Tav, No Muos, movimenti per la casa, tanti migranti e rifugiati che hanno espresso la propria rabbia per le politiche omicide del governo in materia di immigrazione. I 15 fermati non erano gli unici ad assediare i palazzi del potere, insieme a loro c’erano altre 100 mila persone. A dimostrare ciò sono stati anche i primi interventi durante l’assemblea a Porta Pia di stamattina, in cui si è rifiutata con determinazione la dicotomia tra buoni e cattivi, ribadendo l’unità del corteo e la condivisione degli obiettivi preposti. In seguito è stato lanciato un presidio per la giornata di domani a Piazzale Clodio davanti al tribunale, dove si terrà il processo per direttissima contro i compagni fermati.
Tutti/e liberi/e, liberi/e subito!
Comunicati di solidarietà:
Collettivo per l’ Autogestione di Urbino e CSA Oltrefrontiera
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