9 aprile a Livorno: “3 euro l’ora! Vergogna!”
Anche a Livorno la giornata del 9 aprile è stata caratterizzata dalla presa di parola dei soggetti precari, intenzionati a costruire percorsi di antagonismo e conflitto verso lo sciopero del 6 maggio. La controparte è stata individuata in un call center, che paga i lavoratori 3 euro l’ora, situato nello stesso palazzo della sede provinciale della Cgil.
L’articolo da Senza Soste
Oggi, 9 aprile, il gruppo di precari Wake-up e il comitato 9 aprile Livorno hanno svolto un’azione di protesta all’interno del call center Starweb della nostra città per denunciare le condizioni di lavoro totalmente “illegali” all’interno della struttura.
Ricordiamo che il call center (nel numero 59 del nostro periodico in edicola da stamani vi è un servizio sulla vicenda), che opera per conto di Fastweb, si trova a solo un piano di distanza dalla sede provinciale della Cgil livornese. Ecco l’egregio lavoro che svolgono i sindacalisti nostrani.
Starweb è una struttura che gestisce la così detta attività di “outbounding”. Gli operatori chiamano direttamente soggetti privati o aziende per proporgli alcuni servizi.
Al suo interno lavorano alcune decine di operatori. I dipendenti sono tutti assunti con un contratto a progetto denominato dall’azienda “contratto a progetto call center” (come se esistesse un contratto nazionale a progetto).
Hanno una retribuzione oraria che si aggira sui 3 euro netti . Inoltre sembra che gli operatori abbiamo la possibilità di stipulare direttamente contratti via telefono con i privati (nel contratto non vi è alcuna voce che prevede questo servizio).
Naturalmente, il contratto a progetto nasconde un rapporto di lavoro subordinato di tipo classico. Gli orari fissi dei dipendenti vengono comunicati settimanalmente. Per i lavoratori non è quindi previsto nessun tipo di diritto minimo. Niente malattia, niente ferie, niente assemblee, ecc.
A distanza di 3 anni dalle grandi lotte autonome nei call center Italiani che smascherarono l’uso illegale dei contratti a progetto utilizzati per sfruttare fino all’osso gli operatori, a Livorno, proprio ad un piano di distanza dalla Cgil, si trova un call center che continua ad utilizzare questi contratti per i propri dipendenti. In barba a qualsiasi legge o sentenza del Tribunale del lavoro.
Ci chiediamo se questa situazione “illegale” non sia proprio possibile grazie alla Cgil. Il maggior sindacato italiano da una parte proclama scioperi generali e promuove manifestazioni contro la precarietà e dall’altra è sempre stato complice del processo di ristrutturazione del mercato del lavoro che ha portato all’utilizzo sempre più massiccio dei contratti precari.
Come in molte città italiane, anche a Livorno abbiamo deciso di fondare noi stessi il Comitato 9 aprile. Siamo scesi in piazza come sempre da molti anni perché non abbiamo più intenzione di subire passivamente questa situazione. E’ ora di svegliarsi.
Ora basta! Sciopero precario subito! Riprendiamoci i nostri diritti.
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