
A Steu, partigiano di Valle Susa
Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.
da notav.info
Ci potremmo lanciare in grandi eloqui sul suo percorso umano e politico, sul valore della sua militanza che ha trasceso ogni confine, anche quello carcerario, messa a disposizione della sua Valle e nel Movimento No Tav, nelle lotte sociali e al fianco dei popoli oppressi. Ma chiunque lo conoscesse sa che non avrebbe particolarmente apprezzato.
Ciò che veramente renderebbe giustizia sarebbe cogliere appieno l’eredità che Stefano ci ha lasciato. Steu, con la pacatezza e l’inesorabilità della montagna, ha avuto la capacità di indicarci una via fatta di coerenza, di radicalità, di amore per la lotta, per la terra e le persone che la abitano.
Coerenza nel portare avanti una scelta di vita fino all’ultimo respiro, consapevole del ruolo storico del militante politico; una radicalità capace di andare alla radice delle cose e che spesso poteva apparire ruvida e scomoda, ma contraddistinta di una profonda e accogliente umanità; amore rivoluzionario che sa di liberazione collettiva, realizzazione di una comunità altra in grado di condividere le gioie, le fatiche e i momenti di dolore.
È passato un anno e oggi come allora le parole fanno fatica a farsi largo.
La valle, nello scorrere timido delle sue stagioni, ha segnato i sentieri di ognuno e piano piano le vite hanno ricominciato a prendere il loro corso.
Qui, come sempre, provano con tutti i mezzi a voler distruggere la nostra terra ma la lotta, a cui ha dedicato una grande parte della sua vita, va avanti e ogni tanto sembra di sentire la sua voce commentare qualche discussione o vedere il suo sorriso beffardo davanti alle reti di quei maledetti cantieri.
L’abbiamo promesso che resisteremo fino alla fine, lo facciamo e lo faremo ogni giorno con lui e con tutti i compagni e le compagne che oggi non sono più con noi. Fino alla vittoria.
Nella memoria l’esempio, nella lotta la pratica. Anche se la sua mancanza è ancora un peso difficile da portare, dobbiamo portare Stefano sempre con noi in ogni battaglia presente e futura, non fare passi indietro e non mollare, avere il coraggio di fare “quello che va fatto”, costi quel che costi, senza perdere di vista l’obiettivo di sfidare lo stato di cose presenti.
Forte il cuore, il braccio nel colpir
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