Bari, corteo per Villa Roth occupa: nasce caserma Rossani liberata!
Durante la mattinata gli studenti del neocostituito collettivo Kas-Ba (collettivo autonomo studentesco Bari), con partecipazioni dalle principali scuole superiori Baresi, si sono radunati in qualche centinaio in piazza Umberto dalle 10 sfilando per le vie del centro fino sotto gli uffici della provincia protestando contro la decisione della provincia.
Alle 17 in piazza Umberto centinaia di persone si sono radunate pronte a partire in corteo generale per manifestare il loro dissenso nei confronti dello sgombero di Villa Roth.
Dopo aver sfilato per le strade baresi all’arrivo difronte i cancelli della Villa ancora murata e difesa da un cordone di polizia è la volta di un annuncio inaspettato: è stata occupata poco lontano da lì l’ex caserma Rossani. La caserma Rossani bene comunale da più di un decennio abbandonata e protagonista di fantomatici progetti sponsorizzati, come spesso avviene, per scopi elettorali e mai realizzati è stata oggi liberata ed occupata per resituirla alla città ed al quartiere che da anni ne reclamava la sua riqualificazione in parco pubblico.
Venite tutti e tutte a riappropriarvi della Caserma Rossani liberata!
A partire da questa sera dj set e socialità tutta la notte!
Di seguito il comunicato delle e degli occupanti:
Il 14 gennaio la città di Bari è stata privata di Villa Roth Occupata. Un luogo libero che è stato casa, orto sociale, libreria, cinema, punto di riferimento per il quartiere e di aggregazione giovanile, uno spazio di musica, teatro e arte indipendente.
Il 14 gennaio è stato “murato vivo” uno spazio sociale autorganizzato motivando come sempre il gesto col “bisogno di rispettare la legge”, ignorando così le motivazioni sociali condivise che controbattono contro uno Stato sempre più sordo e repressivo che si difende a colpi di sentenze.
Dal giorno dello sgombero è stato evidente che la “questione Villa Roth” non riguardava più soltanto i suoi abitanti, e neanche il suo collettivo, ma coinvolgeva una fetta enorme della città e il suo bisogno di spazi sociali e culturali autogestiti. Lo sgombero coinvolgeva quelle persone che hanno vissuto la Villa nei due anni di occupazione e dal 14 a oggi si sono riversate nelle strade, nelle scuole, nell’università, fino al corteo di oggi pomeriggio, che da più di due settimane hanno compreso che oggi è il momento di prendere posizione, di esporsi, e si stanno dedicando anima e corpo a questa battaglia.
Dal 14 gennaio a Bari ha preso forma un Movimento. E oggi quel movimento sceglie di rispondere alla sottrazione di uno spazio sociale riappropriandosi di uno nuovo, e non di uno qualunque: la Caserma Rossani liberata.
Spergiuri elettorali, finanziamenti scomparsi, promesse mai mantenute: la Caserma Rossani è simbolo dell’abbandono e del degrado, del profitto che si antepone al benessere comune.
Oggi ribaltiamo i piani: abbiamo scelto di liberare uno spazio “sequestrato”, chiuso, abbandonato dalle istituzioni, perchè è questa sottrazione violenta la vera azione criminale. Abbiamo deciso di restituirlo alla città, alle nostre idee, alle nostre energie, alle nostre intelligenze e ai nostri corpi, di dargli la vita e la forma di una città che non resta immobile davanti all’ingiustizia.
Dove prima c’era l’esercito, simbolo di gerarchia, repressione e guerra, da oggi ci saranno assemblee, iniziative culturali e condivisione sociale: la Caserma Rossani è liberata!
I BISOGNI NON SI SEQUESTRANO – CASERMA LIBERATA
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