Bologna, la muraglia popolare respinge la provocazione: in via Mario de Maria Salvini non passa!
Salvini aveva annunciato che sarebbe stato in via de Maria, nel quartiere popolare della Bolognina, dove è situata la prima occupazione di Social Log risalente a due anni fa. Obiettivo del ducetto padano era pontificare sulle spalle degli occupanti e delle loro biografie, sostenendo al contempo il palazzinaro Enio Baschieri, ricchissimo speculatore bolognese. Ad accogliere Salvini però c’erano centinaia di persone che hanno raccolto l’appello alla difesa da questa provocazione e sin dalle prime ore del mattino si sono appostate ad entrambi i lati di via de Maria per impedire il passaggio al ladrone milanese.
Neanche l’intervento in massa da parte delle forze dell’ordine è riuscito a permettere a Salvini di arrivare sotto l’occupazione. Il coniglio leghista ha dovuto rifugiarsi in una misera conferenza stampa a centinaia di metri dall’occupazione, parlando solo a sé stesso e venendo ricoperto di insulti che gli ricordavano la sua natura di ladro, corrotto, amico degli speculatori e alla guida di un Partito che, alla difesa dei più poveri, ha da sempre preferito gli investimenti in Tanzania e il lisciare il pelo alle banche e ai poteri forti.
La dignità degli occupanti ha ricordato inoltre a Salvini quanti sfratti si sarebbero potuti evitare con i soldi destinati alla difesa militare della sua provocazione, sottolineando contestualmente quanto i recenti scandali ne mondo della sanità lombardo dove la Lega è al potere la dicano lunga sulla vera natura leghista:un Partito guidato da un provocatore che con i soldi della collettività semina razzismo e guerra tra poveri. Da sottolineare come durante il presidio una famiglia sotto sfratto si è avvicinata per raccontare la propria storia ai manifestanti: in occasione del suo sfratto, la Muraglia Meticcia che oggi lottava contro Salvini difenderà la sua dignità impedendo l’accesso all’ufficiale giudiziario!
Dopo che Salvini si è finalmente deciso a terminare il suo misero show, il ducetto padano è scappato da via de Maria mentre il presidio decideva di muoversi in corteo per andare a comunicare alla città quanto avvenuto; il corteo ha sfilato per via Indipendenza e si è poi fermato in piazza Maggiore, dove si è rilanciato l’appuntamento per i prossimi picchetti anti-sfratto ma soprattutto per il corteo in memoria di Francesco Lorusso, che l’11 marzo partirà alle 18 da piazza Verdi per ribadire le ragioni di una lotta sociale che mai piu’ di oggi, tempo di guerra e impoverimento di massa, è necessaria per il futuro di tutti e tutte noi.
Di seguito il comunicato del Comitato Inquilini Resistenti con Social Log che ricostruisce la giornata di lotta:
Questa mattina, dopo aver appreso l’intenzione di Matteo Salvini di entrare nel palazzo occupato di via Mario de Maria scortato dalla celere, insieme al ricco palazzina e proprietario Baschieri e la candidata sindaco leghista Borgonzoni, abbiamo organizzato in pochissimo tempo una muraglia popolare per difendere le famiglie occupanti. La solidarietà tra inquilini resistenti, occupanti di altri stabili, e compagni e compagne di lotta per il diritto all’abitare ha fatto sì che Salvini e la sua corte non vedessero neanche con il binocolo il nostro palazzo occupato e non potessero mettere piede nella strada. L’avevamo annunciato e così è stato: in via Mario de Maria Matteo Salvini non passa! Gli striscioni che la muraglia popolare ha tenuto ben visibili per tutto il presidio denunciavano alla città: “Provocatore coi soldi nostri! Salvini fuori da Bologna! W la lotta per la casa!”. Infatti a proteggere il provocatore leghista c’era un dispositivo militare che contava almeno 100 celerini e decine e decine di agenti in borghese cosa che oltre a mostrare la paura di contestazioni popolari dei leghisti quando camminano per Bologna, ci ricorda quanto sperpero di denaro pubblico deve essere versato per far divertire il leader in cerca di selfie, e disoccupati, precari e operai da insultare. In ogni caso si tratta di soldi nostri sprecati, visto che dopo pochi minuti di conferenza stampa nei pressi dell’ingresso della stazione di Bologna il provocatore del “prima gli italiani” ha dovuto desistere con il suo obiettivo e ritirarsi in una caserma della polizia dove era stato invitato dal sindacato SAP.
Riteniamo la mattinata di resistenza e muraglia popolare un nuovo momento di lotta positivo, espressione di solidarietà tra il territorio, le occupazioni abitative e gli inquilini resistenti, un messaggio chiaro a chi soffre l’emergenza abitativa per cui “Social Log non ti lascerà mai solo o sola!”, e alle autorità che in vena di provocazioni o sgomberi dovranno avere sempre a che fare con numerosi uomini degni e donne degne pronti a resistere!
Conclusasi con un flop la provocazione di Salvini, adesso è tempo di tornare alle lotte quotidiane dove ci aspettano già diversi picchetti antisfratto, la difesa delle occupazioni abitative e la battaglia di tutti i giorni metro dopo metro nella nostra periferia contro i signori della guerra tra poveri, razzismo e solitudine. Domenica intanto festeggeremo i 2 anni di occupazione proprio in via Mario de Maria e vi invitiamo a trascorrere insieme a noi una bella giornata di autogestione insieme alla nostra comunità.
Ecco l’evento Facebook da condividere dell’iniziativa.
Torniamo a dare appuntamento al prossimo 11 marzo quando più forti di prima scenderemo in piazza insieme a tanti altri compagni e compagne per gridare insieme “Francesco è vivo e lotta insieme a noi”, per una vera memoria del conflitto sociale che vive nelle lotte d’oggi!
Provocatore coi soldi nostri! Salvini fuori da Bologna! W la lotta per la casa!
La muraglia popolare è forte e vincerà!
Assemblee Occupanti e Comitato Inquilini Resistenti con Social Log
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