#BresciaDiceNo: corteo contro la passerella in città della ministra Boschi
La cronaca della giornata (da Radio Onda d’Urto):
#CèChiDiceNO #BresciaDiceNo
Sabato 12 novembre la Ministra della controriforma costituzionale, Maria Elena Boschi, è a Brescia per il tour propagandistico a favore del si al referendum. Una giornata che vedrà la ministra incontrare le oligarchie economiche bresciane: imprenditori, finanzieri e banchieri, facendo la spola tra la città, dove è attesa nella sede della Camera di commercio di Brescia e la Valtrompia dove pranzerà con i rappresentanti del mondo finanziario e imprenditoriale bresciano.
Per contrastare questa passerella e ribadire il no sociale al referendum del prossimo 4 dicembre e opporsi alle politiche “lacrime e sangue” del Governo Renzi, manifestazione in città promossa dal CS Magazzino47 e dal Kollettivo studenti in Lotta.
Partito da piazza Garibaldi verso le 10, il corteo partecipato da 200 persone ha realizzato una tappa davanti alla sede del Pd in centro storico, di fronte alla Pallata, ed è diretto nei pressi della camera di commercio, blindata da transenne e polizia decine di metri prima dell’ingresso. Il primo collegamento con Umberto della Redazione. Ascolta o scarica
Il secondo collegamento con Umberto della redazione che racconta la situazione su via Gramsci, completamente militarizzata nel suo tratto finale all’incrocio con via Moretto. Prosegue inoltre la descrizione del corteo. Ascolta o scarica
Il corteo su via Gramsci ha tolto le prime due file, su tre, di transenne, poste per impedire il passaggio al corteo per raggiungere la camera di commercio dove si trova questa mattina la ministra Boschi. Il nuovo collegamento con Umberto della redazione. Ascolta o scarica
Il corteo ha poi deciso di tornare nel centro città per fare nuovi interventi e spigare le ragioni del no sociale e le motivazioni della manifestazione di questa mattina. Arrivato in corso Palestro, per raggiungere corso Zanardelli, il corteo ha trovato uno sbarramento con un blindato di polizia. Qui c’è stato un primo impatto, un primo fronteggiamento con numerose manganellate che hanno colpito le prime file della manifestazione che è comunque rimasta compatta La corrispondenza e la descrizione con Umberto della redazione. Ascolta o scarica
Intorno alle 11.50 la situazione si è sbloccata il corteo è riuscito a passare per corso Palestro raggiungendo corso Zanardelli, con il mercato. Si susseguono ora gli interventi dall’impianto di amplificazione. La corrispondenza sempre con Umberto della redazione. Ascolta o scarica
L’intervento di Gabriele dell’associazione Diritti per tutti. Ascolta o scarica
Ore 12.28: il corteo ha raggiunto via Mazzini. L’intenzione è quella di arrivare alla galleria Tito Speri per manifestare nella zona a nord del centro di Brescia dove questo pomeriggio in via Costa Lunga sarà aperta la sede di casa Pound. In testa al corteo, che ora ha cambiato veste, uno striscione con scritto “Questo è il nostro grido sopra la barricata Brescia Antifa”. La corrispondenza con Umberto della redazione. Ascolta o scarica
Il comunicato del CSO Magazzino 47 di Brescia
Questa mattina un corteo deciso a portare nelle strade di Brescia i molti no al referendum costituzionale, che si stanno moltiplicando in tutta la penisola, ha sfilato per le vie della città contestando la presenza della ministra Boschi. Studenti, precari, disoccupati occupanti di case e inquilini resistenti hanno comunicato con le molte persone presenti ai margini del corteo spiegando i motivi per cui sarà importante votare no al referendum del 4 dicembre. Il piano casa, il jobs act, la riforma della buona scuola sono tasselli che compongono l’ariete attraverso il quale il governo Renzi sta scardinando e saccheggiando i diritti conquistati in anni di lotte. Gli obiettivi sono la creazione di studenti pronti a diventare merce per le grandi aziende, l’attacco alle condizioni di vita dei lavoratori e la necessità di fermare le lotte per la casa favorendo speculazioni e grandi immobiliaristi. Il referendum costituzionale è un tassello fondamentale del disegno renziano e rappresenta la necessità di rendere governabile, a favore di banche e multinazionali, il nostro paese continuando ad imporre misure d’austerità.
Come sempre accade la polizia targata PD non ha esitato a schierare centinaia di uomini a difesa della sua ministra transennando tutte le vie che portavano allo spot referendario voluto dal governo. Il corteo ha deciso di non accettare la militarizzazione della propria città e come risposta ha ricevuto le manganellate democratiche che ben rappresentano lo spirito di questo PD. Con decisione la manifestazione è comunque riuscita ad avanzare e a dare vita a una giornata di lotta per le vie di Brescia.
Lunedì Renzi sarà di nuovo in città per l’ennesima tappa della sua propaganda. Noi saremo di nuovo in strada per ribadire il nostro NO alla riforma costituzionale e alle politiche del governo.
Rimanete sintonizzati per i prossimi appuntamenti del NO sociale!
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