InfoAut
Immagine di copertina per il post

Caat. Il caso Mosaad mette a rischio le trattative

Un caso in esame da tempo ma mai risolto: al lavoratore Mosaad  Said, rappresentante sindacale,  nel giugno 2014 viene notificato dalla coop il non superamento della prova di idoneità per l’assunzione. Peccato che il Said lavorasse presso la stessa coop già da due anni, presumibilmente in nero e afferma di poterlo provare. Il 6 Giugno, una fermata di solidarietà dei colleghi riusciva a ottenere per lui un contratto determinato fino al 31 Dicembre “con prospettiva di regolarizzazione“. E’ in quel momento, con l’inizio delle trattative sindacali fissato per l’8 Gennaio che si materializza il problema. Il caso Mosaad viene sollevato dal sindacato ma trova un muro di gomma da parte del rappresentante delle coop Di Chio (che è anche il presidente della coop sotto accusa). Questi cincischia, mena il can per l’aia, si dice possibilista ma chiede di rimandare la soluzione alla seguente seduta dei negoziati, il 10 Gennaio quando la richiesta di rinvio viene rinnovata per la successiva riunione, dopo il 22 Gennaio. Il 26 Gennaio arriva la risposta definitivamente negativa con la motivazione che ci sono “ragioni di personalità e di carattere“, ragioni apparentemente inspiegabili perchè Mosaad non ha mai avuto discussioni con alcuno, non è elemento di disturbo, lavora per due, “ma è rappresentante del SiCobas” dice Franco La Torraca, segretario provinciale del sindacato ” e, in realtà, le cooperative vogliono tenere un rapporto ostile con i rappresentanti dei lavoratori“. Insomma, secondo La Torraca, è rappresaglia antisindacale.

Di fronte al rischio di sciopero e blocco delle attività, la controproposta è di accettare un contratto a tempo determinato in vista di eventuale regolarizzazione ma il sindacato chiede un impegno scritto e  allora scoppia una bagarre che vede svettare tra i protagonisti l’assessore al Lavoro, Mangone, che minaccia l’intervento della polizia in caso di sciopero. Sul filo della rottura e della dichiarazione di blocco del posteggio interno della Coop Europa, Di Chio dichiara di volersi presentare all’incontro di domani, 3 Febbraio, con una proposta definitiva. Nella notte tra domenica e lunedi, il sindacato distribuisce volantini e coccarde con la scritta Io sto con Mosaad. La partecipazione dei lavoratori è massiccia pur davanti a uno spiegamento di agenti antisommossa presso le porte. Ora tutto è appeso alla natura di quella proposta. Se non soddisfacente ci sarà il blocco e tutto da perdere per la Coop Europa.

Qualche perplessità nell’intera vicenda riguarda il ruolo dell’assessore Mangone che sembra non accorgersi delle tante irregolarità che governano il Caat. Eppure è proprio al Comune di Torino, socio al 92% del Consorzio, che tocca la responsabilità politica di quanto accade all’interno e quanto potrebbe accadere in caso di protesta generalizzata.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

caatlogisticamosaad

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: bloccato per ore a Tortona un intero polo della logistica. Alle 20 si replica

Sciopero nazionale della logistica promosso da Si Cobas, Adl Cobas, Cobas Lavoro Privato, Sgb e Cub, esclusi dal tavolo di rinnovo del Ccnl, nonostante la forte rappresentatività tra facchini, driver e operai.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Mondo Convenienza: la lotta paga. Applicato il CCNL della logistica a tutti gli appalti

È ufficiale. Dal 1 marzo in tutti gli appalti Mondo Convenienza verrà applicato il CCNL della Logistica. All’inizio dicevano che era “impossibile”. Ora sarà realtà.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Logistica di guerra: l’idea di difesa degli USA

I bombardamenti guidati da USA e Gran Bretagna in Yemen contro gli Huthi vengono spacciati dalla Nato come “difensivi”. Ma cosa difendono e per chi?

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA e Gran Bretagna attaccano lo Yemen. Navi, sottomarini e aerei colpiscono la capitale e le città portuali

Le forze Houthi hanno fatto sapere che i bombardamenti di Stati Uniti e Gran Bretagna hanno ucciso 5 persone e ferito altre 6. I raid sono stati 73 e hanno colpito 5 regioni dello Yemen controllate dagli Houthi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Logistica di guerra: dopo gli Houti nel Mar Rosso anche la Malesia blocca le navi israeliane

Il primo ministro malese Anwar Ibrahim ha dichiarato che il paese ha deciso di non accettare più navi battenti bandiera israeliana per attraccare nel paese. La dichiarazione afferma che Israele sta commettendo “massacri e brutalità” contro i palestinesi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

USA: rotte le trattative. Entra in sciopero il colosso della logistica

Se entro la fine di luglio non verrà trovato un accordo sul rinnovo del contratto, i 340.000 lavoratori del gigante della logistica statunitense rhood of TeamUPS – organizzati dall’International Brothesters (IBT) – entreranno in sciopero.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cosa c’è dietro il sistema degli appalti al ribasso nella logistica?

Due note aziende della logistica sono state recentemente poste sotto inchiesta giudiziaria  per le condizioni di sfruttamento in cui versano i propri dipendenti. Cosa ci racconta questa vicenda?

Immagine di copertina per il post
Culture

Presentazione di “Il Magazzino” con l’autore Alessandro Delfanti al Centro Sociale Askatasuna

La brutale realtà lavorativa dei magazzini di Amazon, fatta di ritmi insostenibili, tattiche antisindacali aggressive e sorveglianza digitale, non è più un mistero, come testimoniato da numerose inchieste giornalistiche.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Dall’altra parte della via Emilia

Le lacrime versate sul disastro che ha colpito la Romagna ci stanno insegnando a cambiare approccio verso il governo del territorio, a fermare nuove impermeabilizzazioni, puntando solo sulla manutenzione del territorio?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Radura 2.1: Tra logistica e devastazione ambientale

Con questa puntata inizia la seconda stagione di Radura, un progetto atto ad indagare sotto una luce diversa la provincia del nostro paese, partendo dai conflitti sociali, dalle lotte e dalle contraddizioni che molto spesso non trovano spazio nelle narrazioni ufficiali.