Ciao Alfredo
Vogliamo ricordarti così, sempre disponibile al dialogo, attento e interessato a tutto quello che si muoveva socialmente.
Dalle lotte in fabbrica all’Alfa di Arese alla battaglia sui tetti del Leoncavallo, sei stato un simbolo di quegli anni ’70 milanesi che raccontano uno storia molto diversa di questa città sempre meno solidale e sempre più disumana.
Negli anni ’90 sei poi sempre stato legato alla battaglia dei centri sociali e alla rivendicazione di spazi autogestiti per i giovani, battaglie per cui hai pagato un duro prezzo con la giustizia, che non ha mai perdonato chi si
ribella al potere costituito.
Insieme a noi hai dato vita al progetto dell’Ambulatorio Medico Popolare e poi al Telefono Viola contro gli abusi psichiatrici.
Così non è mancato il tuo impegno nelle battaglie contro le nocività, dai campeggi contro il nucleare alla battaglia contro la devastazione di EXPO e al sostegno alla lotta NOTAV.
Infine il tuo impegno assiduo per garantire condizioni di sicurezza nell’azienda in cui lavoravi. Ci mancherai per la tua infinita umanità, per la tua radicale indisponibilità ai compromessi, per la tua voglia di costruire una società diversa non a misura di profitto.
Le compagne e i compagni di Milano
Anche come redazione di Infoaut e compagni e compagne di Torino vogliamo ricordare Alfredo, con affetto, con rabbia, con i nostri pugni chiusi al cielo!
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