InfoAut

Comunicato e Cronaca della mobilitazione del 9 dicembre

Comunicato dell’Ex-Moi

Il 9 dicembre è stata una giornata certamente caotica, a tratti assurda ma sicuramente rivelatrice.
Si è mostrata a Torino la voglia generalizzata di manifestare e contestare l’ordine imposto.
Riguardo al coordinamento dei “forconi” sicuramente l’organizzazione era poco chiara, le parole chiave molto poco condivisibili e certamente piuttosto brutto dover condividere spazi con certe persone.
Ci teniamo a ribadire che l’appuntamente chiamato dal comitato era stato fissato 10 giorni prima, che l’intenzione non era fomentare o cavalcare altri movimenti. Rimane che la piazza ha risposto in modo genuino, accogliendoci con applausi e venendoci incontro. Crediamo di aver portato in piazza una presenza genuinamente antirazzista.
Il presidio è stato vivo e saldo, nonostante il freddo e ha ottenuto finalmente delle risposte. Risultati ottenuti grazie a mesi di lotta, occupazioni all’anagrafe e mobilitazioni.
Ecco cosa il comune ci ha promesso:

  • L’iscrizione anagrafica per tutti i titolari di protezione internazionale sarà individuale (senza la mediazione di associazioni) e verrà disposta presso un indirizzo fittizio, da definirsi nella delibera. Entro la fine dell’anno verrà resa effettiva e sarà utilizzabile per I rinnovi dei permessi di soggiorno dei titolari di permesso per motivi umanitari rilasciato in occasione dell’Emergenza Nord-Africa (avere un domicilio legale è infatti condizione essenziale per il rinnovo)
  • La residenza garantirà l’emissione della carta d’identità, la tessera sanitaria l’iscrizione al centro impiego e a scuola. Problematica resta ancora l’iscrizione nelle liste d’attesa per gli asili nido. Quanto agli occupanti di case, nonostante sussista la medesima soluzione abitativa, la trattativa resta aperta. Si prospetta di poter procedere all’iscrizione come senza fissa dimora presso Via della Casa Comunale 1, evitando però che l’iscrizione comporti automaticamente la comunicazione della notizia di reato.

La scelta di un indirizzo fittizio per la residenza è vincolato all’impossibilità per le istituzioni di riconoscere, e legittimare, la dimora presso uno stabile occupato, quale quelli di via Giordano Bruno.

Ribadiamo che non si richiedono canali preferenziali per occupanti o migranti, ma il riconoscimento come minimo della loro esistenza e permanenza sul territorio. Dopo questa delibera i rifugiati avranno alcuni dei diritti che altri paesi già garantiscono.
I mesi spesi a strappare questa promessa, sono in realtà anni. Per questo diritto si lotta almeno dal 2007 a Torino, da quando si richiedeva una soluzione strutturale e definitiva per gli occupanti di corso Peschiera e Via Bologna.
Propio per questo non è qui il trmine della nostra lotta, seguiremo l’iter burocratico fino all’attuazione del provvedimento, perchè un diritto basilare non ha alcun valore finchè non scritto sulla carta e neanche allora noi lo considereremo garantito. Tenendo bene a mente che la residenza è solo il primo passo di una lotta più ampia, a fianco di tutti coloro che lottano contro lo smantellamento dei servizi pubblici, coloro che lottano contro la legge Bossi-Fini e la legge Dublino II e in definitiva coloro che lottano per la dignità umana, in tutte le sue forme, non ultima la libera circolazione e autodeterminazione degli esseri umani. Siano essi italiani, clandestini, rifugiati, immirati o in qualunque modo la legge li voglia etichettare.

Ringraziamo tutt* coloro che erano in piazza con noi lunedì a sostenerci con loro solidarietà e la loro presenza.

RIFUGIATI DELL’EX MOI
COMITATO DI SOLIDARITÀ RIGUFIATI E MIGRANTI

Cronaca

Data la confusione sugli eventi e i risultati, qui una cronaca:

  • L’8 dicembre uno spiraglio di offerta di residenza viene unilateralmente proposto dal comune a mezzo stampa. Si tratta di una residenza simile a quella dei senza dimora, da concedersi ai titolari di protezione internazionale. Come idirizzo fittizio viene propagandisticamente proposto il nome di Mandela. Nessun riferimento viene fatto ne ai servizi garantiti, ne alle modalità, ne alla lotta degli occupanti dell’exmoi ne di quella di tutti coloro che lottano per questo diritto da ormai 7 anni. La Stampa si azzarda a definirlo addirittura “un problema risolto” e la repubblica lo rivende come atto umanitario. Invitiamo a leggere criticamente sia “problema” che “risolto”.
    Fonti: AGILa StampaLa Repubblica
    NBr: questi articoli fanno molta confusione generando, false aspettative e falsi terrori, con tipici picchi deliranti di alcuni blog.
  • Durante tutta la giornata del 9 scontri e blocchi hanno interessato la città di Torino. Per farsi un’idea generale consigliamo l’ascolto dei podcast di radio blackout. L’ultimo podcast parla della situazione antecedente all’arrivo del corteo di rifugiati. Dove poco prima dell’arrivo c’è stata una piccola carica. La polizia si disponde davanti al palazzo mentre centinaia di persone continuano a presidiare la piazza.
  • Verso le 5 il chiassoso corteo di rifugiati fa una entrata scenografica in Piazza Palazzo di Città. Nonostante la presenza in piazza di tricolori e di persone di schieramenti politici molto diversi, la piazza accoglie con grida e applausi i rifugiati che si posizionano davanti all’entrata del comune e pacificamente iniziano a ballare, cantare e fischiare.
  • Verso le 7 una delegazione viene ricevuta dal vicesindaco Tisi. La richiesta di averene una il più possibile rappresentativa (tra rifugiati, comitato, avvocati, occupanti di case) viene rifiutata. Una delegazione ristretta viene però ricevuta. Il presidio in piazza, per quanto ridotto dal freddo e dalla stanchezza, rimane saldo.
  • Verso le 8 la delegazione ritorna con delle risposte.
    • L’iscrizione anagrafica per tutti i titolari di protezione internazionale sarà individuale (senza la mediazione di associazioni) e verrà disposta presso un indirizzo fittizio, da definirsi nella delibera. Entro la fine dell’anno verrà resa effettiva e sarà utilizzabile per I rinnovi dei permessi di soggiorno dei titolari di permesso per motivi umanitari rilasciato in occasione dell’Emergenza Nord-Africa (avere un domicilio legale è infatti condizione essenziale per il rinnovo)
    • La residenza garantirà l’emissione della carta d’identità, la tessera sanitaria l’iscrizione al centro impiego e a scuola. Problematica resta ancora l’iscrizione nelle liste d’attesa per gli asili nido. Quanto agli occupanti di case, nonostante sussista la medesima soluzione abitativa, la trattativa resta aperta. Si prospetta di poter procedere all’iscrizione come senza fissa dimora presso Via della Casa Comunale 1, evitando però che l’iscrizione comporti automaticamente la comunicazione della notizia di reato.

La scelta di un indirizzo fittizio per la residenza è vincolato all’impossibilità per le istituzioni di riconoscere, e legittimare, la dimora presso uno stabile occupato, quale quelli di via giordano bruno.

 

http://exmoi.wordpress.com/2013/12/10/cronaca-della-mobilitazione-del-9-dicembre/

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

9dicembreex moitorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di chi lotta per un futuro collettivo: MATTIA E UMBERTO VI VOGLIAMO LIBERI!

Quando si lotta per il futuro collettivo si mette in conto la possibilità di dover rinunciare al proprio destino individuale. da Centro Sociale Askatasuna È ciò che accade quando la scelta di portare avanti un orizzonte di liberazione per tutti e tutte viene anteposto a velleità o interessi dei singoli. E accade anche che, in […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Camminata dal parco della Pellerina all’area della ex ThyssenKrupp/Ilva: uno specchio distorto

Diamo spazio a questo dettagliato articolo che racconta la passeggiata al parco della Pellerina di qualche tempo fa, scritto e pubblicato da Un altro piano per Torino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fenomeni di frammentazione degli habitat ed effetto margine al Parco del Meisino

La conoscenza dal basso che sta contribuendo a rafforzare la lotta per la salvaguardia del parco del Meisino è un tesoro inestimabile, che ci ricorda come la scienza non sia neutrale, ma qualcosa da poter utilizzare per amplificare le battaglie a difesa del vivente che portiamo avanti.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera dalle detenute del carcere di Torino

Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della fame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mobilitazione popolare a Torino per difendere uno dei più grandi parchi della città. Sabato il corteo “Salviamo il Meisino”

Sono giorni di lotta popolare al Parco del Meisino, polmone verde a nord est di Torino, a seguito dell’avvio dei primi lavori per la costruzione di una “cittadella” dello sport nel cuore della riserva naturale sull’ansa del fiume Po.