InfoAut
Immagine di copertina per il post

Comunicato imputati Notav del 27 giugno e 3 luglio, su arresti di Lollo e Simone

Martedì 3 settembre , in piena notte, con un mandato di perquisizione e due custodie cautelari vengono portati in carcere Simone e Lollo, studenti di Scienze Politiche e parte del movimento No Tav. I fatti per cui è stata aperta l’inchiesta riguardano una rissa avvenuta sei mesi fa durante una festa serale autorganizzata da studenti della Statale di Milano. Le imputazioni sono violenza aggravata e lesioni con parecchie aggravanti. Restano indagate circa 20 persone ignote.

Alcuni ragazzi si sono picchiati a una festa di carnevale, parliamo di una rissa che si è scatenata per motivi futili, come poteva succedere fuori da una discoteca, allo stadio o in qualunque altro posto, ribadiamo che non si tratta di nessuna azione squadrista ne di nessun pestaggio, ma di una rissa. Come già hanno scritto Lollo e Simone ,ci dispiace fortemente per il ragazzo che si è fatto male, ma ci preme svelare l’operazione infame che si tenta di nascondere dietro a questi arresti.

Dunque di una rissa si tratta ma, perchè gli arresti sono stati eseguiti dai nuclei speciali anti-terrorismo dei carabinieri? Come mai i media hanno manipolato la notizia inserendola nelle prime pagine dei giornali e nei primi servizi dei telegiornali? Perchè di questa rissa non se n’è mai parlato per 6 mesi?.

La magistratura, insieme ai media e ai carabinieri ha studiato a tavolino l’operazione repressiva, non è un caso che sia avvenuta all’apertura delle università dove i due compagni sono impegnati politicamente, non è nemmeno un caso il collegamento con la libreria autogestita Ex-Cuem, nè con la lotta No Tav.

«Nessuna indulgenza con gli elementi pericolosi che hanno occupato l’ateneo per un anno» Gianluca Vago, rettore della statale di Milano.

Mesi fa la polizia entrò in università e caricò a freddo gli studenti, il rettore Gianluca Vago dichiarò che era stata una decisione difficile ma che l’aveva fatto per proteggere i suoi studenti dalle frange violente. Un mese dopo sette studenti sono stati arrestati e ancora oggi alcuni si trovano agli arresti domiciliari.
Con gli arresti di Simone e Lollo  vorrebbero legittimare la vile decisione di Vago di far entrare la celere in università, l’operato della questura nonchè gli arresti di sette compagni. Non è un caso che ora il rettore della statale parli di nuove misure di sicurezza in università fatte di tornelli e telecamere.

«I precedenti accumulati sono numerosi e abbracciano l’intero specchio delle cattive azioni di piazza, in occasioni di cortei e manifestazioni: lesioni, danneggiamenti, imbrattamenti, resistenza a pubblico ufficiale… E poi naturalmente c’è, nel percorso di Lorenzo Kalisa Minani, l’arresto, lo scorso anno, a Chiomonte, paesino suo malgrado simbolo di Tav e No-Tav, ospitando sul proprio territorio parte del cantiere dell’alta velocità. Furono in ventisette, allora, a finire in manette» Andrea Galli – Corriere della Sera.

Questi arresti hanno l’evidente scopo di buttare fango sul movimento No Tav, in un momento in cui si tenta di far passare la resistenza della popolazione valsusina come «terrorista». Decine di militanti No Tav sono finiti in carcere negli ultimi mesi e recentemente è stata aperta un’inchiesta per «terrorismo» per la quale il procuratore capo di Torino Caselli, insieme ai pm Padalino e Rinaudo «è sbarcato» a Milano per coordinarsi con i pm Piero Basilone e col procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, capo del Quarto Dipartimento Antiterrorismo (guarda caso gli stessi che conducono l’inchesta di Lollo e Simone e della libreria ex-cuem).

Come imputati No Tav nel processo per le giornate di resistenza del 27 giugno e del 3 luglio 2011 ci sentiamo chiamati in causa e non possiamo che sentirci vicini a Lollo (nostro coimputato) e a Simone come noi militante No Tav, perchè questa operazione repressiva è un evidente attacco alla lotta universitaria che i due compagni portano avanti e al movimento No Tav.
Ognuno di noi in qualsiasi momento può essere strumentalizzato e sbattuto in prima pagina a servizio delle infamie di questo stato. Perciò è importante non lasciare nessuno solo, smascherare inchieste come questa che cercano d’intimidirci e dividerci, per preparare una risposta generale nei confronti della repressione.

Ora come sempre: Si parte e si torna insieme!

Imputati No Tav per le giornate di resistenza del 27 giugno e 3 luglio 2011

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.