InfoAut

Comunicato operai Thyssenkrupp – proroga cassa

Gli operai ThyssenKrupp ancora non ricollocati hanno ottenuto una proroga di sei mesi della cassa integrazione in deroga, con il mantenimento degli incentivi alla buonuscita: l’Azienda in pratica permette che siano erogati gli ammortizzatori sociali finanziati però dagli Enti locali. Questa approvata è una misura temporanea che ci permette di andare avanti ancora per qualche mese ma non ci accontentiamo: il nostro obiettivo è quello della ricollocazione, come previsto dagli accordi, ma non ancora rispettato perché costituiti parte civile nel processo.
Finora l’Azienda ha palesemente favorito la ricollocazione di coloro non costituiti parte civile nel processo: 30 lavoratori ricollocati in Amiat, di cui nessuno costituito parte civile; 30 lavoratori ricollocati in Alenia Aerospazio, di cui nessuno costituito parte civile, altri 30 lavoratori ricollocati nel sito di Terni, ovviamente nessun costituito parte civile. Infine sono stati ricollocati in aziende collegate della ThyssenKrupp un’altra ventina di lavoratori, di cui alcuni indagati per falsa testimonianza. Ricollocati non equivale a dimessi! I ricollocati dall’Azienda sono al massimo un centinaio e non 368 come ha detto ieri all’incontro in Regione A. Ferrucci, Responsabile del Personale della TK, per cui è stata richiesta nell’ultima udienza del 14 dicembre scorso, dal PM Raffaele Guariniello in persona, che fossero trasmessi gli atti del processo alla Procura della Repubblica di Torino per poter procedere nei suoi confronti per il reato di falsa testimonianza.
Forse il numero 368 è simile al 372 (art. 372 del c.p. falsa testimonianza) e si è tratto in inganno!
Questi sono dati di fatto e rappresentano una gravissima discriminazione nei nostri confronti che portiamo avanti una lotta di dignità e giustizia.
In questi tre anni noi lavoratori abbiamo sempre seguito corsi di riqualificazione e percorsi formativi nei quali siamo stati inseriti (nel 2008/09 un primo corso impostoci da Azienda e Provincia si è tenuto su macchine utensili dismesse negli anni ’70: un vero e proprio posteggio per tenerci buoni, così come i corsi di questo ultimo anno, finalizzati a nulla e finanziati con soldi provenienti dalle tasche di tutti), ma mai nessuna proposta di lavoro congruo (come da accordo): noi non siamo un’entità o un pacchetto Thyssen da piazzare a qualunque costo e a qualsiasi condizione. Esigiamo un lavoro dignitoso e in sicurezza, stabile e non precario: Azienda ed Enti locali se ne devono fare carico! Per questo chiediamo all’Assessore al Lavoro Porchietto e al vice-sindaco del Comune di Torino Dealessandri di adoperarsi per risolvere la nostra situazione e per adottare misure concrete che mettano al centro i diritti e la sicurezza dei lavoratori: noi non vogliamo essere dei privilegiati ma nemmeno esclusi perché se “si trova lavoro a quelli della Thyssen allora bisogna trovarlo anche a tutti gli altri”. Il LAVORO è un diritto di tutti sancito dalla nostra Costituzione! Non accettiamo la logica dello scarico di responsabilità tra enti o la scusa della crisi: i nostri colleghi sono stati ricollocati in Amiat e Alenia nel maggio 2008, quando già si sentivano le prime avvisaglie della crisi economica! Perché ricollocare anche noi o quelli della Bertone? Attendiamo risposte, poche scuse…
La nostra preoccupazione di non venire ricollocati e di veder negato un nostro diritto ad una vita e ad un lavoro dignitosi e in sicurezza, come per altri milioni di lavoratori in Italia (da Pomigliano a Mirafiori, dall’Ilva di Taranto all’Omsa di Faenza, senza dimenticare i lavoratori della scuola, dei call center, disoccupati, cassintegrati, ecc.) è legittima e conseguente a ciò che abbiamo vissuto in questi anni e che stiamo vivendo oggi:
1. la mancata ricollocazione della maggior parte degli operai costituitisi parte civile al processo contro la ThyssenKrupp, di cui già abbiamo scritto;
2. dal 6 dicembre 2007 ad oggi tutto è peggiorato: sempre più morti sul lavoro, attacco al T.U. 81  sulla Sicurezza…d’altronde come dice Tremonti “la sicurezza è un lusso che non ci si può  permettere” e  nessuno di coloro che dall’indomani della strage si sono spesi a parole hanno fatto qualcosa per eliminare questa piaga che, come una spada di Damocle, pende sulle teste di milioni di lavoratori;
3. la situazione generale di disoccupazione e precarietà a cui il Governo risponde perpetrando un attacco generalizzato ai diritti di noi lavoratori e favorendo le condizioni che hanno generato tragedie come la Thyssen, sostenendo le misure indicate dal piano Marchionne, prima per Pomigliano e ora per Mirafiori: fare carta straccia del CCNL, eliminare i diritti sindacali dei lavoratori e imporre ritmi di lavoro più gravosi, a discapito della sicurezza e della salute degli stessi operai. Anzi, cogliamo l’occasione per esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori della Fiat di Mirafiori sotto attacco per il vergognoso accordo proposto da Marchionne!
Invitiamo tutti i lavoratori e i cittadini a partecipare il 14 gennaio 2011 all’udienza in cui le parti civili chiederanno il risarcimento per gli operai costituiti parte civile!

Operai ThyssenKrupp Torino, 28 dicembre 2010

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

I privati all’assalto della sanità (con l’appoggio del Governo)

Lo scorso 8 luglio Mediobanca ha dato notizia dell’aggiornamento del suo Report 2024 sui maggiori operatori sanitari privati in Italia (con fatturato superiore a 100 milioni) nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Alcune riflessioni a caldo su “Blocchiamo tutto”

E’ quasi impossibile fare un bilancio organico di queste giornate incredibili. Il movimento “Blocchiamo tutto” ha rappresentato una vera discontinuità politica e sociale nella storia italiana.

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.