InfoAut
Immagine di copertina per il post

Conferenza Stampa di Askatasuna sulle accuse di associazione a delinquere

||||

Di seguito il comunicato del centro sociale e il video completo della conferenza stampa…

Oggi abbiamo dato una prima risposta alla vergognosa accusa di associazione a delinquere mossa nei confronti di 11 compagne e compagni del Centro Sociale Askatasuna.

E’ stata grande la solidarietà portata dalla città all’interno delle mura dello spazio: esperienze sociali, movimenti, collettivi, amministratori, associazioni e singoli cittadini hanno partecipato alla conferenza stampa e portato la propria vicinanza. Questa presenza ha dimostrato che l’evidente montatura messa in piedi da Questura e Procura non è riuscita nel suo intento, cioè isolare i compagni e le compagne coinvolti e delegittimare le lotte sociali che con impegno ed entusiasmo vengono portate avanti in valle ed in città.

La conferenza stampa si è aperta con la ricostruizione del teorema farsesco che è stato proposto dalla magistratura e che ha trovato nella sua prima versione, cioè quella di associazione sovversiva un diniego da parte del tribunale. Inizialmente ad essere considerate parte dell’associazione erano addirittura 69 attivisti. La sproporzione di questa accusa è apparsa evidente allo stesso giudice istruttorio. A questo punto la procura ha impugnato il ricorso tentando di restringere il numero degli imputati. L’operazione è riuscita solo parzialmente, nel senso che l’ipotesi sovversiva è comunque stata scartata, ma al suo posto i giudici del riesame hanno optato per l’associazione a delinquere.

Un’accusa altrettanto scabrosa, che vorrebbe presentare il centro sociale come una organizzazione verticistica incline unicamente alla violenza ed ai disordini.

Oggi quello che è stato raccontato è invece la vera storia di cosa significa questa esperienza, nella sua complessità e nella varietà dei soggetti e dei percorsi che la compongono. Quello che è l’Askatasuna si può comprendere attraverso le parole del collettivo prendocasa, nella scelta di stare dalla parte di chi si trova quotidianamente ad affrontare istituzioni sorde e cieche, o attraverso le parole di chi nel Neruda costruisce ogni giorno una possibilità di vivere una comunità che si fonda su relazioni di cura reciproca e di una vita dignitosa in questo presente sempre più buio. Una fase apertasi con la pandemia, durante la quale sono stati sperimentati tentativi di affrontare insieme le enormi difficoltà legate all’accesso alla salute di tutti e di tutte e che continua nelle contraddizioni di una crisi sociale sempre più dura. Anche in questo frangente sono evidenti le priorità e gli interessi delle istituzioni, cioè tentare di cancellare una forza collettiva che cammina insieme a tutti e tutte coloro che si pongono dalla parte di chi vuole essere la soluzione.

La stessa forza che è emersa dalle parole di chi con noi ha condiviso la necessità di prendersi carico in prima persona di una critica nei confronti dello stato di cose vigente. Primo fra tutti il movimento No Tav che ha ribaltato le accuse mosse nei nostri confronti evidenziando come la vera associazione a delinquere sia quella che innerva i palazzi del potere. Abbiamo ascoltato le parole di chi ha vissuto in prima linea le difficoltà della pandemia lavorando all’interno dei reparti d’ospedale e ha trovato in percorsi condivisi la possibilità di organizzarsi concretamente per provare a rispondere ai cronici deficit di fondi e personale o l’intervento di un’abitante del quartiere che ha sottolineato l’amicizia e la collaborazione che il centro sociale e il territorio portano avanti da anni, con franchezza e sincerità. Anche l’ANPI di Grugliasco ha sottolineato la gravità di un’operazione del genere, un tentivo che se andrà a buon fine (per loro) avrà conseguenze e ripercussioni su tutte le realtà, i soggetti, i collettivi che si pongono il problema di esprimere un dissenso palpabile nella società tutta. La verità è che, come viene espresso dalle mamme in piazza per la libertà del dissenso, i valori della resistenza e del non girare la testa di fronte alle ingiustizie sono quelli con cui si cresce, sono quelli che si respirano nelle lotte come quella portata avanti dal movimento No Tav e che oltrepassano di gran lunga qualsiasi disegno immaginato da una controparte pronta a tutto pur di non sentirsi chiamata in causa.

Non sappiamo dire come finirà, ma sicuramente sappiamo dirvi come inizia e come continua, nonostante le minacce di sgombero e ulteriori operazioni che ci sono giunte alle orecchie, la dignità di chi lotta in questa città e in questo paese saranno sempre più forti di qualsiasi atto punitivo, giocato con carte false e basato su un raccapricciante odio nei confronti di chi alza la testa e ci mette la faccia.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

askatasunaASSOCIAZIONE A DELINQUEREsgombero

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Famiglie allevatrici del nord neuquino: pilastri della sovranità alimentare, ostaggi di un’economia che li maltratta

In pochi luoghi del mondo si mantiene la transumanza, pratica ancestrale di produttori e animali che si spostano cambiando campi secondo il periodo dell’anno. I contadini del nord neuquino sono un emblema di questa vita e protagonisti della sovranità alimentare. Ma affrontano l’abbandono governativo, l’avanzata dei possidenti sulle terre e l’assenza di prezzi giusti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lo Spazio Popolare Neruda prende parola: conferenza stampa sotto la RAI

Giovedì 20 febbraio – lo Spazio Popolare Neruda ha fatto un blitz sotto la sede della RAI per prendere parola sulle vergognose falsità emerse nelle scorse settimane sui giornali e in TV. da Associazione a Resistere Abitanti e persone che animano le numerose attività dello Spazio hanno preso parola per raccontare come si vive e […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo Askatasuna: la giustizia dei ricchi e potenti

Il processo per associazione a delinquere nei confronti di alcuni/e militanti di Askatasuna, del Movimento No Tav e dello Spazio Popolare Neruda sta per giungere alla conclusione e al netto della cronaca delle singole udienze, comunque vada, è ora di iniziare a fare un bilancio provvisorio per capire cosa sta succedendo e dove stiamo andando.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo Sovrano ultima udienza, pressioni non legittime. Dichiarazione spontanea di Dana

Si è concluso oggi il dibattimento del processo “Sovrano” che vede 28 imputati tra attivisti del Movimento No Tav e del Centro Sociale Askatasuna di cui 16 accusati del reato di associazione a delinquere (aggravata).

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: “pressione mediatica e tentativi di influenzare il processo” contro Askatasuna e No Tav, ultima udienza prima della sentenza

Torino. Maxi-processo contro 28 attivisti e attiviste del csa Askatasuna e del movimento No Tav. Lunedì l’ultima udienza del processo, prima delle repliche conclusive in programma il 31 di marzo e la possibile sentenza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato dei difensori No Tav su ingerenze illegittime nel Processo Sovrano

E’ stato reso pubblico il comunicato scritto dal collegio difensivo del “processo Sovrano”, alle ultime battute (la sentenza è prevista a fine febbraio).

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna, No Tav e le nuove frontiere della repressione

Riprendiamo questo articolo di Luigi Ferrajoli pubblicato su Volere La Luna e apparso contestualmente sul Manifesto con il titolo Lo stato odierno, in Italia, della libertà di dissenso.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: maxi processo contro Askatasuna: la difesa chiede l’assoluzione per “condotte in difesa e salvaguardia della Costituzione”

Maxi processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna di Torino. Oggi l’arringa delle difese dei compagni e delle compagne che nelle loro azioni, soprattutto in Valle di Susa contro il Tav, hanno agito “per la difesa e la salvaguardia di valori tutelati dalla Costituzione”.

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – III edizione

Scommettere su altri mo(n)di possibili è l’ambizione del Festival Culturale Altri Mondi Altri Modi che anche quest’anno si terrà al centro sociale Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il Governo e Telt chiedono un totale di oltre 7 milioni di euro al Movimento No Tav, ai compagni e alle compagne del centro sociale Askatasuna e dello Spazio Popolare Neruda

Ieri mattina il processo che vede coinvolte 28 persone di cui 16 con l’accusa di associazione a delinquere ha visto andare in scena la richiesta dei risarcimenti dei “danni” per le manifestazioni prese in oggetto dall’inchiesta, perlopiù svolte in Val di Susa. da Associazione a Resistere Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Interno e Ministero […]