Continua la protesta dei senza casa: blocchi stradali davanti il comune
Comincia così la giornata, tra le tende dei senzacasa e i giornalisti che li intervistano davanti ad un ingente schieramento di polizia e carabinieri a protezione dell’ ingresso di Palazzo delle Aquile. Difatti, quella di mantenere uno schieramento di guardie davanti al palazzaccio – tirate le somme della giornata – l’unica risposta delle istituzioni, dal consigliere alle politiche sociali, Agnese Ciulla, al sindaco Orlando, irreperibili ed evidentemente indisponibili a un incontro, o quantomeno a un dialogo con chi da meno di 24 ore si ritrova per strada. Non una parola – se non per dire che gli “abusivi non possono godere di diritti” – da parte del caro sindaco sull’emergenza abitativa in città (sono circa 12 le famiglie senzacasa a Palermo); tantomeno su quale sia la logica che giustifica lo sgombero di 16 famiglie per incentivare la speculazione immobiliare di un palazzinaro che teneva chiuso lo stabile da ben 28 anni. Ma la risposta è implicita.
Così, intorno alle ore 17:00, il presidio davanti il comune, lanciato insieme alle realtà dei centri sociali cittadini, dietro uno striscione che recita “moratoria per sfratti e sgomberi subito”, si è ben presto trasformato – di fronte la sordità delle istituzioni – in un blocco stradale in pieno centro storico, che per circa mezz’ora ha mandato in tilt il traffico cittadino. Notevole la presenza, oltre che dei senzacasa, degli studenti, medi e universitari, che oltre la loro solidarietà, hanno portato in piazza la loro rivendicazione di reddito, diretto e indiretto.
Tornati davanti palazzo delle Aquile, poco dopo, intorno alle 20:00 il presidio si scioglie, ma non l’accampata; e con la consapevolezza, sempre più forte, che solo la riappropriazione diretta, l’occupazione, può ridarci ciò che ci spetta.
Da piazza Pretoria, la lotta continua…
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