InfoAut
Immagine di copertina per il post

Contro i licenziamenti e il caro-trasporti

In un contesto di crisi globale, i governi stanno portando avanti una politica di austerità che va a colpire ogni settore sociale: l’espropriazione quasi totale del diritto allo studio e dei diritti degli operai di Pomigliano e Mirafiori, il taglio ai servizi. Questa serie di tagli riportano alla questione dell’attacco al reddito delle famiglie, quelle stesse famiglie che questa crisi la stanno pagando sulla propria pelle.
L’azione di stamattina e lo sciopero generale del 28 gennaio diventano perciò alcune tappe di un percorso di riappropriazione di reddito che guarda oltre lo sciopero Fiom.

Dall’inizio di quest’anno, anche l’azienda pisana dei trasporti pubblici C.p.t. è entrata in crisi; con i tagli del governo che i servizi subiscono, l’azienda dovrà licenziare circa cinquanta dipendenti e tagliare alcune corse, specialmente quelle extra-urbane che collegano i comuni di provincia alla città.

Come al solito, la prima soluzione espressa da alcuni sindacati è stata quella più semplice: la volontà di aumentare il prezzo dei biglietti per risolvere la questione.
Le dichiarazioni rilasciate dagli stessi segretari sono stati i soliti ricatti, ovvero far compiere l’ennesimo sacrificio agli utenti, facendo pagare il biglietto a prezzo più alto per vedersi salvare la corsa.

Proprio per questo gli studenti del CASP si sono mobilitati sin dal primo mattino appendendo uno striscione di protesta ai cancelli della Cpt e volantinando agli studenti che salivano sui pullman che li portano a scuola.
C’è stato un grande interesse da parte degli studenti e dei dipendenti, che hanno da subito appoggiato la campagna contro il caro-trasporti.
Per questa giornata era previsto uno sciopero di quattro ore convocato dai sindacati, revocato però il giorno prima.

Questo sarà sicuramente l’inizio di una nuova lotta per il diritto alla mobilità verso la riappropriazione di un reddito sempre più espropriato

Di seguito il volantino distibuito alle fermate dell’autobus:

Stiamo attraversando un momento in cui la crisi si fa sempre più sentire e la classe padronale sta portando avanti una politica di austerità che prevede tagli alle scuole e ai servizi.

Come vediamo il sistema capitalista necessita di ridimensionare il mondo della formazione e quello lavorativo, precarizzando i ritmi e le condizioni di vita: da un lato i tirocini e gli stage non pagati, il tetto massimo delle assenze e il 5 in condotta, dall’altro l’aumento delle ore di lavoro, riduzione delle pause e l’abolizione del diritto allo sciopero, mezzi con cui i padroni ci vogliono disciplinare.

In questi mesi noi studenti medi siamo stati protagonisti delle lotte contro la riforma Gelmini che, già nell’estate passata è entrata in vigore e nelle vacanze natalizie è stata approvata anche nell’università.
Adesso che anche il servizio dei mezzi pubblici entra in crisi e minaccia il licenziamento dei dipendenti e i tagli alle corse, l’unica risposta che arriva è l’aumento del prezzo del biglietto.

Già adesso il costo per uno studente che utilizza i mezzi pubblici proveniente da Marina o da Calci si aggira sui 5 euro andata e ritorno, prezzo altissimo per chi come noi non lavora ed ogni mattina chiede i soldi ai genitori per andare a scuola.

Noi tutto questo lo vediamo come l’ennesimo ricatto contro chi questa crisi la sta pagando sulla propria pelle; vediamo come ricatto l’aumento del biglietto per salvare le corse, dichiarazioni fatte da alcuni esponenti sindacali.

Ci opponiamo a qualsiasi ricatto fatto da chi siede sulle poltrone del potere e rivendichiamo il nostro diritto alla mobilità.

Per questo oggi, giornata in cui ci sarebbe stato uno sciopero del personale, ma revocato dagli stessi sindacati che avevano spinto per questo, noi studenti e studentesse del C.A.S.P. vogliamo diffondere il nostro messaggio di protesta e di rifiuto al caro-biglietti, soluzione che non può sicuramente essere quella giusta per affrontare la crisi.

SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI IN ESUBERO

CASP – Collettivo Autonomo Studenti Pisani

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

carotrasportiprotestestudenti medi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Nasce il Presidio Permanente per la Tutela e il Rilancio della Sanità Lametina

Negli ultimi anni le criticità del sistema sanitario calabrese – e in particolare dell’area lametina – hanno raggiunto livelli non più tollerabili per una comunità che ha pieno diritto a servizi efficienti, sicuri e dignitosi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Emergenza sanità in Calabria: serve una reazione decisa e collettiva!

La tragica notizia del cinquantasettenne morto a Lamezia mentre attendeva l’arrivo di un’ambulanza impone una reazione decisa e collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Bulgaria: cade il governo dopo le proteste. Quali scenari?

Giovedì il primo ministro della Bulgaria Rosen Zhelyazkov ha annunciato le sue dimissioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia, a Gabes respirare è diventato un atto di resistenza

Abbiamo tradotto questo articolo di inkyfada.media che racconta la vicenda di Gabes, un paese in Tunisia dove da mesi continuano proteste significative a causa di un polo chimico che mette a rischio la salute della popolazione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Provocazione fascista al Liceo Einstein di Torino: la polizia carica gli studenti

Gli studenti hanno risposto alla provocazione gettando i volantini nel cestino, ma pronti a difendere i fascisti vi erano gli agenti della digos e la celere che sono intervenuti malmenando gli studenti e le studentesse, caricandoli e fermando un ragazzo di 15 anni con tanto di ammanettamento.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupare per la Palestina: Se la scuola sta in silenzio, gli e le studentesse alzano la voce!

Ripubblichiamo questo contributo scritto e pubblicato da “Riscatto – Cronache dalla Pisa che non si rassegna!” in merito all’ondata di occupazioni nelle scuole in solidarietà alla Palestina che si sta verificando in queste settimane a Pisa e non solo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dieci giorni di fuoco. Una cronaca della rivolta in Nepal

In Nepal, gli ultimi dieci giorni hanno scompaginato lo scenario politico. A quasi vent’anni dalla rivoluzione che aveva deposto la monarchia, il sistema politico nepalese consolidato è entrato in una forte crisi di legittimità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea sulle scuole: organizziamoci per liberare le scuole dalla guerra

Partecipa anche tu all’assemblea sulle scuole che si terrà il 6 settembre a Venaus, per organizzare forme di lotta concrete che dalle scuole siano in grado di inceppare la macchina bellica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Maturità: Valditara vergogna!

Il ministro Valditara non ha perso neanche un’ora per risparmiarsi una sua solita uscita contro chi prova a esprimere il dissenso dentro la scuola.