Cronache dal mondo del lavoro – Un 2017 di conflitti
Inauguriamo l’uscita della versione 4.0 del sito andando a ripercorrere per sommi capi questa prima metà del 2017 dal punto di vista delle lotte nel mondo del lavoro che costellano la penisola e delle possibilità a venire.
Non a caso, da questo punto di vista “cronache” ha debuttato bi-settimanalmente concentrandosi in maniera esclusiva su ciò che si agita e sui livelli conflittuali più alti che si sono dati nel mondo della logistica. Scioperi radicali, picchetti notturni che durano giorni,settimane,mesi. Lotte che si pongono a partire dall’ autorganizzazione degli operai raccolti nei sindacati di base e conflittuali. Principalmente concentrati nel Nord Italia, ma in espansione in lungo e in largo nella penisola. Un mondo strategico per l’evoluzione del capitale, dove alla divisione classica del lavoro si congiunge una serie di mestieri sempre più “smartizzati” e “individualizzati” seguendo il mantra della “flessibilità”.
In poche settimane ci si è ritrovati nel bivio di dover estendere la cronaca riguardante un intero segmento dell’organizzazione produttiva ad altri segmenti, nella convinzione che, seppur isolati o relegati a vertenze frazionale, fosse giusto e importante rilevarli e darne traccia. In un paese dove le principali organizzazioni sindacali hanno concertato senza batter ciglio l’istituzionalizzazione normalizzante della precarietà, tramite lo sciagurato Jobs Act, la difficoltà di organizzare, far venire a galla le contraddizioni e farle esplodere rilevano un gap veramente alto. Ciò non toglie che i modelli di solidarietà, impliciti o meno, che si danno nei territori, possano essere capaci di ravvivare focolai di resistenza e attacco in molti posti di lavoro che non riguardano solamente il comparto logistico.
Dal caso eclatante dei lavoratori di Alitalia, allo sciopero delle donne delle pulizie della Duysmann, passando per la lunghissima battaglia alla Fiat di Pomigliano, una costellazione di lotte parlano di un mondo in tensione niente affatto incline e supino come la narrazione tossica e dello tante di grossi media tende a narrare. Non c’è una convergenza di massa come quella contro la Loi Travail, o l’antecedente marea contro la privatizzazione e lo smantellamento del sistema sanitario in Spagna, ma possibili ricomposizioni di classe all’interno dei territori che si danno come tentativi quotidiani. Non un assalto al cielo, ma tante scintille da alimentare.
Qui di seguito le puntate finora pubblicate in ordine cronologico, che verranno aggiornate a partire dalla prossima settimana:
Sguardo sulla Logistica (1): macchine del fango, sprangate, e lotte irriducibili
Sguardo sulla Logistica (2): prosegue la lotta all’ Alcar Uno, mentre si contano le morti dolose dei migranti sfruttati nel Paese
Cronache di lotta nel mondo del lavoro (3): picchetti, scioperi e vertenze fanno capolino oltre i magazzini
Cronache di lotta nel mondo del lavoro (4): verso nuovi scioperi nella logistica e il 24 Aprile a Foggia
Cronache di lotta nel mondo del lavoro (5): il No ad Alitalia,lo sciopero alla Dussmann, l’irriducibilità nei magazzini e nei campi
Cronache di lotta nel mondo del lavoro (6): di un Primo Maggio diviso tra vuote ricorrenze e lotte reali che non piegano la testa
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