InfoAut
Immagine di copertina per il post

Decreti Minniti. Daspo urbano e nuovi Cie

Il primo decreto in materia di immigrazione innanzitutto prevede l’apertura dei cosiddetti CPR (Centri Permanenti per i Rimpatri), altro non sono che i vecchi Cie. Prevedono una capienza totale di 1600 persone e saranno dislocati uno per regione sparpagliando e dividendo sul territorio nazionale i flussi migratori. Cambia il nome ma non la sostanza. Dopo anni di polemiche rispetto alla loro utilità e di scandali rispetto le condizioni nelle quali i migranti sono rinchiusi, imprigionati, altro non sanno fare Renzi, Gentiloni e soci che riaprirli cambiandogli nome.

Cambiano anche le modalità dei permessi di soggiorno. Saranno aperte 14 nuove sezioni nei tribunali con 250 nuovi “specialisti” che tratteranno soltanto di richiedenti asilo e, a detta del ministro Minniti, dovrebbero accorciare i tempi della richiesta. Nei fatti è invece stata eliminata la possibilità di fare ricorso in Appello in caso di diniego lasciando solo la possibilità di ricorrere in Cassazione, ben più costosa quindi difficilmente praticabile per chi viaggia con pochi soldi in tasca.

In ultimo è stata ammessa la possibilità per i Comuni di assumere richiedenti asilo gratis in lavori “socialmente utili”!

Il secondo decreto si basa sulla sicurezza urbana, o quantomeno dei centri città, con vari sistemi di multe e daspo. Innanzitutto nascono i “comitati metropolitani” presieduti da Sindaco e Prefetto dotati di nuovi poteri. Multe da 300 a 900 euro con l’allontanamento fino a 48 ore dal centro città per chi leda il decoro urbano o la libera accessibilità o la fruizione di infrastrutture (ferrovie, aeroporti, ecc.), luoghi di pregio artistico, storico o interessati da flussi turistici; così per chi sarà beccato ubriaco “molesto” vicino gli stessi, chi spaccia, esercita prostituzione, commercio abusivo o elemosina. Addirittura un sistema di daspo per i recidivi (come negli stadi) per un periodo fino ad 1 anno. Da 1 a 5 anni, invece, per chi fa lo stesso in discoteche o locali di intrattenimento. Arriva anche la possibilità di imporre il divieto di frequentazione di determinati pubblici esercizi e aree urbane ai soggetti condannati per reati di particolare allarme sociale (e bisognerà vedere verso chi sarà usata, magari anche a scopi politici).

Per chi sporca o danneggia scattano i lavori socialmente utili e l’obbligo di ripulitura e ripristino dei luoghi danneggiati con l’onere delle spese. Introdotte anche norme per conferire ai Prefetti misure di prevenzione per l’occupazione abusiva di immobili.

In sunto, un favore del governo ai sindaci per tenerli buoni viste le proteste degli ultimi mesi soprattutto in materia d’immigrazione, una serie di nuove armi per agevolare il ruolo sempre più da “sceriffo”. Se all’introduzione dei daspo negli stadi già si sospettava che quello sarebbe stato solo il primo passo in direzione di altri soggetti, ne vediamo qui la conferma. Questo sistema di allontanamento viene ora applicato, sostanzialmente a tutti coloro saranno ritenuti “rompiballe” ed “indecorosi”. Sembra una misura ottocentesca: un allontanamento forzoso dai centri città, mentre rispetto le periferie non c’è il minimo intervento. Si vuole che i centri siano splendenti, che si possa fare shopping senza vedersi mendicanti chiedere spiccioli; il fenomeno dello spaccio non viene solamente spostato, quindi concentrato nelle periferie; così come quegli ubriaconi brutti da vedere tra un giro ad un museo ed un aperitivo che siano sbattuti un po’ più là, lontano il nostro sguardo, addirittura misure specificatamente più pesanti per chi disturba in discoteche e locali della movida.

Con la scusa del decoro si compie un ennesimo passo verso nuove limitazioni delle libertà personali, la figura dei “sindaci-sceriffo” sarà un primo passo verso un utilizzo sempre più arbitrario di queste nuove norme, soprattutto verso un loro utilizzo politico. C’è chi già parla di daspo per manifestanti, come è successo a Pisa, o addirittura di vietare manifestazioni e cortei dai centri città.

Queste nuove norme, che rappresentano una forte crociata verso i poveri, sono passate con il favore di tutti gli schieramenti politici, d’altronde il dissenso è scomodo per tutti. Guai chi sporca le scintillanti vetrine del centro, la polvere va buttata sotto il tappeto, in periferia.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

I privati all’assalto della sanità (con l’appoggio del Governo)

Lo scorso 8 luglio Mediobanca ha dato notizia dell’aggiornamento del suo Report 2024 sui maggiori operatori sanitari privati in Italia (con fatturato superiore a 100 milioni) nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Alcune riflessioni a caldo su “Blocchiamo tutto”

E’ quasi impossibile fare un bilancio organico di queste giornate incredibili. Il movimento “Blocchiamo tutto” ha rappresentato una vera discontinuità politica e sociale nella storia italiana.

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.