Dipendenti Alenia in corteo a Caselle, bloccata la tangenziale
Oltre 400 lavoratori dell’Alenia Aeronautica di Caselle (Torino), che fa capo al gruppo Finmeccanica, hanno dichiarato sciopero e sono andati in corteo verso l’aeroporto torinese «Sandro Pertini» al termine di un’assemblea in fabbrica, dove lavorano circa 1800 dipendenti. Durante la manifestazione è stata bloccata la tangenziale per mezz’ora. Il traffico ha subito rallentamenti e molti passeggeri in partenza da Caselle hanno raggiunto lo scalo a piedi.
«La preoccupazione è ormai palpabile – spiega Lino Lamendola della Fiom, secondo il quale in origine Caselle era destinato a diventare «il più grande polo aeronautico per la difesa a livello europeo» – Oggi invece non si vedono prospettive chiare. Soprattutto da quando il ministero della Difesa ha spostato la produzione del caccia Jsf 35 a Cameri (Novara)». «Temiamo il disimpegno, questa è una lenta eutanasia», rincara un’altro delegato, Valentino Bellini.
«Ad oggi non sono previsti nuovi investimenti sul polo di Caselle per nuovi programmi e questo crea incertezza sul futuro occupazionale dello stabilimento. I lavoratori con lo sciopero di oggi – continua il sindacalista – intendono far sapere a Finmeccanica, al governo e alle istituzioni locali, Regione e Comune di Torino, che sono pronti a difendere il loro futuro con tutte le iniziative che saranno necessarie per salvaguardare il polo aeronautico torinese e Alenia Aeronautica nel suo insieme. Si deve mantenere un settore aeronautico di eccellenza a Torino e in Italia».
Per il 10 maggio è stato convocato a Roma l’incontro nazionale con Alenia Aeronautica. «Ci aspettiamo – ribadisce La Mendola – che il nuovo gruppo dirigente di Finmeccanica e il governo mettano in condizione Alenia di poter presentare nell’incontro il piano di sviluppo che garantisca il futuro sia del polo torinese sia dell’azienda in Italia. Per questo ci aspettiamo decisioni in merito a investimenti e nuovi programmi per Torino e che la produzione dell’ala Tjsf ritorni a Caselle».
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