InfoAut

Discarica di amianto di Cappella Cantone (Cremona): ora ci riprovano!

Entro la fine di questo mese di aprile la Regione Lombardia deciderà se accettare o meno le modifiche al progetto della discarica di amianto di Cappella Cantone presentate da Cavenord, ora di proprietà della Locatelli. Affermiamo fin d’ora che le osservazioni aggiuntive di Cavenord sono risibili e insostenibili. Aggiungere due metri di sabbia e ghiaia non risolve il problema dell’affioramento delle acque. Quella zona si allaga facilmente dopo solo un semplice temporale (come abbiamo ampiamente documentato in questi anni). Inoltre i cambiamenti climatici hanno portato ad un aumento annuale della piovosità rispetto ai dati medi del passato provocando più frequentemente alluvioni e allagando anche le discariche esistenti, come è successo ultimamente in Veneto.

Diffidiamo pertanto i responsabili che vaglieranno queste nuove proposte (presentate quasi clandestinamente alla scadenza dei termini) a modificare il giudizio negativo sull’intero progetto.

Riassumiamo brevemente i fatti.
A) Il 17 novembre 2010 la Regione rende noto che la Cavenord ha dieci giorni di tempo per presentare controdeduzioni, diversamente la discarica non si farà.
B) Alla scadenza dei dieci giorni, visto che non viene resa pubblica la notizia dell’avvenuto deposito delle controdeduzioni, tutti gli organi di stampa e gli enti interessati ritengono chiusa la vicenda.
C) Solo dopo due mesi la Regione rende noto  che Cavenord aveva presentato le sue controdeduzioni il 26 novembre 2010, ultimo giorno utile!

E questo è solo l’ultimo episodio di mancanza di trasparenza e correttezza. Perche’ la Regione si comporta cosi’? La verità è che la Regione Lombardia e Cavenord vogliono imporre a tutti i costi e con ogni mezzo la realizzazione della discarica di amianto a Cappella Cantone. Attorno alla ex cava di Cappella Cantone vi sono interessi economici privati enormi che vanno ad intrecciarsi inevitabilmente con le istituzioni e con mafie economiche di varia natura. Le discariche sono l’affare del secolo.

Ricordiamo che la ditta Locatelli, che ultimamente ha rilevato il 100% della Cavenord, ha dato lavori in subappalto alla Perego General Contractor srl, tra le più importanti imprese lombarde del movimento terra, ora fallita, e che era finita nelle mani della n’drangheta. L’indagine della Magistratura ha portato all’arresto di Ivan Perego, proprietario della ditta.

Intanto continua la sistematica campagna mediatica di disinformazione e manipolazione.

L’assessore regionale competente per l’autorizzazione degli impianti di smaltimento dell’amianto, Daniele Belotti (Lega), afferma in un convegno su rifiuti e infiltrazioni della n’drangheta, organizzato dalla provincia di Milano a fine gennaio scorso, che la gestione e il trattamento a km zero restano una via seria per combattere l’infiltrazione della criminalità in questo settore. E continua: meglio avere impianti realizzati a norma a basso impatto ambientale controllati e frutto di tecnologie all’avanguardia invece di  rischiare di soggiacere alle regole della criminalità lasciando spazi a chi, senza scrupoli, prende scorciatoie e alimenta traffici illeciti.

E ancora, in un articolo del Corsera del 27 marzo 2011, Belotti offende tutti noi cittadini impegnati per la tutela della nostra salute e del territorio affermando che abbiamo un atteggiamento masochistico preferendo l’eternit sui tetti piuttosto che accettare una discarica innocua nella vicinanza di casa nostra.

Sempre in questo articolo si afferma che la Regione e le ditte che si occupano di rifiuti speciali vorrebbero smaltire l’amianto in Lombardia come fanno in Germania: “uno strato di isolante, quindi le balle di amianto infine si ricopre tutto di terra”.

L’instancabile assessore firma anche la prefazione di un opuscolo informativo sull’amianto dell’associazione Gaia Italia. In questo opuscolo si afferma, senza offrire riscontri tecnico-scientifici, che il metodo migliore per lo smaltimento dell’amianto è la discarica e che sugli impianti di inertizzazione ci sono alcuni dubbi. Ci informa anche che non esistono attualmente impianti di incenerimento dell’amianto (cogliamo l’occasione per informare assessore & C. che l’amianto non si può incenerire ed è per questo che non potranno MAI esistere impianti di questo tipo).

Queste affermazioni non solo sono prive di fondamento, ma costituiscono un ulteriore elemento di manipolazione della realtà.

Invitiamo l’assessore regionale ad informarsi meglio sulla materia (ma se non sa queste cose cosa rimane a fare in quel posto?). La discarica non è la migliore tecnologia disponibile per smaltire l’amianto; le discariche di amianto non sono innocue; tutti e cinque i progetti di discarica al vaglio della Regione, Cappella Cantone (CR), Treviglio (BG), Brescia, quartiere San Polino, Travagliato (BS) e Cava Manara (PV), sono troppo vicini ai centri abitati ed in presenza di falde acquifere affioranti; a Montichiari l’area dove deve sorgere la discarica è ancora sotto sequestro perché si smaltivano illecitamente rifiuti inerti prima di avere l’autorizzazione. E poi il trattamento a ‘km zero’ non garantisce affatto la tutela da infiltrazioni mafiose! La ditta  Locatelli, che vuole fare il business a Cappella Cantone, ha sede legale in Lombardia, ma ha dato piu’ volte subappalti a ditte che poi risulteranno coinvolte in inchieste sulla n’drangheta. ( vedi il nostro comunicato dell’agosto scorso  http://cittadinicontroamianto.blogspot.com/2010/08/la-discarica-non-sha-da-fare-cappella.html)

La verità è che contro le esigenze dei cittadini si sono mossi e si muovono interessi privati e pubblici che hanno come unico obiettivo la realizzazione di profitti a scapito della vita e della salute dei cittadini.
Non è vero che la responsabilità della mancanza di impianti di smaltimento dell’amianto è dei cittadini che non li vogliono vicino a casa.
Il problema reale dello smaltimento è che si vogliono aprire discariche a tutti i costi in luoghi e situazioni pericolose ed in contrasto con la stessa normativa.

E’ una vergogna continuare a leggere affermazioni superficiali e sbrigative come quelle dell’assessore Belotti, supportate da associazioni che si professano ambientaliste, ignorando o manipolando il lavoro di approfondimento e divulgazione fatto da alcune associazioni, comprese le nostre.

Ricordiamo che il dott. Plescia, nella conferenza che abbiamo organizzato a San Bassano (CR) l’anno scorso, ha illustrato i pregi e i difetti dei vari metodi di smaltimento dell’amianto e ha contribuito a sgombrare il campo dai luoghi comuni e dalle superficialità. Ha spiegato che il rifiuto amianto sotto terra libera fibre che vanno nel percolato e questo percolato finora in Italia non viene trattato adeguatamente, risultando pericoloso per la salute delle persone. La discarica non elimina il rifiuto, ma rischia di esaltare gli effetti negativi contenuti nello stesso. Ha illustrato e informato sullo stato della ricerca e applicazione relativa agli impianti di modificazione cristallo-chimica dell’amianto e alla loro validità come alternativa all’interramento.

Per concludere: noi ribadiamo, per l’ennesima volta, che sulla base delle intercettazioni pubblicate sulla stampa nei mesi scorsi e sulla base dei dati certi contenuti nel nostro esposto alla Magistratura, quest’ultima è sollecitata ad intervenire.

Bisogna continuare la mobilitazione, insieme a tutti gli altri comitati della Lombardia e in Italia che si oppongono alla realizzazione delle discariche di amianto, perché si arrivi ad una moratoria di tutte le autorizzazioni in corso e si rivedano le regole vigenti che non sono sufficienti a garantire che lo smaltimento dell’amianto non provochi ancora morti come ha fatto l’uso scorretto e criminale dell’amianto stesso.

Mariella Megna – Cittadini contro l’amianto

Giorgio Riboldi – SU LA TESTA l’altra Lombardia

Carmine Fioretti –  CUB Confederazione Unitaria di Base


Cittadini contro l’amianto della provincia di Cremona

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

cremonano discarica

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

‘Geronimo’ Bini: la sua lotta per un mondo (e una Cremona) migliori

Riceviamo e pubblichiamo volentieri… La storia la scrivono i vincitori.  Ma la storia la fanno anche i perdenti. Poi ci sono gli indolenti che non sono né vincitori, né perdenti.  Poi c’è il revisionismo che mischia le carte. Rende i vincenti un po’ meno vincenti e i perdenti un po’ meno perdenti e quasi sempre […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cremona: la polizia sgombera la Prosus, occupata da 4 mesi dai lavoratori

I lavoratori dell’azienda di macellazione Prosus di Vescovato, alle porte di Cremona, che dal 16 ottobre 2023 occupavano lo stabilimento sono stati sgomberati questa notte.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sulla figura di Danilo Montaldi

Danilo Montaldi è stata una figura complessa di militante comunista. I suoi lavori hanno un carattere pionieristico nel campo della storia orale del sottoproletariato e degli emarginati e hanno contribuito alla riscoperta della centralità e della vita quotidiana delle classi subalterne. 

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Condanne per devastazione e saccheggio a tre antifascisti per la manifestazione del 24 gennaio 2015 a Cremona

Pesanti condanne del Tribunale di Brescia nei confronti di 3 compagni imputati nel processo d’Appello per la giornata di lotta antifascista del 24 gennaio 2015 a Cremona. Ribaltando la sentenza di primo grado, i giudici hanno condannato due di loro a 3 anni e 8 mesi di reclusione, e l’altro compagno a 3 anni e […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“NON VOGLIAMO TORNARE ALLA NORMALITA’ IN CUI I PROFITTI SONO PIU’ IMPORTANTI DELLA SALUTE DELLE PERSONE!” COMUNICATO CONGIUNTO DELLE REALTA’ DI MOVIMENTO DI BRESCIA, BERGAMO, CREMONA, PAVIA E PIACENZA

Cosa è stato fatto per fermare il contagio? Cosa va fatto ora? Se lo chiedono le realtà di movimento di Brescia, Bergamo, Cremona, Piacenza e Pavia, che, a partire da questi interrogativi, hanno prodotto un comunicato intitolato “Non vogliamo tornare alla normalità in cui i profitti sono più importanti della salute delle persone!”. Nella nota, […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Cremona 2015 ancora non è finita

Pubblichiamo una lettera di Matteo sulla vicenda processuale che lo coinvolge dopo i fatti di Cremona del 2015 con alcune riflessioni sulla necessità di trovare i mezzi per smontare il reato di “devastazione e saccheggio”. Ciao a tutte e tutti, sono Matteo, uno degli arrestati per la grande giornata antifascista del 24 gennaio 2015 a […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Cremona, vergognosa sentenza in primo grado sul tentato omicidio di Emilio

Arriva, a più di quattro anni dai fatti, la sentenza di primo grado del Tribunale di Cremona sull’aggressione fascista ai danni di Emilio e di altri compagni del CSA Dordoni. La sentenza è una vergognosa equiparazione tra aggrediti e aggressori, uno sputo in faccia a chi come Emilio ha rischiato di perdere la vita per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A lezioni di manganello: la visita in caserma dei bambini di Cremona

Cremona, anno domini 2019. Bambini e bambine di 2° e 5° elementare partecipano ad una gita nella caserma dei Carabinieri, accolti dal comandante della Compagnia di Cremona.  Dalle foto scattate dall’Arma stessa e pubblicate da ‘CremonaOggi’ si intuisce che la campagna per la ‘formazione della cultura della legalità 2018-19′ prevede l’insegnamento del saluto militare, la […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Cremona antifa: confermate le condanne per devastazione e saccheggio

È arrivata nella giornata di ieri la sentenza della Cassazione in merito al processo contro tre compagni, accusati dell’infame reato di devastazione e saccheggio, in seguito alla grande manifestazione antifa di Cremona dello scorso 24 gennaio 2015. La Corte ha rigettato i ricorsi proposti dagli imputati, confermando la sentenza di secondo grado, pari a 3 […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Hasta Siempre Mario, giornata in ricordo dello storico compagno del CSA Dordoni

Una giornata di socialità e di ricordo dedicata a Mario Bini, comunista autonomo e militante del Csa Dordoni di Cremona, con un approfondimento sulla figura e la biografia rivoluzionaria del comandante partigiano Emilio Canzi che guidò la guerra di liberazione nella zona della Val Trebbia e del piacentino. Questa è stata la scelta degli attivisti […]