InfoAut
Immagine di copertina per il post

Educare alla legalità

||||

Si muore spesso per controlli di polizia, agenti spregiudicati pronti a tutto pur di effettuare un controllo, soprusi e minacce il più delle volte per raggiungere un encomio personale a discapito di chi si imbatte nei controlli. Prendiamo tre recenti casi avvenuti a Torino negli scorsi mesi.

– Il 16 novembre 2018 un uomo di 36 anni muore in seguito ad un “incidente stradale”.
L’uomo viene inseguito mentre stava al volante del suo scooter, non si ferma forse perché non in regola del tutto coi documenti del veicolo, questo non spetta noi verificarlo, fatto sta che l’uomo muore dopo esser stato speronato e essersi schiantato contro un veicolo. Sono riusciti a non farselo scappare, ma a quale prezzo? Forse si era “appropriato di un rolex da 20.000 euro”, vale veramente così poco la vita umana?

– 10 aprile 2019 muore un uomo di 41 anni muore d’infarto durante un controllo di polizia.
Mentre girava per le vie di Torino viene fermato per un controllo in quanto l’auto risultava rubata, dagli accertamenti invece era poi tutto apposto, solo un piccolo disguido, l’uomo viene colto da infarto e muore, che sia un caso o forse gli agenti hanno calcato un po’ la mano credendo di avere davanti un “ladro” a cui dare una “lezione”? Auto rubata, in giro alle 4 del mattino? Quello è un pericoloso malvivente, invece no, l’auto era sua e se siamo in giro alle 4 di mattina non dovrebbero esserci problemi.

– Un ragazzo di 33 anni muore schiantato poche settimane fa contro un auto in sosta durante un inseguimento.
Due ragazzi sono in sella alla moto, notano un posto di blocco, decidono di cambiare strade o la cambiano proprio perché dovevano andare in quella direzione, la polizia inizia un inseguimento in grande stile, il ragazzo spaventato forse perché non ha l’assicurazione in regola della moto decide di provare a seminarli e misteriosamente la moto viene sbalzata fuori strada e il conducente perde la vita, un eccesso da parte della polizia o una distrazione del conducente? Fatto sta che un ragazzo di 33 anni ha perso la vita perché non era in regola coi documenti della moto.

Per ora a perdere la vita per le strade di Torino sono 3 giovani magicamente diventati tutte persone con precedenti di polizia per i vari giornali, forse per giustificare un utilizzo sproporzionato dei controlli da parte di polizia e carabinieri che evidentemente si credono di stare in dentro un film d’azione dove si sentono liberi di fare qualunque cosa per raggiungere uno scopo, poco importa se non stanno inseguendo delle persone armate che gli sparano addosso, ma solo dei poveri cristi, se poi ci aggiungiamo pure che il ministro degli interni sfoggia sempre divise della polizia e ringrazia chi abusa del proprio potere elogiandoli ogni volta che sale su di un palco, questi “esecutori” di ordini securitari si sentiranno il potere e la legittimità di proseguire a giocare con la vita altrui.

 

Noi ci domandiamo se demonizzare questi tre uomini possa giustificare a gli occhi della gente un “buon operato” da parte della polizia. Ci sembra che il messaggio che si voglia far passare sia “se sbagli paghi anche a costo della vita”.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Morte di Ramy Elgaml: altri due indagati per falso tra i carabinieri premiati con l’Ambrogino d’Oro

Altri due carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati con le accuse di aver fornito false informazioni al pubblico ministero e di falso ideologico in atti pubblici nell’ambito dell’indagine sulla morte di Ramy Elgaml

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Genova: corteo operaio sotto la Prefettura. Sfondate le reti della polizia, lacrimogeni sulle tute blu

La rabbia operaia continua a riempire le strade della città ligure contro il (non) piano del governo Meloni sul destino di migliaia di operai ex-Ilva e sul futuro del comparto siderurgico in Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio permanente di San Giuliano: dove abbattono case, noi costruiamo resistenza!

Martedì 2 dicembre, durante l’assemblea popolare, i/le giovani No Tav, hanno fatto un importante annuncio: casa Zuccotti, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: riflessioni attorno “all’assalto squadrista alla sede della Stampa” e alla libertà di informazione

Il centro sociale Askatasuna di Torino è tornato al centro del dibattito politico nazionale dopo l’azione alla redazione de La Stampa del 28 novembre durante la manifestazione nel giorno dello sciopero generale

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello di docenti, ricercatori e ricercatrici universitarie per la liberazione di Mohamed Shahin

Riportiamo l’appello di docenti, ricercatori e ricercatrici per la liberazione di Mohamed Shahin, per firmare a questo link.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili in Italia

Diamo il via all’inchiesta collettiva sugli investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili che abbiamo deciso di iniziare durante la “Due giorni a difesa dell’Appennino” a Villore, di cui qui si può leggere un resoconto e le indicazioni per collaborare a questo lavoro.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Un primo resoconto dell’appuntamento “Due giorni a difesa dell’Appennino”: come continuare a rendere vivi i nostri presidi di resistenza dal basso

Iniziamo a restituire parte della ricchezza della due giorni a difesa dell’Appennino, svoltasi in una cornice incantevole a Villore, piccolo paese inerpicato tra boschi di marronete e corsi d’acqua, alle porte del parco nazionale delle Foreste Casentinesi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.