Esproprio Popolare per le case abbandonate di Cosenza Vecchia
A Cosenza va avanti da anni una lotta dal basso per la messa in sicurezza della zona storica della città, Cosenza Vecchia, quartiere totalmente abbandonato da anni all’incuria, con diverse strutture pericolanti e a rischio crollo. Negli scorsi giorni gli abitanti e gli attivisti che si battono per la cura del centro storico hanno lanciato un esproprio dal basso, autorganizzando il recupero delle strutture abbandonate. Di seguito riprendiamo il comunicato dell’iniziativa. Buona lettura!
L’azione di stamattina non rappresenta una nuova nascita ma è stata concepita, passo dopo passo, nelle settimane precedenti.
Abbiamo voluto dimostrare che l’abbandono da parte della classe politica e dei privati, l’incuria e la negligenza sono come una malattia endemica per il centro storico e per chi lo abita.
Abbiamo voluto sottolineare che non esiste cura ma solo disattenzione nei confronti di questo pezzo di città: volendo ognuno può agire come crede nei vari spazi immersi nell’abbandono e nella dimenticanza, poiché il valore degli stessi non viene riconosciuto, in una fetta di territorio importante che invece dovrebbe essere tutelata e promossa.
Per questo, da diverse settimane abbiamo occupato una casa privata, abbandonata e degradata sita in via Gaeta, ma nessuno si è fatto vivo per reclamare la proprietà né qualche ente si è reso conto di ciò che sta avvenendo a meno di un chilometro dalla casa comunale.
È un fatto grave che vogliamo utilizzare, però, per guardare avanti e proporre nuove soluzioni.
Stiamo lanciando una sfida e siamo pronti ad affrontare anche le conseguenze in caso di denuncia.
Una sfida verso quei privati del centro storico che il centro storico non lo vivono e, in molti casi, non lo hanno mai visto. Per tutte quelle persone che hanno deciso di abbandonare i propri beni e, specialmente, una sfida al comune di Cosenza nell’assunzione di responsabilità su questo tema.
Occuperemo e inizieremo a mettere in sicurezza i palazzi abbandonati fin quando non si faranno vivi i proprietari. Solo in quel momento lasceremo gli immobili a patto che il comune intimi loro la messa in sicurezza o l’esproprio.
Tutti i privati devono farsi avanti e chiarire la volontà sui loro beni, mentre il comune deve assumersi le responsabilità di obbligarli al recupero o agire con gli espropri.
Non possiamo aspettare che i palazzi crollino per poi assistere ad interventi pubblici tardivi e dannosi che troppo spesso si traducono in demolizioni ed abbattimenti non a norma, andando così ad intaccare il paesaggio, la bellezza di alcuni vicoli, la geografia del nostro centro storico.
Non possiamo più accettare che una parte di cittadini rischi la vita per aver scelto di abitare in casa propria.
Nel frattempo, quindi, abbiamo deciso di praticare un ESPROPRIO POPOLARE. Vogliamo che sia la cittadinanza tutta a prendersi cura del centro storico e ad aiutarci nel recupero, trasformando spazi abbandonati in nuove abitazioni, centri di servizi e di cultura, assistenza, lavoro e aggregazione.
Questa è la nostra sfida.
Questa è la sfida della città di Cosenza: l’inizio di un nuovo capitolo volto a ribadire ancora una volta che il centro storico va recuperato nella sua totalità e con estrema urgenza.
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