InfoAut
Immagine di copertina per il post

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

da Addùnati

La Calabria, infatti, è una regione ad elevato rischio idrogeologico, causato dalla sua conformazione geologica ma fortemente condizionato dall’azione dell’uomo, come affermato anche dalla Protezione Civile calabrese che indica elementi come “la densità della popolazione presente su aree a rischio idrogeologico, l’abusivismo edilizio, l’abbandono dei terreni montani, gli incendi, la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua” tra quelli che aggravano l’entità del fenomeno.
Eventi climatici estremi come quello dello scorso 20 ottobre sono sempre più frequenti e lo saranno ancora di più in futuro, a causa del cambiamento climatico. Si tratta ormai di un problema strutturale che – come vediamo quotidianamente – riguarda tutto il territorio nazionale, sul quale la politica non riesce e non vuole trovare una reale soluzione.

È del tutto evidente, in Calabria come altrove, la necessità di interventi strutturali sul territorio: dalla sistemazione idraulica dei versanti alla pulizia dei torrenti imbrigliati, fino alla creazione di casse di espansione fluviale che possano raccogliere l’acqua durante le piene – interventi che diminuirebbero i rischi legati alle forti piogge. Da decenni, invece, tutte le forze politiche al potere hanno preferito accantonare queste misure e privilegiare una politica incentrata sui profitti delle grandi imprese dell’edilizia e dell’energia, sullo sfruttamento economico dei territori, sulla speculazione legata alle “grandi opere” di cui, alle nostre latitudini, il Ponte sullo Stretto rappresenta l’esempio più significativo.
È veramente il Ponte sullo Stretto ciò di cui la Calabria ha bisogno? Noi crediamo di no.

Continuare a sperperare miliardi nella progettazione di un’opera che si è già ampiamente dimostrata non realizzabile è uno schiaffo alla dignità, non solo delle popolazioni calabresi e siciliane, ma di tutte quelle che hanno affrontato sulla propria pelle le conseguenze dei disastri ambientali causati da questo modello di sviluppo. Le farneticazioni condivise dal Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, secondo cui il Ponte fungerebbe da attrattore per altre opere e infrastrutture, sono da rispedire al mittente – contrarie a ogni logica e smentite dalla realtà dei fatti.
L’unica vera “grande opera” di cui abbiamo bisogno è la messa in sicurezza dei territori!
Criminale è chi nega la crisi (il disastro?) climatica, non chi la denuncia!

Collettivo Addùnati – Lamezia Terme
La Base – Cosenza

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

alluvionecalabriacosenzaCRISI CLIMATICAlamezia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ennesima alluvione a Lamezia: a quando la messa in sicurezza del territorio?

Passano gli anni – per l’esattezza il 4 ottobre ne sono passati sei – eppure lo scenario al quale abbiamo assistito è praticamente uguale, forse persino peggio, se non fosse per la fortuna di non piangere ancora vittime.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Cu cu, cu cu, le reti vanno giù!

Sull’iniziativa di domenica in Val Susa, presso i terreni del presidio di San Giuliano, riprendiamo queste riflessioni pubblicate su notav.info

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inganno della Torino – Lione

Continuare a parlare di Alta Velocità tra Torino Lione vuol dire continuare a ingannare i cittadini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“I boss lo chiamavano generale”: scoppia il bubbone del sodalizio tra ndrangheta e CO.GE.FA nei cantieri del tav

Nuova tegola sul raddoppio della Torino-Lione. Il colosso delle costruzioni COGEFA ha ricevuto un’interdittiva anti mafia per i rapporti tra il suo fondatore e diversi membri di spicco delle ‘ndrine operanti in Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ecologia, marxismo e decrescita: spunti di riflessione

Ecologia, marxismo e decrescita: quali convergenze e prospettive? Questa è la domanda da cui parte la giornata di approfondimento che si terrà a Torino presso il Campus Luigi Einaudi organizzata a partire dalla sezione monografica dei Quaderni della decrescita a. 1, dal titolo “Marxismo e decrescita”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appesi sulla facciata di Palazzo Madama: protesta di XR alla festa delle forze armate

Due persone si sono appese all’impalcatura di Palazzo Madama durante la Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, srotolando uno striscione con scritto “Onorano guerre, distruggono terre”.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Meisino: lasciamo parlare le immagini

Per questa volta al Meisino non si è arrivati all’esondazione del Po, ma ci è mancato poco, e il trend climatico che le amministrazioni non fanno nulla per contrastare (anzi, che colpevolmente favoriscono, con le loro devastazioni della vegetazione spacciate per riqualificazioni) garantisce alluvioni sempre più frequenti nel prossimo futuro.

Immagine di copertina per il post
Culture

Difendiamo Franco Costabile e la sua poetica dallo sciacallaggio politico!

Caroselli, feste, litigate e sciacallaggi. Sono quest’ultime le condizioni in cui la città di Lamezia si è trovata ad “onorare” il centenario della nascita del grande poeta sambiasino Franco Costabile.