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Ex Delphi occupata!Prosegue la campagna OccupyPd

L’occupazione è avvenuta in contemporanea con l’arrivo di Bersani al convegno programmatico del PD Livornese, convegno nella quale la “casta” di politici livornesi parlerà anche di futuro occupazione e di rilancio dell’economia Livornese.

In una città col 36% di disoccupazione giovanile il caso Ex Delphi è l’esempio più lampante del totale fallimento delle politiche occupazionali del partito che governa la nostra città. 400 lavoratori lasciati a casa e anni di promesse mai mantenute, false dichiarazioni e speculazioni sulla pelle dei lavoratori. L’ultima beffa è il caso De Tomaso. Anche in questo caso abbiamo assistito al solito circo mediatico: prima le solite dichiarazioni roboanti sulla stampa locale e successivamente il “colpo di scena” del fallito nuovo progetto industriale.

Una amministrazione locale, insieme al maggior sindacato cittadino, che non solo non è in grado di trovare soluzioni , ma oltretutto mistifica la realtà costringendo centinaia di lavoratori ad un estenuante trafila che dura ormai da anni.
Per non parlare del mezzo milione di euro dato dalla SPIL (società a maggioranza pubblica) come prestito obbligazionario che non verrà probabilmente più restituito. I soliti soldi “pubblici” regalati ai privati.

Abbiamo scelto l’ex delphi anche per porre l’accento sulla nuova riforma del lavoro del ministro Fornero votata senza remore anche dal partito democratico. Una riforma che distrugge in un sol colpo 40 anni di lotte sindacali per i diritti e cancella alcune delle tutele (come la cassa integrazione) che nel caso ex Delphi aveva “salvato” gli operai dalla perdita immediata del proprio reddito.

Se il futuro di Livorno non deve essere e non sarà l’industria non lo sappiamo. L’unica certezza è che come giovani precari e disoccupati non possiamo fidarci assolutamente di una classe politica non in grado di tutelare l’interesse pubblico e quello dei lavoratori e dei giovani. Qualsiasi rilancio occupazionale nella nostra città deve passare prima dalla tutela dei diritti fondamentali di chi lavora e dalla certezza di avere un reddito (diretto e indiretto) senza “se” e senza “ma”.

#OccupyPd

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