InfoAut
Immagine di copertina per il post

Firenze, sospesi gli sfratti per i mondiali di ciclismo: l’ipocrisia istituzionale

La notizia, così come commentato da Lorenzo Bargellini, storico attivista del Movimento, non può che essere accolta favorevolmente. Infatti, non solo le numerose esecuzioni di sfratto previste per l’inizio d’autunno saranno posticipate di alcune settimane, garantendo implicitamente la permanenza dei nuclei familiari all’interno delle strutture interessate dagli sfratti, ma tutto il Movimento avrà tempo (non molto, in verità) per organizzarsi e raccogliere le forze di fronte ad una situazione di crescente emergenza abitativa. Tuttavia,  ci sembra necessario giungere anche ad una trattazione maggiormente critica della vicenda.

Abbiamo già sottolineato come la decisione del Prefetto contenga alcuni elementi sorprendenti. Questi diventano ancora più evidenti se si considera che la settimana centrale delle tre previste nel blocco degli sfratti è quella durante la quale si svolgeranno in città gli ormai famosissimi mondiali di ciclismo. Il legame tra l’evento sportivo e la decisione presa dal Prefetto non solo è sinistramente coincidente, ma non viene neanche negata nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa dai vari organi e rappresentanti istituzionali. Le ragioni che hanno spinto le autorità cittadine a sospendere gli sfratti sono però meno chiare. Certamente, date le difficoltà di mobilità che si registreranno in tutto il tessuto viario fiorentino, il tentativo di ridurre al minimo alcune attività con ricadute rilevanti sul traffico, sembra logico e sensato. Immaginare però che alcune volanti della forza pubblica ed il presumibile mezzo privato dell’ufficiale giudiziario di turno siano a tal riguardo significative, appare alquanto assurdo.

Probabilmente è più interessante quindi cercare la risposta altrove. Un possibile sentiero di esplorazione è aperto dalle dichiarazioni rilasciate lo scorso maggio da Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze: “Gli sfratti possono provocare una situazione di tensione non facilmente governabile se non si metteranno in atto misure volte a limitare l’esecuzione forzosa e a graduare l’esecutività in funzione dell’individuazione di soluzioni di trasferimento da casa a casa”. Come appare evidente dal riscontro quotidiano che tutti noi possiamo avere, le istituzioni, consce che le misure suggerite da Barducci non hanno conferme nella realtà, rimangono consapevoli della situazione di tensione che si potrebbe generare dall’esecuzione degli sfratti. Evenienza che dovrà essere assolutamente scongiurata nella settimana dei mondiali, quando la rappresentazione della città dovrà essere completamente pacificata.  L’immagine che si vuole produrre è infatti quella di una città bella, ordinata, sicura e pulita. Una cartolina stereotipata, in grado di negare l’evidenza di una comunità attraversata da conflitti ed ingiustizie sociali, necessaria però per cogliere una doppia finalità.

Da un lato vi è infatti la sterminata ambizione personale di Matteo Renzi, deciso ad utilizzare l’evento come segno tangibile di una amministrazione comunale che riesce a ben governare il proprio territorio, rafforzando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la propria candidatura a politico di primissimo piano a livello nazionale. Sull’altro versante si situano invece gli interessi economici, desiderosi di ottenere la migliore pubblicità possibile per la città nella quale operano. Città che viene ridotta a brand da utilizzare per attrarre ricconi da tutto il mondo, desiderosi di spendere i propri soldi in hotel di lusso e in boutique di alta moda, siti nella cosiddetta culla del Rinascimento. Una non-città, segnata dall’allontanamento forzoso dei residenti dal centro storico, dalle crescenti aree pedonali ad uso e consumo turistico, dalla marginalizzazione e scomparsa degli esercizi commerciali storici sostituiti dalle marche conosciute su scala planetaria. Una grande Disneyland a cielo aperto, dove gli interessi economici e le ambizioni del Sindaco trovano costante e ricorrente assonanza: dai finanziamenti elargiti da potenti e note famiglie fiorentine alle sue campagne elettorali, alla volontà dell’amministrazione comunale di realizzare due parcheggi interrati nel centro storico, dalla promozione pubblicitaria costante delle virtù e bellezze della città alla strategica e condivisa volontà di mostrare la propria capacità con l’organizzazione dei prossimi mondiali di ciclismo.

Come appare evidente, a spingere le istituzioni al blocco degli sfratti non sono state ragioni di sensibilità nei riguardi di un’emergenza, quella abitativa, che si aggrava sempre più, ma semplicemente grigi calcoli utilitaristici al fine di massimizzare il proprio interesse personale.

Tratto da CortocircuitO

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

emergenza abitativaFirenzesfratti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Se si muore di sanità in Calabria

La sanità in Calabria è in condizioni disastrose.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: migliaia al corteo del 2 giugno. Cariche vicino al consolato USA

2 giugno: Festa della Contro Repubblica, l’appello dei Giovani Palestinesi alla mobilitazione in occasione della Festa della Repubblica, divenuta secondo i e le manifestanti “Festa di celebrazione della guerra”, ha visto l’adesione di diverse città italiane.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Perquisizioni al SUDD Cobas per una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese

Questa mattina le abitazioni di alcuni compagni e compagne di Firenze sono state perquisite in relazione alla manifestazione del 23 febbraio in solidarietà con il popolo palestinese durante il quale la polizia ha ripetutamente caricato il corteo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Terzo numero del bollettino delle lotte abitative “Case in Rivolta”, che lancia la settimana di mobilitazione collettiva diffusa a livello nazionale durante la settimana del 20 -26 maggio 2024.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Esselunga di Firenze: qualcosa si muove

A due settimane dal crollo nel cantiere per la costruzione di un nuovo negozio Esselunga nel quartiere di Rifredi, che ha provocato la morte di cinque operai, la popolazione locale continua a mobilitarsi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Crollo di Firenze: la destra diventa europeista quando si tratta di deregolamentare il lavoro

Cinque operai morti e tre feriti, questo è il tragico bilancio del crollo avvenuto venerdì 16 febbraio nel cantiere del supermercato Esselunga in via Mariti, a Firenze, morti che si aggiungono alla lunga lista di una strage silenziosa.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Firenze: crollo in un cantiere Esselunga. Cinque operai morti, lunedi sciopero sindacati di base

L’azienda committente e la ditta appaltatrice del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze sono gli stessi degli incidenti avvenuti nel cantiere di un altro supermercato del gruppo lombardo della Gdo a Genova, nella zona di San Benigno

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: eseguito sfratto a sorpresa in tempi record!

da Prendocasa Torino Questa mattina, mentre con Mimmo e la sua famiglia resistevamo allo sfratto, ottenendo un rinvio al 7 marzo, l’ufficiale giudiziario si è presentato con la celere a casa di Mohamed e della sua famiglia in via Monginevro 68. Mohamed era sotto sfratto dopo essere stato truffato dalla sua proprietaria di casa che, […]