Foggia: Basta promesse – “We need Yes”
Ieri pomeriggio, centinaia di lavoratori provenienti da vari insediamenti della Capitanata come Borgo Mezzanone, Ghetto di Rignano, Borgo Tre Titolo e Borgo Tre Santi, hanno sfilato per la città in un corteo combattivo e determinato. Numerose sono state anche le realtà e i tanti solidali della provincia di Foggia che hanno accompagnato il corteo in tutto il suo percorso.
Il corteo è partito dal cimitero di Foggia in via Manfredonia e si è diretto verso la prefettura, dove alle 17.00 abbiamo ottenuto un incontro con il vice prefetto. Durante il percorso abbiamo temporaneamente occupato la sede provinciale della Coldiretti per chiedere al presidente De Filippo di partecipare al tavolo, cosa che abbiamo ottenuto grazie alla spinta dei lavoratori.
Il corteo richiedeva azioni concrete: sul piano dei documenti, il rilascio di permessi di soggiorno per tutti i lavoratori presenti in Capitanata e le residenze per tutti coloro che hanno la necessità di rinnovare il permesso.
Sul piano del lavoro invece, chiedevamo il rispetto dei minimi contrattuali, che includono i servizi necessari per i lavoratori stagionali: casa, assistenza sanitaria, acqua e trasporto al luogo di lavoro. Inoltre, abbiamo chiesto l’avvio di un tavolo permanente di discussione in vista del rinnovo del contratto collettivo nazionale.
L’incontro alla prefettura è durato circa tre ore, in cui i rappresentanti dei lavoratori si sono scontrati con l’ostilità, la non volontà di cooperare e l’incompetenza in materia di immigrazione della Prefettura.
I lavoratori, appena avuta notizia della difficoltà ad ottenere risposte immediate alle rivendicazioni avanzate, si sono mossi spontaneamente in corteo per tutta la città al grido: “We Need Yes” “Vogliamo un sì”, sottolineando la non disponibilità ad accettare ulteriori tentennamenti dalle parti istituzionali, e la necessità di ricevere risposte immediate.
L’atteggiamento della questura è stato in perfetta linea con le risposte ottenute dal vice-prefetto, con minacce di cariche e di respingimento del corteo con i lacrimogeni, se non si fosse sciolto il blocco stradale. All’arrivo alla stazione la situazione è diventata ancora più tesa fin quando il corteo non è ritornato alla prefettura, momento in cui sono stati ottenuti due nuovi appuntamenti con le parti istituzionali per la prossima settimana.
Denunciamo con forza gli abusi messi in atto dalle forze dell’ordine che come unica risposta alla piazza hanno dato lo sgombero forzato e le minacce, complicando la situazione paradossale in cui si trovano la maggior parte dei lavoratori che richiedevano quantomeno il rilascio dei permessi di soggiorno e il riconoscimento delle residenze!
I prossimi tavoli sono stati convocati per mercoledì 9 per un incontro incentrato sulla questione dei documenti con il prefetto e il questore; e per giovedì 10 per un incontro sulle questioni lavorative a cui saranno presenti anche i rappresentanti delle organizzazioni dei produttori. La determinazione mostrata in piazza dai lavoratori promette una nuova giornata di sciopero e mobilitazione in vista di questi tavoli, per l’ottenimento delle rivendicazioni portate avanti in queste settimane di lotta!
We Need Yes – la lotta non si ferma!
Rete Campagne in Lotta/Comitato lavoratori delle Campagne
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