Genova: rabbia e mobilitazione non stop dei lavoratori delle municipalizzate
La privatizzazione, dicono gli autisti, comporterà il taglio di diverse linee collinari, licenziamenti e aumenti del costo del biglietto. I lavoratori delle partecipate sono scesi in piazza stamane con due cortei che si sono poi ricongiunti, e hanno sfilato dietro gli striscioni “Tutti a Tursi”, sede del Comune, e “Ora e sempre Resistenza”.
Dopo aver attraversato le principali vie del centro, il corteo dei manifestanti – migliaia – alle 13 è giunto sotto il Municipio, letteralmente blindato fuori e dentro il pesante portone d’ingresso. Mentre nelle sale del Municipio è partito l’ennesimo tavolo, per ora senza notizie positive, da ore all’esterno continuano i cori e le proteste di lavoratori e solidali.
Nel pomeriggio di questo terzo giorno di presidio abbiamo realizzato un collegamento telefonico con la mobilitazione. Ascolta.
Alle 18 si è rotta la trattativa. I sindacalisti hanno abbandonato l’incontro e si sono riuniti in assemblea. “Non ci sono state nemmeno le basi per iniziare a ragionare con il sindaco – hanno detto ai presenti-. Ci hanno chiesto nuovi sacrifici per i lavoratori, ma i lavoratori i loro soldi per l’azienda li hanno già dati, è il Comune che deve rispettare gli impegni”. Per questo venerdì 22, per il quarto giorno consecutivo, a Genova ci sarà sciopero del trasporto pubblico. Alle 9, indetta una nuova assemblea pubblica.
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