Gli ex precari Piaggio non accettano il ricatto della crisi
Durante il presidio di ieri una delegazione del “comitato contrattisti a termine e part-time verticale” è stata ricevuta dal capo del personale Piaggio il quale ha ufficializzato che per quest’anno non saranno assunti contratti a termine o in caso di bisogno ne saranno chiamati pochissimi. Sono circa 250 i lavoratori che compongono il bacino dal quale sono stati assunti in questi anni i lavoratori a contratto a tempo determinato.
Eppure in fabbrica, in catena e nei reparti, la Piaggio aumenta i ritmi di produzione con gli straordinari per gli operai fissi. Cresce la rabbia tra i precari con contratto a termine per esser trattati come merce usa e getta. Nel cosiddetto “bacino” infatti ci sono operai con 6-7 anni di contratto a termine rinnovato di anno in anno, ma anche lavoratori giovanissimi. Si discute al presidio dopo la comunicazione dell’azienda e in breve tempo, allo sconforto iniziale segue la volontà di iniziare a organizzarsi. Si annuncia un futuro presidio per non cedere ai ricatti, perché la dignità viene prima di tutto e non si può accettare di restare appesi al filo di un mercato in crisi quando il padrone continua, nonostante tutto, a fare utili.
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