Mobilitazione contro la riforma del pre-ruolo: voci dal presidio al rettorato di Unito
Venerdì 1 novembre si è tenuto un presidio al rettorato dell’Università di Torino in Via Po, organizzato da studenti e studentesse, docenti e soprattutto precari e precarie della ricerca e dell’accademia, contro la cosiddetta “riforma del pre-ruolo” a firma ministra Bernini, testo che prevede l’ennesimo passaggio di precarizzazione del personale accademico con l’introduzione di 5 ulteriori figure professionali, tutte a tempo determinato e senza alcuna delle tutele associate al lavoro subordinato, con il risultato di allungare e rendere ancora più difficile un iter per arrivare alla stabilizzazione già complicato.
Alla riforma si accompagna inoltre un taglio del Fondo di Finanziamento Ordinario di 173 min euro rispetto al 2023, proprio mentre vengono meno le risorse straordinarie del PNRR. Se l’università italiana era già sottofinanziata, questi tagli ne mettono ulteriormente a rischio il funzionamento, a maggior ragione considerando che la maggior parte delle risorse tagliate da questo governo verrano reinvestite nei comparti della Difesa e dell’armamento. Per queste ragioni il presidio – che si è trasformato in un corteo fino a Palazzo Nuovo – chiede con forza l’immediato ritiro della riforma, il raddoppio del FFO, un generale aumento dei fondi per l’istruzione pubblica e maggiori tutele, in termini di diritti e di retribuzione, per i precari e le precarie dell’accademia.
Di seguito un’intervista realizzata dalla redazione informativa di Radio Blackout dal presidio al rettorato dell’Unito.
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