MANCA FORZA-LAVORO O MANCA UN LAVORO DIGNITOSO?
Mentre in Parlamento si discute sullo sblocco dei licenziamenti, previsto per le grandi aziende a partire da luglio, i principali quotidiani nazionali, con il benestare di Confindustria, vanno alla carica contro i precari.
In questa settimana La Repubblica titolava “i posti di lavoro ci sono, mancano i lavoratori. Chi si sente sfruttato ora rinuncia. Gli imprenditori: troppo assistiti” (vedi foto). Ma tutta questa offerta di lavoro c’è ed è accettabile? L’offerta è poca, malpagata e precaria. Lo dico i dati.
In Italia esiste un esercito di 2,7 milioni di disoccupati, oltre che gli inattivi e i part time involontari. La domanda, stagionale e a tempo determinato, era e resta troppo debole per assorbire questo esercito di forza-lavoro. A questo si aggiunge l’abbattimento dei costi nelle aziende e nei lavori stagionali per competere sul mercato, determinando salari iniqui e senza tutele. Anche sul fronte dei lavori specializzati la sorte è la stessa: negli ultimi anni sono cresciuti i tirocini, che permettono di retribuire i nuovi assunti, con poche centinaia di euro al mese. Tra il 2014 e il 2017, ad esempio, ci sono stati 1,263 milioni di stage extra-curricolari, oltre che l’alternanza Scuola-Lavoro (non pagata); mentre i contratti di apprendistato – con una paga esigua ma più remunerata – sono stati la metà.
L’indignazione padronale contro “gli scansafatiche” che non si “rimboccano le maniche” si scontra con la realtà: la necessità è quella di pretendere tutele lavorative e retribuzioni che non siano al di sotto dei livelli minimi di sopravvivenza. Ce ne parla l’economista e docente di economia politica, Francesco Schettino. Ascolta o Scarica.
{mp3remote}https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2021/06/Schettino-ricatto-salariale.mp3{/mp3remote}
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.