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Gli studenti medi pretendono diritti

Allo stesso tempo i giornali della città continuano a tacere e a non dare spazio alle gravi problematiche che investono la quotidianità della vita degli studenti e dei loro genitori, preferiscono invece cercare lo scoop, pubblicando notizie che tendono a infangare gli studenti, facendoli passare così, come i bulli da “rieducare” ed escludere dai contesti sociali di cui fanno parte e in cui invece sono ben inseriti.


Di seguito riportiamo i comunicati degli stessi studenti che fanno il quadro di ciò che accade tutti i giorni nelle scuole pisane.

 

GENITORI E STUDENT* UNIT* NELLA LOTTA!

Dopo l’occupazione nella nostra scuola del 10 e 11 dicembre che ha portato tra noi student* socialità, contro-informazione e presa di coscienza della situazione attuale all’interno dell’istruzione, la dirigenza scolastica e altri organi di rappresentanza hanno ben pensato, in un’assemblea avvenuta il 5 gennaio, di prendere provvedimenti disciplinari a scelta tra: 5 in condotta, sospensioni con obbligo di frequenza, possibilità di lavori manuali per gli student* interessati nell’occupazione e eventuale pagamento di 10 Euro per gli stessi. Successivamente il 16 gennaio un’altra assemblea ha visto la componente dei genitori vogliosa di prendere parte, anche solo come ascoltatori, all’interno di questa; ciò non è stato possibile a causa di un corpo docente contrariato, in particolare un professore che si è allontanato dal luogo dell’assemblea impedendone il proseguo, facendo cosi rimandare a nuova data il tutto. Fin’ora noi student* ci siamo trovati davanti a una chiusura di chi sta in poltrona all’interno della nostra scuola, chiusura causata da un timore di questi di fronte a una forte e inaspettata (per loro) coesione student*/genitori. Sappiamo bene che il supporto che riceviamo dai genitori nasce in primis da una rabbia di fronte alla negazione dei nostri diritti, negazione che ogni giorno si presenta, in maniera sempre più pressante, con i provvedimenti che vogliono prendere nei nostri confronti che risultano ingiusti non più solo ai nostri occhi, ma anche a quelli di chi vive sotto il nostro stesso tetto e sa quali sono le nostre possibilità per riscattare ciò che ci spetta.

SEMPRE AI NOSTRI POSTI CI TROVERETE, TUTT* INSIEME FAMO PAURA!

Student* dell’artistico in lotta

 

Riappropriamoci della sicurezza nelle nostre scuole!

Al rientro dalle vacanze scolastiche, noi student* del liceo ExMagistrale Carducci abbiamo riscontrato in prima persona quello che è un problema costante per la sicurezza della nostra scuola: l’edilizia. Nel corso delle lezioni sono crollate addosso a due studentesse delle finestre, recentemente sostituite: il crollo ha provocato danni fisici a queste alunne che sedevano nei banchi più vicini. Gli infissi precedenti sono stati sostituiti con finestre professionali risparmiando però sui cardini, questo ha comportato un miglioramento a livello estetico andando però a trascurare la sicurezza a cui noi student* abbiamo diritto. Ancora una volta abbiamo avuto la dimostrazione di quanto le nuove riforme e politiche istituzionali nazionali e locali puntino all’apparenza, ma mai alla tutela di noi studenti.

Nei giorni successivi all’accaduto la dirigenza ha pensato bene di distogliere la nostra attenzione, accontentandoci con 10 minuti in più all’intervallo previsto e come unica misura di sicurezza spostandoci con i banchi alla parete opposta alle finestre senza evitare il totale pericolo ma semplicemente mettendolo da parte. Paghiamo le tasse scolastiche per rischiare le nostre vite mentre nello stesso momento chi ci controlla vive nella tranquillità assoluta su poltrone in pelle e stanze calde, se ci chiediamo dove finiscono i nostri soldi e dove sono i nostri diritti, possiamo certamente dare una risposta entrando nelle aule di chi afferma di rappresentare la nostra scuola. Sappiamo bene che se vogliamo avere una cultura, una formazione e una sicurezza dentro le mura fatiscenti delle nostre scuole, queste ce le dobbiamo conquistare. La nostra lotta vuole parlare a tutti gli alunni e le alunne che ancora non hanno avuto esplicitamente un problema come questo nelle loro scuole ma che ogni giorno si ritrovano a fare i conti con la mala-sicurezza nei propri istituti. Iniziamo a riprenderci giorno per giorno quelli che sono i nostri diritti.

LA SICUREZZA SI CONQUISTA SOLO CON LA LOTTA

Student* del liceo Carducci

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