Gtt: parassitismo cronico, nuovi rincari per Canavesana e Servizio Ferroviario Metropolitano
Problemi tecnici, corse saltate, sovraffollamento. Al mattino i treni viaggiano stracolmi già dalle prime fermate, da Settimo in poi nelle ore di punta viaggiare in canavesana diventa una sofferenza, tutti ammassati con il caldo che opprime anche d’inverno. Quello della canavesana sarebbe un servizio importante e comodo, se funzionasse bene, che porta a Torino e in altri paesi migliaia di studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici della zona del Canavese. Fino a Settimo c’è anche Trenitalia ma suoi treni poi vanno verso Chivasso-Milano, invece per andare verso Rivarolo ci sono solo i sempre meno frequenti treni di gtt.
La tratta Rivarolo-Settimo nacque come ippovia nel 1866, prolungata nel 1877 fino a Castellamonte e collegata a Pont Canavese nel 1906. Nel 2012 il servizio è integrato al Servizio ferroviario metropolitano, effettuando il capolinea meridionale a Chieri.
Nonostante l’evidente importanza del servizio, Gtt non ha mai investito nel suo potenziamento, riducendo il numero delle corse facendo viaggiare le persone in piedi ed ammassate, l’unica cosa che aumenta è quello dei costi per i pendolari.
Pochi giorni fa Gtt informa che da domenica primo dicembre saranno in vigore le nuove tariffe del servizio di trasporto pubblico nel settore extraurbano e nell’area “Formula”. La tariffa ferroviaria urbana passa dagli attuali € 1.50 a € 1.70. Gli abbonamenti conseguentemente subiranno rincari.
Una decisione assurda a fronte dei costanti disservizi del SFM, specie della ferrovia Canavesana. E’ in corso una raccolta firme contro la decisione. Ci dicono i pendolari: “dopo aver deciso di tagliare fuori da diverse corse la stazione di Feletto, dopo che i passeggeri si ritrovano fermi dentro le gallerie oppure in mezzo al nulla, per motivi non specificati dal capo treno, dopo interi viaggi fatti con solo due vagoni (alle 8 del mattino, durante i giorni della settimana, con un numero spropositato di persone schiacciate fra loro e non in sicurezza), arriva la notizia delle nuove tariffe”.
Dunque Gtt specula fino all’ ultimo colpo, infatti tutto ciò accade a pochi mesi dalla clamorosa rinuncia da parte dell’azienda, all’appalto del servizio ferroviario metropolitano, base d’asta 85 milioni di euro, tre in meno rispetto agli 88 attuali, 18 milioni di passeggeri l’anno. Gtt infatti, unita nel consorzio Rail.To, qualche mese fa si è defilata, spianando la strada al proprio concorrente… L’unica candidatura è stata quella di Trenitalia perché la società Rail.to, formata da Gtt e da Arriva, non ha presentato l’offerta per la gara indetta dall’Agenzia per mobilità regionale. Trecento sono le persone che lavorano su queste tratte. In tutto questo strano modo di rinunciare all’appalto l’assessora pentastellata ai trasporti del comune di Torino Lapietra si rallegra del fatto che il servizio rimanga in mano a Trenitalia. Forse per il trasferimento di Cristina Pronello, fidata consigliera di Lapietra, dall’Agenzia per la mobilità a membro del CdA Fs? Insomma i soliti giochetti ai danni di lavoratrici e lavoratori, studenti e studentesse. Tra l’altro abbiamo parlato con dei dipendenti della linea canavesana che ci confermano che ancora non sanno che fine faranno: “i sindacati, più volte interpellati, sono completamente assenti, tra i colleghi e le colleghe senso di smarrimento e timore per il posto di lavoro. Ad inizio anno ci sarà il cambio d’appalto e ancora non si sa che fine faremo”.
E oltre il danno la beffa con i nuovi rincari. Nel frattempo si insiste ancora con le inutili grandi opere come il Tav Torino-Lione quando i servizi essenziali alle persone non sono garantiti e sono utilizzati per le solite speculazioni.
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