InfoAut
Immagine di copertina per il post

I licenziamenti mascherati di Foodora

||||

 

“La nostra colpa”, racconta Ilaria, una delle due lavoratrici, “è aver partecipato alle riunioni informali in cui i rider hanno discusso delle loro condizioni di lavoro”. Riunioni culminate con la protesta di sabato scorso a Torino. La causa della protesta per i riders e’ stata il cambiamento delle modalità di retribuzione dei lavoratori da un contratto a chiamata con paga orario, già di per se estremamente precario, a un contratto a cottimo sulle consegne effettuate; questo cambiamento non avrebbe riguardato le promoters, ma lavorare nella stessa azienda, per quanto dislocata e dispersa possa presentarsi, porta talvolta a porsi qualche questione di possibile solidarietà, o per lo meno interesse su cosa accade ai propri colleghi. I dirigenti di Foodora hanno voluto rendere chiaro, con questo gesto, che nessuna e nessuno può permettersi di alzare la testa, nemmeno per guardarsi attorno. Il quadro che ne emerge e’ di una condizione lavorativa di estremo ricatto e disciplinamento, sicuramente non si discosta da molte altre situazioni lavorative odierne in Italia.

Nonostante il ricatto, i lavoratori e le lavoratrici di Foodora proseguono la protesta; per i prossimi giorni e’ previsto un appuntamento a Milano con i lavoratori del capoluogo lombardo, e molti ristoranti del Torinese stanno cominciando a dichiarare pubblicamente di non volersi più avvalere dei servizi dell’azienda di food delivery. Gli stessi esponenti della giunta comunale torinese si trovano a dover prendere posizione sulla questione, ormai alle cronache della stampa da troppi giorni. Da notare infine il tentativo del ministro Poletti di infilarsi sul carro della protesta, che con faccia di bronzo manda solidarietà ai “lavoratori in bicicletta”, tentando di deresponabilizzare il proprio ruolo ed il governo di cui fa parte delle condizioni lavorative che i riders si trovano ad affrontare (usando, curiosamente, l’aggettivo “complesse”).

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

RIDERS

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A pugno chiuso. Ciao Marco!

La scorsa notte ci ha lasciato dopo tante battaglie il nostro compagno Marco, per tutti e tutte Marco Dread.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Emilio, vogliamo ancora tutto

Questa mattina se ne è andato Emilio Quadrelli, dopo una lunga malattia.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Algoritmi spia

Servizio di consegna cibo Glovo: tracciamento della posizione privata dei corrieri e altre violazioni

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero dei rider di Deliveroo a Pisa

Nella serata di sabato 8 aprile a Pisa, davanti alla stazione centrale, un numero non inferiore a 35 rider di Deliveroo ( quasi il 90 %) ha proclamato uno sciopero spontaneo per protestare contro il continuo abbassamento delle tariffe legate alle tratte.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Processo Riders vs. Glovo: decisione rinviata

Il tribunale avrebbe dovuto decidere se il lavoro svolto dai riders va riconosciuto come subordinato e se l’algoritmo risulta discriminatorio nei confronti di chi sciopera. Ma la decisione è stata rinviata a data da destinarsi da parte del giudice.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Firenze: ancora un rider morto sul lavoro, è ora di dire basta

Sebastian Galassi, 26 anni, è morto a Firenze alle 21.30 del primo ottobre 2022 nel corso del tragitto di lavoro, una strage continua che come dice Vito Totire della Rete Nazionale Lavoro Sicuro non è casuale ma determinata dalla “diffusione di attività lavorative ad altissimo tasso di costrittività che assomigliano più allo schiavismo che ai […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Riders Just Eat in sciopero: basta salari da fame e sfruttamento

Riprendiamo dalla pagina del SI Cobas le riflessioni sullo sciopero interregionale dei riders di Just Eat di sabato… Una prima e importante giornata di sciopero interregionale si è svolta ieri, 22 Gennaio, nelle principali città del Nord Italia. I riders di Just Eat, organizzati con il SI Cobas, hanno deciso di condurre una prima giornata […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

RIDERS: 18 A PROCESSO PER AVER CHIESTO I PROPRI DIRITTI

Alla sbarra per aver chiesto i propri diritti. E’ quello che accadrà a 18 riders, il 12 gennaio a Milano. “Il giorno 13 aprile 2018 abbiamo supportato le rivendicazioni di lavoratori e lavoratrici di Deliveroo, entrando con loro nella sede degli uffici della multinazionale a Milano” “scrivono sulla pagina Facebook “Rider in Lotta” – “Il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerre di Rete – Assange a rischio estradizione

Riprendiamo da Guerre di Rete, la newsletter di Carola Frediani, la puntata di questa settimana, che tratta della possibile estradizione di Assange e di altri interessanti temi… Buona lettura! E poi che ne è di FinFisher. Riconoscimento facciale in Italia. Diritti dei rider.   ASSANGEEstradizione più vicinaJulian Assange, il fondatore di Wikileaks, potrebbe essere estradato […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Misure cautelari per due riders bolognesi in lotta

Condividiamo il comunicato di Riders Union Bologna sulle misure cautelari che sono state comminate a due riders della città emiliana per i fatti del 7 novembre 2020.   Misure cautelari per la manifestazione del 7 novembre 2020: giù le mani da chi lotta per la giustizia sociale! Il 7 Novembre dell’anno scorso, nel pieno della […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il regno di Uber scricchiola

Dieci rider di Torino sono riusciti a far riconoscere dal tribunale del lavoro di Torino la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato alle effettive dipendenze di Uber e ottenere il pagamento delle differenze retributive parametrate al CCNL del terziazio VI livello. Continua invece a Milano il procedimento penale per caporalato a carico dei responsabili […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dalle strade di Atene…

Il 15 settembre scorso Efood, una delle principali compagnie di food delivery in Grecia, ha mandato un messaggio ricattatorio ai lavoratori e le lavoratrici in cui veniva imposto il passaggio ad un contratto da collaboratore autonomo (freelancer), pena la perdita del lavoro… una musica già sentita in giro per il mondo ma che in Grecia […]